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Autore: lovemeplease    05/07/2013    3 recensioni
'John, mi ami?' chiesi quella domanda che ormai tormentava i miei pensieri da mesi.
Lui si mise a ridere, tenendo i suoi occhi incollati ai miei.
'Sophie, credi che se non ti amassi sarei di nuovo da te mettendo da parte tutto il mio orgoglio?' disse 'io ti amo. Onestamente non credevo che fosse possibile legarsi talmente tanto ad una persona da renderla la causa di ogni gioia e di ogni dolore, non credevo che potessi innamorarmi di te quando ti vidi quel giorno nel centro commerciale.'disse tutto d'un fiato 'E tu,tu mi ami?' mi domandò.
'Si John,nonostante tutto ti amo anche io.'
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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                                                                                                 Give me love.
 

 




'' Caro John,sai quanto mi hai fatto soffrire? Sai quante notti ho passato sveglia, con le lacrime agli occhi e il cuore infranto in mille e piccoli pezzi? 
 Caro John, sai quanto fanno male i ricordi? Sai che quando la mia mente proietta al suo interno i momenti passati insieme mi vengono ancora strane fitte allo stomaco?
 Sai quanto fa male guardarmi allo specchio e vedere in quella superficie di vetro l'immagine dei miei occhi gonfi a causa del pianto che mi ha tormentata giorno e notte?
 Caro John, sai che da quando sei entrato nella mia vita, come un fulmine a ciel sereno, tutto è cambiato?Sono cambiata io, le mie abitudini e tutte le mie convinzioni sono andate a farsi fottere.
 'Non piangerò mai per un ragazzo' e invece da sei mesi a questa parte mi ritrovo a piangere senza sosta per te, come una ragazzina alle prese con le prime delusioni d'amore e sai qual'è l'unica cosa che mi farebbe stare meglio? L'unica cosa che disinfetterebbe tutte le ferite che si sono formate nel mio cuore,cicatrizzandole e rendendo quell'organo, almeno vagamente,come prima?
 Sei tu John, sei tu l'artefice di tutta questa sofferenza, ma a dirla tutta saresti anche la più efficace delle medicine. Perchè io con te al mio fianco ripercorrerei altre cento volte il nostro difficile tragitto, comprendendo i momenti belli ma sopratutto quelli brutti, perchè sono proprio i momenti poco felici che hanno portato, in qualche strano modo, il mio cuore a scegliere di amare solo e unicamente te.
Perchè sì John, nonostante tutto io ti amo e sei l'unico uomo che voglio al mio fianco per tutta la vita.

  E tu John? Tu mi ami? Se mi ami ti prego,torna. 
                                                                                                                     La tua Sophie.                    ''                                                                                                                                             





Ottobre, le foglie avevano appena iniziato la loro lenta quanto intensa trasformazione dipingendo le chiome degli alberi con colori caldi, autunnali. Un miscuglio di rosso, arancione, marrone e giallo contornava il paesaggio circostante, dando all'ambiente un non so che di caloroso.
Amavo il clima autunnale, non c'era più il caldo afoso che era in grado di offrirti l'estate e non c'era nemmeno il freddo infernale tipico dell'inverno.
Ero la classica ragazza che andava per le mezze misure, il mio motto era 'la verità sta nel mezzo'. Non amavo nè il caldo nè il freddo, preferivo una temperatura mite. Tra una maglietta a maniche lunghe e una a maniche corte preferivo una a tre quarti. Nero o bianco?Senza ombra di dubbio grigio. Uscita con gli amici o rimanere a casa? Rimanere a casa con gli amici.
Si,al dire il vero avevo gusti abbastanza particolari e tendevo a preferire le cose che non mi facessero seguire la massa in modo tale da sentirmi diversa, oserei dire speciale.
Avevo appena iniziato la facoltà di lettere nella mia città, il mio sogno fin da bambina..come quello di scrivere un libro.
Avete presente quando da piccolo ti chiedono la tipica domanda 'cosa vuoi fare da grande?' solitamente ti aspetti una risposta come 'la ballerina,la modella,l'austronauta,la maestra...' ma io no, già da piccola affermavo di voler diventare una famosissima scrittrice ed oggi, nonostante siano passati parecchi anni è ancora il mio sogno nel cassetto.
Altri sogni? Sarà scontato forse, ma è quello di trovare il ragazzo perfetto, non nel vero senso della parola anche perchè parliamoci chiaro non esiste una creatura perfetta, noi essere umani non ci avviciniamo nemmeno lontanamente all'essere perfetti, io intendo un ragazzo perfetto per me


Era un tipico sabato sera e una delle mie più care amiche Carly mi constrinse ad uscire nonostante la mia voglia di vivere fosse pari a zero.
'Dai Sophie,non puoi rimanere rinchiusa a casa il sabato sera'e blabalbalabbla prestavo veramente poca attenzione a ciò che diceva.
Ed eccomi due ore e mezza dopo fuori dal centesimo negozio nel quale Carly mi aveva trascinato. Mi piaceva fare shopping ma la sua era letteralmente una fissazione! Fortunatamente poco dopo Carly uscì da quel negozietto retrò con una busta in mano, aveva l'aria di una persona che aveva appena conquistato la luna.
'Soph,devi vedere il meraviglioso cardigan che ho comprato'disse entusiasta 'E' un amore.' Peccato che avesse detto la stessa cosa di tutto ciò che aveva comprato precedentemente
Stavo per risponderle con un sarcastico 'waw,posso immaginare' quando alle mie spalle sentii una voce calda esclamare 'Carly sei tu?'.
La mia amica si precipitò nelle braccia di quello sconosciuto abbracciandolo calorosamente 'John,da quanto tempo!Che fine avevi fatto?domandò.
'Ero in Italia,mia cara! rispose l'alto ragazzo girandosi verso di me.
'Beh,non me la presenti la tua amica?' continuò sfoggiando un sorriso a trentadue denti,non era malaccio il ragazzo...proprio per niente.
'Oh si scusa che maleducata!Sophie, lui è John..John lei è Sophie' rispose la mia amica.
Sorrisi stringendo la mano di John, che scoprii fosse il vecchio vicino di casa di Carly, che ci propose di andare a prendere un gelato tutti insieme.



20 minuti e tre gelati più tardi..
Avevo scoperto che John era appena tornato dall'Italia dove aveva fatto uno stage dedicato alla fotografia, la sua più grande passione.
'E' impressionante come un semplice oggetto possa immortalare al suo interno momenti che volano veloci come la luce ma che grazie ad essa rimangono intrappolati come per magia' disse tutto d'un fiato 'è come se tutti avessimo una sorta di telecomando con il quale stoppare il tempo assaporando tutte le sfumature che ci offre l'attimo.'
Annuii limitandomi a sorridere, era proprio vero.
'E tu Sophie,hai qualche passione?' mi domandò. Mi schiarii la voce e risposi 'Certo,la scrittura.' iniziai a dire fissando i suoi occhi. Erano proprio belli. Di una sfumatura di verde che non credevo potesse esistere. Non erano di un verde comune, quasi spento.Erano di un verde vivo, quasi magnetico.
'Quando inizio a scrivere mi catapulto in una bolla,ci siamo solo io e la mia immaginazione. Entro in trance,letteralmente. Non c'è niente e nessuno che mi possa turbare,quando scrivo mi sento completa.'conclusi.
Mi sorrise, per poi affermare 'è esattamente ciò che succede a me con la fotografia. A Carly squillò il cellulare e si spostò da noi per rispondere, ma non ci feci tanto caso.
'Sei una persona interessante, sai?' mi disse.
'Oh grazie, mi fa piacere che tu abbia una buona idea di me.' risposi azzardatamente. Probabilmente avrei continuato con un 'anche tu lo sei' se Carly non si fosse ritornata da noi con una faccia da disperata. 
'Sophie, Sophie!I miei vogliono che rientri a casa entro 10 minuti..altrimenti mi mettono in punizione per due settimane! disse.
Niente melodrammi,i genitori di Carly erano dei tipi tosti, con regole che imponevano molto severe e che dovevano essere rispettate o erano guai.La mia amica mi prese per il braccio trascinandomi fuori da quella gelateria artigianale, senza nemmeno darmi il tempo di salutare adeguatamente John.
Riuscii solo a dirgli 'Ciao John.' 
'Sophie' rispose lui 'ci si vede.'


La mia sveglia segnava mezzanotte in punto ma io non riuscivo a prendere sonno, nonostante avessi iniziato a scrivere varie pagine di  una nuova storia che, perchè no, magari un giorno sarebbe diventata un libro.
Dovevo ammettere che mi era veramente dispiaciuto essermene andata quella sera da quella gelateria, con tutta quella fretta, ma non avevo avuto altra scelta se non quella di assecondare la mia amica, non potendo però continuare ancora a parlare con John delle nostre vite. Cavolo, non aveva alcun senso rimanere sveglia! Non l'avrei più rivisto! Eppure quel 'ci si vede' continuava a farsi spazio fra i  miei pensieri.


































Ciao a tutte!Questo è il primo capitolo di questa storia.
John e Sophie si incontrano casualmente ma come avrete capito tra di loro scoppia una scintilla BBBBBANG
Si rivedranno?Come?Quando?

Comunque continuo quando ci sarà almeno una recensione anche perchè ho paura che questa storia non sia seguita da nessuno:c Recensite vi prego,fate felice una giovane ragazzzzzzzzzzzzzzzzzzaa
Un bacio.

                                  p.s recensite.
RECENSITEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE



 

  
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