Era mezzanotte passata e la Capsule Corporation era avvolta nel silenzio e nella semi oscurità, solamente una stanza era ancora illuminata: quella del piccolo Trunks. Il bambino non riusciva a prendere sonno, aveva solo 4 anni ma non amava andare a letto presto. Bulma si era svegliata perchè doveva andare a bere. Passando per il corridoio che separava la sua camera dalla cucina vide che la luce nella stanza del figlio era ancora accesa e incuriosita decise di entrare e di scoprire il perchè?

“Tesoro perchè non spegni la luce e vai a dormire?”

La turchina si accorse che il figlio stava piangendo, era voltato su un fianco e le dava le spalle ma come madre sentiva perfettamente i suoi impercepibili singhiozzi che cercava di far soffocare in gola. Gli si avvicinò lentamente e si sedette sul letto accanto a lui per poi abbracciarlo e iniziare a cullarlo.

“Ehi piccolo mio cosa ti succede?”

Il bambino inizialmente non riusciva a parlare perchè i singhiozzi glielo impedivano ma alla fine riuscì a pronunciare una frase:

“Papà mi odia...”

Bulma rimase come pietrificata alle parole del figlio, come poteva pensare una cosa del genere? Il marito aveva un carattere difficile ma sapeva che voleva bene al proprio figlio. Non sopportava l'idea di vedere Trunks in quelle condizioni e doveva trovare un modo per calmarlo.

“Ma cosa stai dicendo amore? Non è assolutamente vero quello che stai dicendo!”

“Invece si, non si comporta come gli altri padri, non ha quasi mai gesti d'affetto nei miei confronti!”

“Oh tesoro vieni qui, fatti abbracciare forte. Non devi farti certe idee, tuo padre ti adora è solo che non trova il modo giusto per dimostrartelo. Adesso ti racconto una cosa ma promettimi che non lo dorai a nessuno ok?”

“Mmm...”

“Il giorno in cui sei nato quando tuo padre ti ha preso tra le braccia per la prima volta aveva le lacrime agli occhi e quando gli ho detto di essere incinta di te era al settimo cielo!”

“Davvero?”

“Si, mi devi credere piccolo: tuo padre di ama con tutto il cuore, sai che è un guerriero e non è bravo a dimostrare quello che prova, non vuole mostrarsi agli altri debole o comunque differente da come si è sempre comportato. So perfettamente com'è Vegeta e so quali sono i suoi sentimenti verso di te, non devi piangere e non devi dire mai più che lui ti odia perchè non è vero e se ti sentisse feriresti in modo inimmaginabile i suoi sentimenti capito? Adesso dormi che è tardi e non farti più venire in mente certe idee!”

Detto ciò Bulma sistemò Trunks nel letto e cominciò a cantargli una dolce ninna-nanna per farlo addormentare.

“Il gattino accanto al fuoco
si addormenta poco a poco;
nella culla dirimpetto
dorme placido un bimbetto.
Fa la nonna un pisolino
mentre veglia il nipotino:
nel silenzio e all'ombra fide
passa un angelo e sorride.”

Trunks si addormentò facilmente, si sentiva rassicurato dalle parole della madre.

Vegeta si era svegliato e aveva assistito a tutta la scena. Non sopportava l'idea che suo figlio pensasse che lui non gli volesse bene, il principe amava molto suo figlio e avrebbe fatto di tutto per lui e per la sua famiglia e glielo avrebbe dimostrato con ogni mezzo. Vedendo quella scena sentì una calda lacrima solitaria cadergli sulla guancia.