Febbre
da Sayan
Un
leggero mal di testa.
Un
leggero raffreddore.
Un
leggero senso di stanchezza.
«Vegeta,
hai la febbre.» disse Bulma nella semi oscurità
della camera da letto,
guardando il termometro digitale che segnava “
«Che cosa?!»
Vegeta
non riusciva a crederci. In vita sua aveva avuto la febbre pochissime
volte.
Non ricordava neanche cosa volesse dire “avere la
febbre”.
«Bulma…»
il Sayan strinse forte i pugni e scansò le coperte
«… Sei stata tu ad
attaccarmi la febbre!»
«Vegeta,
che stai dicendo?» fece la donna sorpresa «Io non
ho la febbre! Come potrei
avertela attaccata?»
Vegeta
sembrò riflettere alle parole della moglie.
«Um…
forse hai ragione.» ammise, poi domandò:
«Allora
chi può essere stato?»
«Forse
ti sei allenato, poi, sudato, sei uscito di casa. È gennaio,
fuori è freddo.»
«No,
impossibile!» affermò sicuro Vegeta «A
parte il fatto che ci vorrebbe un grande
allenamento, una grande sudata e un grande colpo di freddo per far
ammalare un
Sayan e poi… in questi giorni mi sono allenato solo nella
gravity-room e… Goku!
Ieri mi sono allenato nella gravity-room con Kakaroth!»
«E allora?»
«Di
solito combatte con più forza! Ieri, invece, si è
stancato subito!»
Vegeta
si fece pensieroso poi, con uno scatto, stringendo forte i pugni,
esclamò:
«Kakaroth!
Come hai osato attaccare la febbre al Principe dei Sayan?» e
si diresse in volo
verso i monti Paoz.
«Vegeta!»
cercò di fermarlo Bulma, ma il Sayan era già
lontano.
«Kakaroth!»
Goku
si staccò dal dolce bacio della moglie.
«Vegeta?»
«Goku!»
lo rimproverò Chichi «Tu e Vegeta vi siete
allenati ieri! Adesso stiamo un po’
insieme noi due!»
«Non
hai sentito anche tu? Sembrava che Vegeta avesse
detto…»
«Kakaroth!»
sbottò Vegeta entrando in camera da letto dei due Son.
«Vegeta!»
strillò Chichi tirando a sé tutte le coperte.
«Vegeta,
sei venuto a trovarmi?» domandò Goku facendo
un'enorme sorriso.
«Kakaroth,
tu mi hai attaccato la febbre!» sbottò arrabbiato
Vegeta, stringendo i pugni.
«Come
fai a sapere che ho la febbre?» domandò sorpreso
il Sayan.
«Forse...» Vegeta fece finta di pensarci
«...perché me l’hai attaccata?»
«Ma…
anche tu hai la febbre?»
«Sì…»
ammise Vegeta con aria sconfitta, poi si riprese
«… però me l’hai attaccata
tu!
Ti rendi conto? Hai attaccato la febbre al Principe dei Sayan! Adesso
voglio combattere
e voglio sconfiggerti!»
«Ma…
a me la febbre me l’ha attaccata mio figlio, Gohan.»
Vegeta
alzò un sopracciglio.
«Allora
adesso andrò da lui e combatterò con
lui!» poi domandò, sorridendo
maliziosamente:
«Kakaroth,
non sei stanco di fare certe cose, se hai la febbre?»
«Vegeta,
mi meraviglio di te! Io sono un Sayan, la febbre non mi
spaventa!»
«Beh,
allora io vado…»
«Eh,
no!» cercò di fermarlo Chichi, arrabbiata
«Il mio bambino sta a lavoro! Non
puoi…»
«Etciù!»
il Sayan si fermò sospeso in aria «Anche il
raffreddore, ci mancava!» poi
strinse i pugni «Accidenti a Gohan!»
Aumentando
la sua aurea, quindi la sua potenza, prese a volare più
veloce, verso casa sua.
«Vegeta,
buon…» Gohan non fece in tempo a salutarlo, che il
Sayan gli lanciò un pugno in
avanti, che fortunatamente schivò.
«Che…
che ti prende?»
«Tuo
padre mi ha attaccato la febbre, ma
tu
l’hai attaccata a lui!» sbottò Vegeta
arrabbiato «Adesso voglio combattere e
voglio sconfiggerti!»
«Ma,
Vegeta... a me la febbre me l’ha attaccata mio fratello,
Goten.»
«Goten?»
ripeté sorpreso il Sayan.
«Sì…»
Vegeta
strinse i pugni.
«Allora
andrò da lui!»
«Ah,
Vegeta… Goten è a casa, sui Monti Paoz.»
«Lo
so.» disse Vegeta «L’ho incontrato
prima.» poi domandò:
«Gohan!
Non ti stanca il lavoro, se sei malato?»
«No,
Vegeta.» rispose Gohan sorridendo «Io sono un
Sayan, la febbre non mi
spaventa!»
«Etciù!»
Vegeta si passò una mano per pulirsi il naso
«Mannaggia a questo raffreddore!
Ma adesso Goten mi sente!» e, aumentando la sua aurea, prese
a volare più
velocemente.
«Salve
Vegeta…»
«Salve
un cavolo! Tuo padre mi ha attaccato la febbre, ma Gohan l’ha
attaccata a tuo
padre e tu l’hai attaccata a Gohan!»
urlò Vegeta furioso, sotto lo sguardo
incredulo di Goten «Adesso voglio combattere e voglio
sconfiggerti! Come hai
osato attaccare la febbre al Principe dei Sayan?»
«Ma a me la febbre me l’ha attaccata tuo figlio,
Trunks.»
Vegeta
alzò un sopracciglio.
«Trunks?»
ripeté sconcertato.
«Sì
e…»
«Goten!
Io sto aspettando…» disse una voce maliziosa
all’interno della casa.
«Sì,
Valese, arrivo!» poi, tornò a rivolgersi a Vegeta
«Ehm… adesso, potresti andare
da lui? Sta a scuola e, ehm… io avrei da
fare…»
«Ma
non ti stanca… con la febbre…»
«Io
sono un Sayan, la febbre non mi spaventa!»
Vegeta,
dopo aver cercato la classe di Trunks girando mezza scuola, finalmente
riuscì a
trovare il figlio.
«Trunks!»
«Papà!» Trunks fece un balzo dalla
sedia, appena si
sentì chiamare e vide il padre entrare nella sua classe.
«Che... che ci fai qui?» domandò, un
po’ imbarazzato.
«Kakaroth mi…» Vegeta notò lo
sguardo attonito di
tutta la classe e decise che era meglio proseguire la conversazione in
un luogo
meno affollato.
«Trunks, vieni un attimo con
me.»
Sul terrazzo della scuola, Vegeta poté finalmente
proseguire il suo racconto.
«Kakaroth mi ha attaccato la febbre, ma Gohan l’ha
attaccata a lui, Goten l’ha attaccata a Gohan e tu
l’hai attaccata a Goten!»
Il Sayan rimase sbalordito ad ascoltare il padre.
«Adesso voglio combattere e voglio sconfiggerti!»
urlò, mettendosi in posizione di combattimento.
«Ma… a me la febbre me l’ha attaccata
mia sorella, Bra!»
«Come… Bra?» ripeté incredulo
Vegeta.
«Eh, sì… la nostra piccola Bra ha preso
la febbre.»
Vegeta sospirò e, prima di partire in volo,
domandò
a Trunks:
«Ma tu vai a scuola anche
con la febbre?»
«Certo. Io sono un Sayan, la febbre non mi
spaventa!»
«Bra!»
«Papà, sei tornato!» urlò la
piccola Bra saltando
addosso al padre «Adesso sembri un albero di
Natale!»
Vegeta fece finta di non aver sentito la figlia e
domandò schietto:
«Bra, chi ti ha attaccato la febbre?»
«Non lo so… di sicuro l’ho presa a
scuola!» esclamò
la piccola «Però, non c’è
bisogno che disintegri i miei compagni, a me non
dispiace avere la febbre, anche perché, almeno per
una settimana, non vado a scuola!»
«Ma...» Vegeta alzò un sopracciglio
«…anche tuo
fratello ha la febbre, però è andato a
scuola!»
«Lui oggi aveva un esame importante, io, invece,
posso permettermi di stare qualche giorno a casa!»
spiegò Bra sorridendo «E poi, la
mamma dice che sono piccola e devo stare al caldo!»
«Etciù!»
«Papà, stai bene?» domandò la
piccola preoccupata,
vedendo il padre raffreddato.
«Sì, sì… tu,
però, vai riposarti! E fai come dice la
mamma, stai al caldo!»
«Ma papà… Io sono una Sayan, la febbre
non mi
spaventa!»
Vegeta sospirò e si diresse in camera da letto.
Chissà perché, gli sembrava di aver
già sentito quella frase.
«Vegeta, finalmente sei ritornato!» Bulma smise di
leggere il libro di ricette e guardò sorridente il marito
«Prima ho tentato di
fermarti, ma tu non mi hai dato ascolto!»
Vegeta si tolse i vestiti bagnati e, dopo aver
indossato il suo pigiama, si distese sul letto, insieme alla moglie.
«Che cosa dovevi dirmi di tanto importante?»
«Non hai la febbre!»
Vegeta guardò Bulma con un'espressione meravigliata.
«Avevo letto male il termometro digitale, infatti
segnava 36,9, non 38,9!»
Bulma si avvicinò a Vegeta.
«Amore… ma tu…» disse,
appoggiando la sua mano sulla
fronte del Sayan «… hai la febbre!»
Vegeta sospirò. Era troppo stanco per reagire.
«Ma si può sapere che hai combinato?»
Bulma afferrò
il termometro digitale e lo avvicinò alla fronte del Sayan.
Un forte mal di testa.
Un forte raffreddore.
Un forte senso di stanchezza.
«Vegeta, hai la febbre!» esclamò la
donna guardando
sorpresa il numero che segnava il termometro «Hai 39,5 di
febbre!»
«Che cosa?!»
Bulma sospirò, poi alzò un sopracciglio.
«Prima hai detto che ci vorrebbe un grande
allenamento, una grande sudata e un grande colpo di freddo per far
ammalare un
Sayan…» Bulma guardò Vegeta, come se
aspettasse che dicesse qualcosa.
Vegeta sentiva caldo. Una gocciolina di sudore scese
lenta sulla sua fronte… Una grande sudata…
La neve aveva preso a cadere sempre più fitta e la
temperatura sembrava essere ulteriormente scesa… Un grande
colpo di freddo…
Bulma non riuscì a trattenere una risata.
«Pensa che per adesso avevo anche preparato una cosa
che… ti
sarebbe piaciuta…» Bulma tolse le coperte, facendo
così vedere a Vegeta il
nuovo completino che aveva comprato apposta per lui.
«Però adesso hai la febbre, non possiamo fare
l'amore.» e si coprì di nuovo.
«Bulma, io…» Vegeta si fermò
un attimo, poi
sorrise:
«Io sono un Sayan, la febbre non mi spaventa!»
Bulma sorrise e, dopo aver spento la luce, si mise sotto le coperte e
si girò dall'altra parte.
«Sì... ma io sono una Terrestre!»
Ciao a tutti! ^^ Sono
tornata con una nuova one-shot, che spero vi sia piaciuta! ^^ Se
volete, fatemi sapere che ne pensate, magari lasciado un commento. Ne
sarei molto felice! ^^ Adesso vi saluto, sperando che vi siate
divertiti! ^^
Baci da Sweetgirl91!