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Autore: Hika Uchiha    06/07/2013    1 recensioni
[Slash | JiYongxSeungHyun (G-DragonxT.O.P) | One-shot | fluff/comico/romantico]
Dio, questa attesa è eterna. Non ce la faccio ad aspettare, non posso aspettare. Se c'è una cosa che di sicuro non mi appartiene, beh, è la pazienza. Sono nato senza la pazienza, non so manco cosa sia la pazienza! Non posso essere paziente se non ho pazienza, questo qui si deve muovere e scusate i troppi 'pazienza'!
Le nostre mani sono ancora congiuente, i nostri occhi sono uni negli altri, il mio cuore batte troppo forte che sono sicuro che Hyun riesca a sentirlo... Già, un cuore che ne ha sopportate di tutti i colori.
Con sorpresa, ritrovo il viso di SeungHyun molto vicino al mio. I nostri nasi si toccano, le nostre dita si stringono ancora di più. Sento che è il momento di chiudere gli occhi, di lasciarmi al flusso di questa corrente calda, di schiantarmi contro quelle labbra così invitanti. Ho bisogno di assaggiarlo, di sentire che sapore ha, di far danzare la mia lingua con la sua... Di sentirlo per una volta mio.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: G-Dragon, T.O.P., Taeyang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Controcorrente.



Ricordo ancora quando da bambino mia madre mi diceva che la vita era una corsa piena di ostacoli, dove si poteva sia perdere che vincere, che la forza non la si trova solo in braccia muscolose e in addominali scolpiti, ma in ben altro. Per lei la forza era il saper rialzarsi senza nemmeno asciugarsi il rivolo di sangue che scende dal mento dopo aver fatto a botte con qualcuno, il riuscire a sorridere dopo che la ragazza con cui sei stato per otto anni, felice e contento, ti lascia senza alcuna sensibilità, ammettendo di aver perso già da tempo l'amore che prima provava nei tuoi confronti. Diciamo che per lei la vita è un survival game; non si vive, a malapena si sopravvive. Cammino con tanto di sorriso per le strade affollate della mia città, ascoltando l'ennesima canzone depressa che la radio mi propone, senza nemmeno far caso a dove metto i piedi. Il cielo di Seoul brilla, stamattina. Le nuvole giocano tra loro, mi inseguono e riescono a dimenarsi nelle forme sempre più bizzarre e divertenti. Da bambino mi chiedevo se fossero morbide e se si potessero mangiare, ora a malapena le guardo. E' raro, inoltre, che io ritorni ai ricordi di quando avevo appena sette/otto anni, a quando non conoscevo un bel niente della vita. Ma oramai, sui ventiquattro scontati anni, so già tanto della vita. Si va avanti per raggiungere un obbiettivo, no? Di solito i padri lavorano per portare i soldi a casa, affinché i propri figli possano addentare qualcosa a pranzo e a cena. Le studentesse universitarie sprecano la loro vita sui libri per diventare qualcuno. Un ragazzo con una bella voce continua a cantare perché vuole ambire al successo, per essere idolatrato da ragazzine innamorate. Ma boh, chissà in quanti ci riescono.
Guardo davanti a me con gli occhi misti tra noia e stanchezza, consapevole che se non mi affretto, beh, farò tardi a lavoro. Il rumore assordante delle ruote di un auto che parcheggia si sovrappone a quello dei clacson urlanti, a quello dei trapani mossi per i lavori in corso, così mi volto curioso, riuscendo a riconoscere il volto di SeungHyun che a malapena sembra sveglio, con una maglia a maniche lunghe nera, un jeans e delle converse. Sorrido quasi felice di averlo visto, andandogli incontro con tanto di rossore sulle guance.
Lui è uno dei miei più cari amici, nonché il mio amore segreto. L'ho conosciuto tre anni fa, quando entrambi cominciammo a lavorare all'interno di una gelateria dove i clienti sembravano e sembrano tuttora fantasmi e il titolare pagava una volta ogni morte di papa. Lavoriamo ancora lì, ma il capo oramai è cambiato. Il figlio ha preso il suo posto per nostra fortuna, così i pagamenti sono sempre dati il giorno e il mese giusto.
SeungHyun sventola una mano, la bocca si serra in un sorriso e i capelli blu brillano al contatto con il sole. Un tipo dai capelli blu è strano, vero? Eppure è così dannatamente perfetto che ancora oggi stento a credere che al mondo sul serio esista un essere che riesca a contenere tanta bellezza in un solo corpo. Per non parlare della sua personalità! Posso assolutamente dire fiero di aver conosciuto i lati più belli del suo carattere e altrettanto quelli brutti.
E' simpatico, molto intelligente, a volte pignolo, troppo timido e un po' lunatico, visti i suoi cambi d'umore improvvisi e i suoi 'Aspetta! Devo tornare a casa un attimo... Non sono molto sicuro che questa maglia mi stia bene' a cui rispondo sempre con un grande sorriso da perfetta ragazzina innamorata e un 'Ma no, sei perfetto!' con tanto di voce acuta. Ma sono certo che lui non abbia mai compreso i miei sentimenti.
Gli giro dietro da molto tempo, cerco sempre di aiutarlo, nonostante il fatto che di orgoglio io ne abbia fin troppo. Abbiamo litigato molte volte, soprattutto per colpa del mio carattere un po' troppo suscettibile. Però, si sa, chi nasce tondo non può morire quadro.
In ogni caso, anche se SeungHyun può contare più difetti di me, sono certo che sia davvero la perfezione in persona.
«Ehy, come va?» Gli chiedo mettendomi le mani nelle tasche, abbozzando un sorriso.
SeungHyun mi si avvicina. «Bene, grazie... Sai che ore sono?» Annuisco, guardando l'orologio che mi stringe il polso.
Le sette e trentacinque... cavolo. «Siamo in ritardo, cazzo!» Borbotto, afferrando Hyun per un braccio, facendogli capire con pochi gesti tutta la mia fretta. Non sono mai arrivato in ritardo a lavoro, né tanto meno SeungHyun, e non voglio cominciare a farlo!
«Aspetta!» Urla lui, cercando di fermarmi. Quando comincia a stattonarmi il braccio per liberarsi, mi fermo annoiato.
«Che c'è? Hai dimenticato qualcosa?» Il tono della mia voce sembra così antipatico che mi pento persino di aver aperto bocca. Ma non è da me pentirmi, quindi continuo ad avere l'espressione del tipo scorbutico.
«Prendiamo l'auto, no?» Mi dice sorridendo divertito, forse per il mio broncio che potrebbe benissimo compararsi a quello di un bambino. Sbuffo sonoramente, perché a me non è venuto in mente?
Annuisco sospirando, seguendo SeungHyun che afferra dalla tasca il cellulare. 'Face' dei Nu'est continua a suonare a tutto volume, ma SeungHyun non risponde, anzi, canticchia da perfetto idiota. Bah e bah.
«Ehm, non rispondi?» Gli chiedo decisamente curioso e scocciato, poiché il mio orologio - vecchio di circa due settimane - segna prontamente le sette e cinquantadue. Cavolo!
«Meglio di no, è mia madre» Risponde sbadigliando, alzando le braccia come per stiracchiarsi. Io faccio altrettanto, forse portato dal fatto che non ho dormito se non per due ore durante la notte. I vicini sono abbastanza rumorosi e andate a capire il perché.
Non gli domando nulla, il silenzio comincia dunque a farci da padrone. Entro nell'auto di SeungHyun, certo, dopo aver però sbattuto la testa contro un qualcosa che ancora non riesco a decifrarne il senso.
«Ma che è?
» Indico con un dito il peluche imbottito di ferro che è sopra la mia testa, appeso con un filo.
«E' un regalo di mio fratello... Scusa, non sapevo dove metterlo» Certo, certo, e tu metti quella specie di orsacchiotto proprio dove l'altro deve sedersi? E poi sarei io quello anormale.
Dopo questo scambio di battute, il mio risolino isterico e tutte le mie lamentele sul quanto al fronte mi facesse male - no, cioè, come fa ad esistere un peluche imbottito di ferro? Ah, i cinesi sono sul serio capaci di fare di tutto -, il silenzio torna ad incombore all'interno dell'auto. Di solito sono molto allegro, ma ultimamente ho perso un po' del mio buon umore. Forse è per colpa delle canzoni depresse che ultimamente ascolto troppo spesso, forse del fatto che non riesco in alcun modo a non vedere per circa trenta volte 'Titanic' la sera (diamine, certo che quando muore Jack è proprio una fitta al cuore... Povera Rose!) e i soliti drama dove la protagonista è una povera ragazzina senza amici e che quindi incontra il principe azzurro che dopo qualche mese, scopata e chissà che altro, la lascia senza un motivo in particolare se non 'Mi dispiace, Yuri, ma non ti amo più' e qualche altra cavolata che ancora non riesco ben a comprendere. Tipo quegli stupidi 'Ti amo però ti lascio' oppure 'Non mi attrai più come prima, anche se ti amo'. Cioè, è poco razionale o sbaglio?
Giro lo sguardo e vedo SeungHyun che guida sorridente, salutando qualche volta un amico che incontra per quelle strade affollate. Chiudo gli occhi, mormorando qualcosa di incoprensibile, per poi sentire il cellulare vibrare. Sono appena le otto, chi diamine può chiamarmi a quest'ora?
«Amore di mamma!» La voce acuta di mia madre è così forte che persino SeungHyun la sente e ridacchia. Io sposto il cellulare dall'orecchio, per poi rimetterlo. Diamine, mi ha stordito.
«Mamma... Che c'è?» Chiedo, sperando che il tutto finisca mooolto presto.
«Sai che giorno è oggi, vero?»
«Giorno? Giovedì, ventisette. E allora?» Mia madre sbuffa, per poi ridere.
«Non fare lo sciocchino... Dico, sai che è il compleanno di tua nonna, no? Ci tiene a vederti!» Me ne sono dimenticato! Wow, io che dimentico un compleanno? Impossibile, dal momento che ricordo persino tutte le targhe delle auto che mio padre ha avuto, oppure tutti i colori dei codini che mia sorella comprava quando aveva appena sette anni.
«C-certo che non me ne sono dimenticato. Ti ricordo che la mia intelligenza è molto più elevata a confronto a quella dei tuoi altri due figli»
«Ma stai zitto, Chongmin [1] si è laureato,  MyungDae [2] è diventato professore di matematica a soli ventisei anni e tu lavori, invece, in una gelateria da quasi quattro anni» Sì, mia madre è davvero bravissima nel farmi sentire un buono a nulla.
«Ma... Nessuno ha  il talento che ho io in...»
«Nel scrivere canzoni? Ma dai, tesoro, perché non hai continuato gli studi? Comunque, non ti ho chiamato per parlare del tuo intelletto»
«Sì...» Bisbiglio, intravedendo già la gelateria a pochi metri - una cinquantina - da noi. «Però sbrigati, siamo quasi arrivati in gelateria!»
«Devi farle un bel regalo, uno qualsiasi, ma fatto con amore. Glielo puoi anche solo spedire, se non hai il tempo di andarla a trovare» Giusto, ma io che devo regalarle? Non le ho mai fatto un regalo, nemmeno quando ha compiuto i meravigliosi sessant'anni (Wow, ora che ci penso ne ha compiuti ben ottonta!) e né tanto meno quando ha festeggiato i settanta. Ma questa volta sembra tutto più importante. Io e mia nonna ci assomigliamo molto. Anche a lei piacciono i vestiti, la moda e tutto ciò che è colorato. Adora anche la musica, è un po' scettica ma molto saggia. La amo, anche se la vedo di rado, anzi, quasi mai.
«D'accordo, le comprerò qualcosa. Devo staccare, ci vediamo, mamma!» La saluto velocemente, per poi riattaccare senza nemmeno farle pronunciare qualche frase stupida, tipo 'Mettiti il maglione che fa freddo!' anche se ci sono circa trenta gradi e sto morendo dal caldo. Mi chiedo come faccia SeungHyun ad indossare quella maglia a maniche lunghe... Boh, lui è così particolare.
Poso il cellulare nella mia tasca, sbattendo con la testa contro il cruscotto quando Hyun frena di scatto. «Ma che cazz... Sei impazzito?» Strillo, guardandolo con gli occhi spalancati.
«No, siamo solo arrivati» SeungHyun scende dalla macchina, lasciando il telefono sul sedile dell'auto. Per quanto ne so, non ha bei rapporti con la famiglia, forse è per questo che non ha risposto alla madre e ha preferito lasciare il cellulare lì... Poi non sono fatti miei.
Scendo anch'io, massaggiandosi la fronte per l'ennesima botta. Cavolo, bella giornata! Mi affianco al mio amico, sbottonandomi tre bottoni della camicia. Fa davvero un caldo mai visto, anche se ne sono abituato.
Da bambino, quando andavo al mare, mi buttavo sempre nell'acqua per primo. Mi piaceva tanto andare dove l'acqua mi arrivava appena sotto il mento, diciamo dove era più profonda. Fino ai sette anni, inoltre, giocavo con mia sorella KyungMi nella sabbia e a volte facevo grandi castelli, sempre poi distrutti da mio fratello MyungDae. Poi mi mettevo a prendere il sole senza far caso ai quaranta gradi e al fatto che mia madre andava in giro con la crema solare tra le mani, nonostante tutti i miei capricci. Odiavo sentirmi addosso quella robaccia bianca, anche se poi a casa mi lamentavo del fatto che mi fossi ustionato. Ancora oggi non metto la crema solare, ma non perché io sia stupido o troppo deficiente, ma perché non ho proprio più la forza di comprarla. Mi brucio, okay, tanto prima o poi passerà. Sono pigro.
Io e SeungHyun entriamo nella gelateria già aperta, poiché oltre a noi due c'è un altro ragazzo che lavora lì, YoungBae, uno dei miei migliori amici. Come al solito è sempre puntuale e vedo che sta servendo già un cliente. No, scusate, ma perché una gelateria apre alle otto di mattina, perché poi una ragazza sui sedici anni ne mangia un gelato a codesta ora? Poi dicono che sono io quello strano!
I miei capelli rosa fanno sul serio schifo, stamattina. E' la prima volta che non li pettino, che neanche provo ad aggiustarmeli.
«Ti sei svegliato tardi?» Mi chiede Bae, mentre i miei occhi sono fissi su SeungHyun che si aggiusta il capello bianco della gelateria. Ahahah, quant'è carino!
«No, mi sono svegliato prima alle due e mezza, poi alle quattro e dopodiché alle sei. Quindi sono in piedi da circa due ore... Ho dormito poco!» Dico sbadigliando, sedendomi su uno sgabello, chiedendo gentilmente a Bae di farmi un gelato. Alla faccia che mi lamentavo di quelle persone che lo mangiavano la mattina presto... Bah, sono lunatico, io!

Ne scelgo uno al cioccolato, sempre dopo aver convinto Bae a prepararmelo, poiché lui è fermamente convinto che io abbia sia braccia che gambe per alzarmi e prepararne uno. Tsk, sarà anche vero, ma sono pur sempre Kwon JiYong, quello là che gli avrà tipo scritto trenta canzoni sono per non farlo ballare sulle solite melodie di Michael Jackson (pace all'anima sua), nostro unico e grande amore. Quando scoprii che Michael era ormai passato a miglior vita, piansi tipo per tre notti consecutive. Le passai tutte e tre da Bae, così ci consolammo a vicenda. Amavo le sue canzoni, le amo tutt'ora, ma rivedere i video dove ancora ballava e cantava come una vera popstar, beh, mi fa male... Lo so, sembro la solita ragazzina innamorata del suo idolo, ma sul serio lo idolatravo come un dio, e non facevo una cazzata.
Mentre Bae mi pone il gelato, io guardo Hyun che legge il giornale seduto accanto a me, con gli occhi quasi chiusi e le mani che gli mantengono il viso. Lo trovo dannatamente carino, ma davvero davvero carino.
I capelli blu lo fanno sembrare una persona strana, ma io lo amo perchè è così particolare, dolce, bello... E' quasi perfetto quanto me. Poi, se vogliamo dirla tutta, mi sono colorato i capelli di rosa solo per sembrare una coppia di un manga... Sasuke e Sakura[3] di Naruto, anche se non è proprio - o non ancora - canon. Ho pianto lacrime amare quando l'Uchiha ha lasciato Konoha, abbandonando quella povera fanciulla con un semplice grazie e pugno per farla svenire. Vogliamo parlare del primo incontro durante lo shippuden? Posso assolutamente dire di aver saltellato in camera mia per circa tre ore, urlacchiando come una femminuccia in calore. Diciamo che ho sempre adorato quei due insieme, quindi mi sembrava uno scempio non colorarmi i capelli così quando SeungHyun li aveva blu... Infatti siamo perfetti, siamo anche la coppia di amici (non per molto però! Passerò all'attacco!) 'strani' più conosciuta a Seoul. Ah, è oltremondo il mio amore per lui. I suoi zigomi sono proprio da baciare, per non parlare delle sue labbra, sempre perfette... Diciamo che secondo me è la perfezione, anche se non glielo dirò mai. I pensieri sono una cosa, le parole altro.
SeungHyun si gira, guardandomi con un sopracciglio alzato. Mi rendo di averlo fissato per troppo tempo e che lui ora sia anche irritato dal mio comportamento... Cerco di non arrossire, ma lui sorride divertito, quindi credo che il mio tentativo di non diventare un peperone, sfortunatamente, sia andato in fumo. Bae ci guarda con gli occhi a cuoricino, mentre di clienti non se ne vedono neanche l'ombra... Peccato, mi sarebbe piaciuto vedere qualche soldo in quella cassa... Sospiro amareggiato.
«Senti...» Bae si avvicina al mio orecchio, cercando di non farsi sentire da Hyun. «Quando ti decidi a provarci con lui, visto che ti piace?» Io spalanco gli occhi, sperando con tutto me stesso che lo sguardo che capelli blu ci ha rivolto dopo aver sentito quelle parole (Bae forse non sa sussurrare...) non sia disgustato.
YoungBae chiude la bocca, fissandomi in modo abbastanza preoccupato. Io rido istericamente, scuotendo la testa. «Hai sentito tutto, vero?» Quando lo vedo annuire, arrossire e quindi tornare a leggere il giornale (questa volta al contrario), per poco non uccido il mio migliore amico con lo sguardo. Mi sento male, malissimo, quasi sul punto di morte... Gli occhi mi pizzicano, volevo che tutto questo restasse un segreto che solo Bae doveva sapere... Il cuore mi batte così forte che quando Hyun comincia a guardarmi, per poco non scoppia. E' la fine.
«Sul serio?» Bisbiglia ad un tratto, toccandosi i capelli blu, anche se non so bene che risposta si aspetti. Forse preferisce sentirsi dire 'Ma no! Non hai un amico gay che ti sbava dietro da tre anni e che una volta ti ha persino rubato la spazzola che avevi in bagno solo per prendersi i tuoi capelli e collezionarli! No!' o forse 'Sì, Hyun, ti amo così tanto che la notte faccio sogni erotici su di te e mi masturbo pensando al tuo sederino. Quindi, amore mio, vita mia, cielo mio, vuoi sposarmi?'
...
Sul serio ho pensato a questi due discorsi da fare? Sto messo sul serio male.
Non so che dire, che fare, se non andare sotto un auto e morire con il rimpianto di non aver dato da mangiare al mio pesce rosso... Bae mi da una pacca sulla spalla, uscendo dalla gelateria per lasciarci soli.
Mi volto verso SeungHyun, decidendo quali parole siano meglio pronunciare. Ma cavolo! Per tre anni ho tenuto nascosto tutto, perché non volevo che si venisse a scoprire così facilmente, e nemmeno volevo che fosse Bae a spifferare tutto (anche senza volerlo, perciò lo perdono).
«H-Hyun...» Sto balbettando? Sto balbettando? STO BALBETTANDO? Che diamine mi sta succedendo? Io sono JiYong, non posso ridurmi a balbettare! Le mani mi sudano, il cuore batte così forte... No, non posso dirgli nulla. Non posso perché di sicuro lui è etero, perché non voglio rovinare il meraviglioso rapporto che abbiamo... Io lo amo, l'ho sempre amato, ma non posso dichiararmi. Non è per orgoglio, questa volta devo ammetterlo, ma per l'assoluta paura di perderlo. E' ovvio che se gli dicessi tutto, lui non mi parlerebbe più... Avere un amico gay che ti ama è strano, no? Cambierebbe tutto.
«Parla, ti ascolto» Mi sorride dolcemente, spingendomi a continuare.
«Io...» Non ce la faccio...
«Tu...?» ...
«Io...» Ma cosa mi prende? Non sono mai stato così stupido e non ho mai avuto tanta paura di dire qualcosa. Persino a scuola dicevo tutto quello che pensavo! Arrivavo persino a litigare con le professoresse, per poi ricevere qualche sospensione.
«Se non vuoi dirm-»
«IO SONO INNAMORATO DI TE!» Strillo, chiudendo gli occhi dalla vergogna. Non riesco nemmeno ad immaginare l'espressione di sicuro atterrita e disgustata di SeungHyun, non riesco a far niente di niente. Forse dovrei darmela a gambe finché sono in tempo. Prendere un aereo, cambiare nome e trasferirmi sull'isola più lontana, affinché lui si dimentichi persino di che colore siano i miei occhi. Ma non riesco a muovere nemmeno un dito. Hyun non spiccica parola, quindi il silenzio in cui sono immerso mi incute parecchio terrore. Non ne sono abituato, ecco.
Tengo ancora gli occhi chiusi, almeno finché non sento un risolino da parte sua.
«Dici sul serio?» Mormora d'un tratto, afferrandomi una mano.
Cielo, la sua mano stringe la mia... Sto andando in iperventilazione.
Annuisco sicuro, sentendo i miei polpastrelli bruciare al tocco delle sue dita così morbide... Mio dio.
«Beh... Allora ho anch'io qualcosa da dirti» Sorrido isterico, aspettandomi frasi come 'Brutto bastardo che non sei altro! Come ti permetti di dirmi che sei innamorato di me? Che schifo, schifo, schifo (alla Hitler, ovviamente)' oppure 'Oltre a scemo pure finocchio... Ma vaffanculo, va'!' o ancora 'Tu essere innamorato di me? Tu dovere fare brutta fine! (con tanto di calcio come finale, tipo quelli che si vedono negli anime quando le ragazze si arrabbiano con i loro fidanzatini)'.
Dio, questa attesa è eterna. Non ce la faccio ad aspettare, non posso aspettare. Se c'è una cosa che di sicuro non mi appartiene, beh, è la pazienza. Sono nato senza la pazienza, non so manco cosa sia la pazienza! Non posso essere paziente se non ho pazienza, questo qui si deve muovere e scusate i troppi 'pazienza'!
Le nostre mani sono ancora congiuente, i nostri occhi sono uni negli altri, il mio cuore batte troppo forte che sono sicuro che Hyun riesca a sentirlo... Già, un cuore che ne ha sopportate di tutti i colori.
Con sorpresa, ritrovo il viso di SeungHyun molto vicino al mio. I nostri nasi si toccano, le nostre dita si stringono ancora di più. Sento che è il momento di chiudere gli occhi, di lasciarmi al flusso di questa corrente calda, di schiantarmi contro quelle labbra così invitanti. Ho bisogno di assaggiarlo, di sentire che sapore ha, di far danzare la mia lingua con la sua... Di sentirlo per una volta mio.
Si avvicina sempre di più, finché la distanza si spezza. Finalmente, per la prima volta in tutta la mia vita, quello che sto vivendo è vero, non è assolutamente un sogno. Finalmente sento le labbra di SeungHyun contro le mie, che dolci come sono, non hanno il coraggio di aprirsi. Ma io sono molto più intraprendente, quindi il bacio si approfondisce sempre di più. Comincio a capire che le sue labbra sono molto più morbide di quelle che di solito bacio nei miei film mentali, accarezzo... Non credevo che anche lui ricambiasse i miei sentimenti, dal momento che non ho mai ricevuto da lui alcun segno che me lo lasciasse capire. E mentre il tutto sembra così dannatamente perfetto, mentre le sue dita toccano il mio viso, poso una mano sul suo petto, sentendo il suo cuore battere dannatamente forte da sembrare anche peggio del mio. E' tutto così romantico... YoungBae non so dove sia finito, né tanto meno se abbia sentito tutto, ma ora non mi interessa. Il ragazzo che amo mi sta baciando, anche lui è gay e le nostre lingue si inseguono... Come dire, è quello che ho sempre sognato.
Dopo qualche minuto ci stacchiamo, entrambi stanchi. Arrossisco vistosamente, abbracciandolo.
Gli circondo il collo con le mie braccia, capendo per la prima volta di avere un corpo molto più gracile del suo. Lui ricambia l'abbraccio senza farselo ripetere due volte, ed il mio olfatto avverte quella colonia talmente pessima ma sexy da farmi quasi morire. Diamine, adesso è mio.
«Allora proviamoci!» Sussurro al suo orecchio sensualmente, o almeno ci provo. SeungHyun ride divertito, baciandomi una guancia. «Lo prendo per un sì!» Continuiamo ad abbracciarmi come mai abbiamo fatto, ogni tanto scappa qualche bacio, qualche risata, qualche battutina... E poi niente, sono sicuro che questo sia l'inizio di un amore che durerà anni e anni, accettato o meno dalla società.



Fine.






[1] ChongMin: Non è il vero fratello di GD, non volevo che i veri familiari di Ji Yong rientrassero nella fanfic, quindi ho preferito usare personaggi inventati, o almeno citare nomi che non fossero sul serio quelli appartenenti alla famiglia del mio paranoico Kwon. <3

[2] MyungDae: Si veda '[1] ChongMin'.

[3] Sasuke e Sakura: Suvvia, chi non li conosce? 'Naruto' lo conosco tutti, no? Allora, io sono una Black Panther e non so come ci siano finiti questi due in questa fanfiction... Ma eh, Gd in questa storia ha i capelli rosa, TOP li ha blu... Cioè, tralasciando la storia che nel manga hanno i due, Ji Yong e SeungHyun SONO Sa' e Saku. <3









Note finali:
Oh, vi giuro, non ho mai scritto una One-shot più dolce e lunga! Wow, sono fiera di me, inoltre è la prima storia che scrivo su questo fandom (non uccidetemi, dunque).
Premetto che preferisco di gran lunga la G-RI e che è il la mia OTP, ma beh, le G-TOP mi riescono sempre meglio e non so il perché çwç In realtà è una storia senza né capo e né coda, quindi non chiedetevi nessun perché, perché non ci sono 'perché'. E' solo che io avevo bisogno di scrivere, perché se amo un fandom io devo scriverci! Sono strana, lo so, mi fanno male persino le dita... Ci ho messo tutta la notte per scriverla, perfezionarla e bla bla, e non mi piace nemmeno! Come dire, non mi soddisfa, poi lascio tutto nelle nostre mani. Come notiamo bene, il mio JiYong è un ragazzo ventiquattr'enne egocentrico, paranoico e oroglioso, in poche parole è identico alla sottoscritta, mentre il mio SeungHyun è un tipo normale, tralasciando i capelli blu e le solite risatine che, diciamoci la verità, a tutti scapperebbero se davanti si ha un essere come JiYong (ti adoro, bias! <3)
Per non parlare di YoungBae, il mio amatissimo, stupido YoungBae. Non potevo non metterlo. In realtà volevo far partecipare anche Daesung e Seungri, ma credo che scriverò una prossima storia incentrata su tutti e cinque.
Il realtà l'idea era ben diversa, ma poi le mie dita sono davvero troppo indipendenti, scrivono da sole... Secondo voi il tutto è un po' troppo veloce? Non so, ho fatto di tutto affinché non sembrasse una cosa frettolosa, ma alquanto pare lo è. Lo so, è anche molto noiosa, ma io non sono simpatica, né ho molto sarcasmo, quindi vi sarete di sicuro annoiati. Anzi, chissà se le state leggendo queste note finali... Chissà che non abbiate tolto la storia non appena avete letto le prime righe... Oh, quanto sono paranoica!
Se vi è piaciuta ditemelo, magari così sto un pochettino meglio <3
Mi raccomando, recensite - tsk, non mi cagerete, ma va beh xD -, perché ultimamente mi sento la sfigata di efp che riceve visualizzazioni e niente recensioni xD
Va beh, meglio che me ne vada...
A presto! <3


Hika Uchiha.

 



 
   
 
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