Il filo dell’amore

Amore, con i miei ultimi sospiri
ti dedico questa parole
che, per quanto profonde
non esprimeranno mai il mio amore.
Ora capisco cosa vuol dire morire:
per me morire è starti lontano.
I nostri cuori sono legati tra loro
e, man mano che mi allontano,
il gomitolo della mia anima
si scioglie,
fino a che del mio cuore
non rimane che un filo.
Esso non ha un colore
perché ce ne sarebbero troppi,
ognuno col suo significato
e la loro unione si fonde
nella trasparenza.
Nonostante sia invisibile,
io lo sento come se fosse reale,
perché, come tutti sanno,
le cose sono vere solo se ci credi.
E io ci credo, ma ho cominciato solo ora,
quando la vita è agli ultimi spasmi
e non trovando altra spiegazione,
né in una malattia né in un dolore,
ho finito per credere
nel filo dell’amore.
Questo filo ora è molto sottile
e comincia a farsi impercettibile;
quando non lo sentirò più
saprò che la mia fine è giunta.
Forse però c’è un errore
perché nonostante il filo si affievolisca
non succede lo stesso col mio amore;
la passione e i miei sentimenti
sono ancora forti in me
verso la persona più importante che ho
ed essa mi da la forza
di reggere questa penna
e scrivere a te.
Lo so,
è da poco che ti ho lasciato,
ma il dolore provocato
mi ha ridotto in questo stato
e al solo pensare alla causa
della nostra divisione,
mi sale un groppo alla gola.
Si dice che la speranza
sia l’ultima a morire,
ma non è questo il caso,
perché essa è morta da tempo ormai,
visto che non sai ancora
della mia lontananza
e quando arriverai da me
nella disperazione
ormai di me non resterà
che una goccia di sangue.
Sappi che con te
ho passato i momenti più belli
della mia esistenza
e non posso che sorridere
al tuo ricordo,
ma non posso neanche
fermare le lacrime che, inesorabili,
scorrono sulla mia guancia
per nostalgia della nostra felicità.
Ti sono ancora ignote
le mie motivazioni
ad allontanarmi;
ebbene, eccole qua:
il nostro è un amore forte,
ma non sempre ben visto,
il nostro è un amore forte,
ma sempre con qualche difetto,
il nostro è un amore forte,
e io mi pento,
non di amarti,
ma di aver avuto paura
di qualcosa di serio
aver avuto paura
che tutto finisse,
perché sono in molti quelli che dicono
che niente è perfetto,
e se qualcosa sembra così
non fidarti,
perché ci sarà sempre qualcosa di sbagliato.
Ecco io avevo paura che
tutta la perfezione del nostro amore
finisse.
Nella mia ignoranza ho preferito
prevenire, piuttosto che curare,
ma sono nell’errore,
perché facendo così
ho creato io l’errore
del nostro amore.
Le mie lacrime si fanno più fitte
perché penso alle migliaia di errori
che, da ignorante quale sono,
ho commesso per tutta la mia vita,
penso hai dolori che ho provocato alle persone a me care
e al dolore che sto provocando a te ancora.
Non mi conforta, se non minimamente,
il sapere che per te farei di tutto,
per te andrei fino angoli più remoti del mondo,
e se qualcuno,
con una battuta squallida,
mi facesse notare
che il mondo è rotondo,
io risponderei a tono,
perché è questo quello che volevo dire,
io per te farei di tutto,
cercherei pure qualcosa che non esiste,
e continuerei a cercarla fin quando,
con mio profondo rammarico,
arriverei a tal punto
da dovermi fermare.
Per te imprigionerei l’arcobaleno in una bottiglia
e te la regalerei con un sorriso,
per te creerei la cura alle malattie
che affliggono il mondo,
se anche una provasse a sfiorarti.
Per te creerei un paradiso,
non perfetto,
perché le cose perfette non esistono,
ma con tutto quello che ti piacerebbe possedere,
per te mi indebiterei a vita,
pur di farti felice
e nel tuo paradiso metterei
quello che serve a farti sorridere.
A volte vorrei che esistessimo solo noi
in tutto il pianeta,
a volte no,
perché, per quanto ami stare con te,
sento bisogno della compagnia
di qualcun altro.
Forse soffrirai più tu
della mia inevitabile morte,
ma non te lo auguro,
 perché l’agonia del mio cuore
e paragonabile alla forza di un bomba.
Io esploderò,
ma questa volta veramente,
e non come tutte le volte che dicevo
‘’sto scoppiando di felicità’’.
Ed è strano e stupido pensare
a come la vita non abbia senso
proprio quelle volte che
avresti bisogno di un aiuto
o di colpo di fortuna,
ma, come si è soliti dire,
si, la fortuna ti assiste,
nel senso che sta lì a guardare
senza fare nulla.
Oh, dimenticavo,
nei miei ultimi attimi di pazzia
ho assoldato un pianista che,
nella camera di questo albergo,
cerca di alleviare il mio dolore.
So che questa non ha molto senso,
ma, come tu ben sai,
io ho sempre amato
quando facevi scorrere le tue dita
sui tasti di un pianoforte e,
in tua assenza, ho cercato di rimediare,
quindi asseconda il mio ultimo desiderio:
quando troverai il mio cadavere,
continua a vivere,
continua a suonare il pianoforte,
porta la mia anima sul filo della sua melodia,
cosicché possa ricreare il gomitolo del mio cuore
e quando nella tua vecchiaia
 una notte ti addormenterai
e ti sveglierai accanto a me
avrai suonato il mio cuore.
Questo non è un addio
è un arrivederci,
ma è ugualmente doloroso.
Con amo...
 

Spazio autrice

Ebbene sì, chi stava scrivendo questa lettera è morto, prima di finirla, se non fosse chiaro è successo a causa del dolore della lontananza dalla persona amata. Spero vi sia piaciuta e ringrazio con il cuore anche chi si è solo fermato a leggere queste parole. Mipiacerebbe poter avere una vostra recenzione, grazie
Baci angelnight