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Autore: ssos    05/07/2013    1 recensioni
-A volte le persone sono insopportabili. Tutti che si dicono pronte ad ascoltare, ma nessuno che ti sente. Che ti sente davvero, come intendo io.
-Perché le dici a me queste cose?
-Perché sei bravo a far finta di sentire. Quindi, ti prego, resta un altro po'.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Se ne sta lì sdraiata sul letto, la luce che filtra dalla finestra davanti a lei proietta sagome multiformi sul pavimento. Ginevra le guarda distratta, con poco interesse, mentre cerca invece di concentrarsi sul suo ipod. Amava ascoltare musica, ascoltarla nel vero senso della parola. Le dà fastidio infilarsi le cuffiette e poi sbrigare mille altre faccende, senza nemmeno badare alla canzone che le risuonava nelle orecchie. No, lei ha bisogno di sentire ogni nota, ogni parola, e di dar loro un significato proprio. E poi questo la aiuta a distrarsi dalla vita caotica e rumorosa di New York. Una vibrazione proviene dal suo fedele Samsung: il display si illumina e compare una bustina gialla chiusa sullo schermo. E' Sara che le chiede conferma per la festa di quella sera.
-Non sono molto in vena ma vengo lo stesso...
-Ok...su con la vita però, sembri una morta vivente. Scommetto che alla fine ti divertirai!
-Se lo dici tu...
Spegne l'mp3 appena finiscono le note di National Anthem. A Sara non sono mai piaciute le canzoni che ascolta Ginevra. 
-Lana Del Rey sembra una depressa e non so come fai ad ascoltare gli AC/DC, fanno solo chiasso-dice sempre.
Ginevra invece non sopporta il fatto che lei si ostini a voler ascoltare solo le canzoni che del momento che mandano su mtv, ignorando tutto il resto.
Si alza di scatto e si dirige verso l'armadio a pochi passi di distanza e il fatto che il contatto con il parquet sia tiepido le fa ricordare che i suoi piedi sono congelati, nonostante sia piena estate. Apre le ante e guarda i vestiti all'interno con aria noncurante. Non si può lamentare di non avere vestiti, New York è una delle capitali mondiali della moda e i suoi sono abbastanza benestanti da potersi permettere tutti i capi di abbigliamento che vuole comprare.
-Andiamo sul classico-dice tra sé e sé- Un tubino blu scuro andrà bene.
Mancano 3 ore alla festa ma preferisce sempre fare tutto d'anticipo, quindi si preparerà prima ancora di cena. Si toglie il pigiama che indossava dal mattino, si fa una doccia veloce e infila il vestito che le aderisce perfettamente su tutto il corpo. La pelle leggermente pallida risalta sul blu scuro ma non è un problema, anzi le piace così. Il tubino  che delinea perfettamente la sua figura, prospera al punto giusto, arriva a metà coscia e le lascia scoperte gran parte delle lunghe gambe, sottili ma toniche grazie agli allenamenti di pallavolo. Lascia sciolti i capelli mossi color ebano che le arrivano sino a metà schiena e incornicia gli occhi smeraldo con abbondante mascara e eyeliner. Niente trucco sulle labbra, non ama molto gloss appiccicosi e rossetti che sbavano subito. E' pronta, pensa persino che stasera sembra davvero bella e, perché no, desiderabile. Mangia in fretta e aspetta che passi a prenderla il taxi. I suoi genitori le chiedono dove va, con chi e a che ora torna. Lei sull'ultima indugia un po' e anticipa di un'oretta l'orario che in realtà ha in mente, confidando sul fatto che a quell'ora saranno tutti a letto, e comunque mamma e papà di solito sono molto indulgenti con lei. Anzi, probabilmente sarebbe diventata una viziata se non fosse per la sua natura che bene o male le impone di moderarsi quando si rende conto che sta esagerando. Funziona sempre, tranne quando ci si mette di mezzo l'alcool, come alle feste. Appunto.
 
 
 
  
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