Il rossore sulle sue gote

A Maia,
perchè glielo dovevo
da buona tiranna.

Ed io vorrei che non finisse mai
l'intesa tra di noi e la magia.
Io non credevo alla fantasia
ma so che ora sei mia.
Come d'incanto – Così Vicini

I musici avevano appena cominciato a suonare, quando Riario si avvicinò ad Alessia.
Sapeva che si sentiva spaesata, non era abituata alle feste, ad essere circondata da nobil signori. Così le porse la mano. «Mi concedete un ballo?»
Alessia esitò per un momento, prima di posare la mancina sulla destra d'egli. «Sapete, Conte Riario, che non so ballare.»
«Non sarà necessario essere una ballerina provetta.»
La portò al centro della sala, dove già altre coppie avevano iniziato a danzare. Girolamo prese la mano di Alessia nella propria, posandole successivamente la mano sul fianco. Aveva quello strano, solito sorriso dipinto sulle labbra, per cui non era ben chiaro cosa stesse effettivamente provando. Ma i suoi occhi si illuminarono appena, quando incrociarono quelli di Alessia.
Cominciarono a muoversi lentamente, e presto le gote di Alessia si imporporarono a causa dei numerosi errori nei passi. «Rilassatevi, Madonna Augusti.» le sussurrò Girolamo.
La musica era lenta, e non accennava a prendere ritmo. Girolamo non accennava ad alzare lo sguardo dalla sua compagna, la quale cercava davvero di rilassarsi. Finché, inaspettatamente, Girolamo le circondò la vita e la strinse a sé, continuando a muoversi lentamente sulla musica.
Alessia sparì tra le sue braccia, e Girolamo la sentì tremare leggermente. Si ritrovò a sorridere, ma non in modo divertito. Nemmeno lui sapeva perché, ma quel ballo aveva reso il suo animo un poco più leggero.
E poi, era giunto Grunwald a chiamarlo. A malincuore, Girolamo si scostò da Alessia, che con una piccola riverenza, le gote ancora rosse più dei capelli, si allontanò.
Ma mentre il Santo Padre, con uno strano sguardo di rimprovero, gli parlava, Girolamo non riuscì a tenere lontana la mente da quel ballo e dalle gote rosse di Alessia, che ora lo osservava con un misto di felicità e malinconia negli occhi.

 

Note dell'autrice«

Si, lo so che devo aggiornare, ma ho costretto Maia a scrivere una cosa e questa gliela dovevo.
Consiglio vivamente di ascoltarla con la canzone linkata in sottofondo.
E ringrazio, come sempre, le ragazze del Gruppo dello Smatto: vi amo di bene <3

»Eagle«