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Autore: Lothiriel_Indil    05/07/2013    0 recensioni
Erano tre le cose che Yuki non sarebbe mai riuscita a comprendere: la matematica, quell’odiata materia di cui le risultava tanto complicato venire a capo, l’entusiasmo del preside Cross per le cene di famiglia, lei e Zero le avrebbero evitate più che volentieri, e Kaname.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kaname Kuran, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SENTIMENTI

 

Erano tre le cose che Yuki non sarebbe mai riuscita a comprendere: la matematica, quell’odiata materia di cui le risultava tanto complicato venire a capo, l’entusiasmo del preside Cross per le cene di famiglia, lei e Zero le avrebbero evitate più che volentieri, e Kaname.
Più e più volte aveva cercato di capire i pensieri di quel vampiro a cui era tanto affezionata, quel purosangue che la trattava in modo così diverso dagli altri e che, forse con fare un po’ ingenuo, la faceva sentire speciale.
Ma perché la trattava in quel modo? Yuki aveva la sensazione che non lo facesse per ciò che era successo dieci anni prima, la volta in cui Kaname l’aveva salvata, ma c’era una seconda motivazione di cui la giovane umana non riusciva a capacitarsi.
Tante erano state le spiegazioni che, una dopo l’altra, aveva scartato finendo comunque per non avere risposte.

Ma come poteva lei, Yuki Cross, sapere gli avvenimenti che l’avevano coinvolta prima di quella fatidica notte innevata? Come poteva essere a conoscenza di quel forte legame che riguardava lei e quel vampiro da cui era stata ammaliata?
Mai si era avvicinata alla verità. Era convinta di essere un’umana come tutte le compagne della Day class. Mai le era passato per la mente di essere una vampira purosangue e, per di più, promessa sposa a quella meravigliosa creatura che si era rassegnata ad osservare da lontano, mai sarebbe stata alla sua altezza, e forse era proprio per questa sua natura che il suo sangue risultava delizioso per i vampiri che la circondavano.
Kaname aveva preferito lasciarla nella sua ignoranza, in quella sorta di calma apparente, nella snervante attesa di poter finalmente rompere quella campana di vetro sotto la quale l’aveva rinchiusa e, affondando i canini del suo candido e sottile collo, le avrebbe restituito la sua vera natura.
Ma lei non era a conoscenza di questi fatti e poteva solo far correre l’immaginazione alla ricerca di una risposta più che plausibile per spiegarsi il comportamento di quel principe che alle volte sembrava provare amore nei suoi confronti. Ma dopotutto era impossibile, no? Kaname era diverso, non poteva provare quel genere di sentimenti per una ragazza normale come lei. Erano su due piani ben diversi.
E non poteva che fuggire di fronte a tutto questo, provare timore nei confronti del suo amato che le era ben superiore. Doveva accontentarsi di quella vicinanza che le era stata permessa e che spesso era invidiata dalle altre studentesse che ogni sera si affollavano davanti al cancello del dormitorio della Night class nella speranza di poter dichiarare il proprio amore e, chissà, scoprire di essere ricambiate.
Lei, immatura e ingenua, si trovava a provare una sorta di gelosia per quei vampiri che condividevano il dormitorio con lui e, forse, sperava di essere trasformata in una di loro da lui stesso.
Spesso si era domandata quale risposta gli avrebbe dato nel caso gli avesse fatto una richiesta del genere, ma le era sempre stato impossibile negargli qualcosa e le sarebbe stato ancora più complicato farlo dato che, in quell’evenienza, le sarebbe stato permesso di rimanere al suo fianco per l’eternità.
Ma cosa avrebbe perso in tal caso? Zero, che odiava i vampiri per ovvie ragioni, le avrebbe voltato le spalle, l’avrebbe deluso e costretto ad allontanarsi a causa del suo desiderio egoista. Ad occhi estranei non poteva essere considerato diversamente, no? Il capriccio di una ragazzina innamorata che sperava di essere speciale per la persona amata. Dopotutto non era tanto diversa dalle sue compagne e non poteva nemmeno farsene una colpa.
Ma forse era proprio per questo che, oltre alla stretta al cuore provocata da quei dolci sentimenti, provava anche un certo timore nei confronti di Kaname, per il suo sentirsi colpevole nei confronti di se stessa e di che le stava accanto, prima di tutto Zero, si sentiva una traditrice nonostante sapesse benissimo di non aver fatto nulla di male.
Le cose sarebbero andate bene finchè la vicinanza tra lei e il purosangue non fosse cambiata, no? Lei doveva limitarsi a guardarlo da lontano, a provare quella sorta di timidezza quando l’altro le rivolgeva quelle dolci attenzioni. Doveva solo rimanere al suo posto.
Nessun tradimento sarebbe avvenuto. Zero non si sarebbe arrabbiato con lei. Nulla sarebbe cambiato.

Il sole stava ormai tramontando oltre l’orizzonte quando, come ogni singola sera, le studentesse della Night class, con le loro voci squillanti, chiamavano i ragazzi del corso notturno che avrebbero lasciato il dormitorio nel giro di pochi minuti.
Yuki anche quel giorno aveva un bel da fare, infatti le ragazze sembravano intenzionate a scavalcare il cancello per cercare di entrare nel dormitorio, senza contare che Zero sembrava essere in ritardo, più tardi si sarebbe lamentata con lui.
“State calme!”, gridò la vivace guardian che, in piedi sul muro che divideva il giardino del dormitorio dal piazzale dove si trovavano le ragazze, si mise a soffiare nel fischietto con l’intento di tranquillizzare le compagne.
Le porte alle sue spalle si aprirono e gli studenti della Night class, con i loro soliti modi eleganti, uscirono dall’edificio, chi sorridendo alle ragazze e chi limitandosi ad ignorare quella situazione ormai diventata un’abitudine.
Yuki si affrettò a scendere dal muretto in modo da poter tenere a bada le ragazze che fortunatamente sembravano essersi calmate con l’arrivo dei loro idoli, chiunque rimaneva incantata dalla loro bellezza, lei stessa non si salvava e probabilmente non se ne rendeva nemmeno conto dato che i suoi occhi color del cioccolato erano puntati su quel vampiro tanto speciale per lei, che in realtà sembrava essersi accorto di quello sguardo che gli stava dedicando e non ne sembrava dispiaciuto, per niente.
“Stai attenta, Yuki.”, si raccomandò lui dopo essersi avvicinato in modo da poterla osservare con più attenzione. La ragazza si rese conto solo in quel momento di essere rimasta a fissarlo, fortunatamente Zero non era ancora arrivato, diversamente si sarebbe beccata una bella lavata di testa da parte sua.
“Non preoccuparti, Kaname-sama, io sono forte.”, un lieve rossore si dipinse sulle gote della guardian che, allargando le labbra a formare un piccolo sorriso, cercò di tranquillizzarlo. Quel vampiro non mancava mai di preoccuparsi per lei, spesso aveva la sensazione di essere considerata ancora una bambina.
“Tanto fragile…”, mormorò Kaname  portando una mano a scostarle una ciocca dei corti capelli castani e, senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi, aggiunse,”Dovresti riposarti, sembri stanca.”
Schiudendo le labbra per poter rispondere a quelle parole, Yuki, si trovò a trattenere il fiato. La mano di Zero aveva allontanato con poca delicatezza quella del purosangue che ora sembrava aver abbandonato quella dolcezza dimostrata fino a pochi secondi prima, sul suo volto era stampata un’espressione seria, quasi scocciata a dire di Yuki.
“Le lezioni stanno per cominciare, Kuran.”, ringhiò l’altro guardian che ora si era portato davanti alla ragazza in modo da nasconderla dallo sguardo di Kaname.
“Non ho fatto niente di male, guardian, mi stavo solo preoccupando per Yuki.”
Un ghignò comparve sulle labbra del vampiro che, dopo aver lanciato uno sguardo oltre la spalla di Zero, si voltò per potersi incamminare verso la scuola. Yuki non potè fare a meno di provare una brutta sensazione, non le piacevano quelle situazioni che si venivano a creare tra Zero e Kaname. Non vi era alcuna ragione per questo astio che provavano a vicenda e che, ormai l’aveva notato, li portava a trattenersi a fatica al fare del male all’altro.
Aveva la sensazione che si trattenessero proprio grazie a lei che teneva in modo particolare ad entrambi, anche se in modo diverso: considerava Zero come un fratello e amava Kaname.
Le ragazze della Day class si dispersero per tornare ai propri dormitori e lei rimase da sola con il compagno che sembrava tenere ancora d’occhio i vampiri in lontananza.
“Non dovresti trattare così Kaname.”, azzardò lei. In cuor suo sperava in un suo cambiamento d’idea nei confronti dei vampiri, dopotutto lei svolgeva il suo lavoro proprio perché credeva in una possibile convivenza tra le due razze, e non poteva fare a meno di soffrire per questo suo odio nei loro confronti. Zero aveva perso la famiglia a causa di una purosangue, di questo Yuki ne era consapevole, ma, come per gli umani, non tutti erano crudeli, c’erano anche vampiri buoni che non avrebbero fatto del male a un solo umano, come Kaname che più volte si era dimostrato gentile e dolce con lei. Ma anche in lui c’era qualcosa che non andava, Yuki lo sapeva, per una ragione a lei ignota provava odio nei confronti di Zero. Spesso negli ultimi tempi si era ritrovata a rimproverare anche lui per il comportamento che teneva nei confronti di quest’ultimo e, come ogni volta, si era trovato a sviare il discorso distraendola con le sue attenzioni.
Forse, dopotutto, era davvero meglio che le cose rimanessero così. Kaname e Zero, come cane e gatto, avrebbero continuato con i loro battibecchi, senza però andare oltre, e lei sarebbe rimasta ad assistere da vicino.
Zero si limitò a darle le spalle per allontanarsi senza rispondere al suo rimprovero.
Finalmente la calma era tornata all’accademia Cross, anche se, nonostante questo, il lavoro dei due guardian era appena cominciato.
Di lì a poco si sarebbero divisi per poter ispezionare la scuola. Lei, ignorando il fatto di essere tenuta costantemente d’occhio dal purosangue, avrebbe cercato di distarsi dai suoi pensieri dedicandosi al lavoro e forse, chissà, avrebbe avuto l’opportunità di incontrare nuovamente Kaname che, conoscendo bene i pensieri che attanagliavano la giovane, l’avrebbe “coccolata” cercando di alleviare le sue preoccupazioni.
Ma un giorno sarebbe arrivato il momento in cui avrebbe dovuto rivelarle tutta la verità, in cui Yuki non avrebbe ceduto di fronte alle sue attenzioni e avrebbe fatto di tutto per capire cosa realmente li legava.
Lei, la normalissima studentessa, e lui, il vampiro tanto perfetto e troppo diverso da lei per poterle appartenere.



  
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