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Autore: EmmaStarr    06/07/2013    2 recensioni
Un temporale e un brutto sogno, basta questo a convincere un piccolo Sam di sette anni a raggiungere Dean nel suo letto. Cosa succede se Sammy chiede per l'ennesima volta al fratellone perché non hanno una madre?
* * *
Come poteva spiegargli quanto male gli facesse ricordare ogni minimo particolare della madre, quando sapeva la maniera orribile in cui era morta?
Come faceva a fargli capire come fosse brutto chiudere gli occhi ogni sera con le immagini della casa in fiamme e di sua madre sul soffitto pronto ad aspettarlo?
“Io me la ricordo, ma tu ce l'hai nel cuore.” rispose alla fine, fissando il soffitto.
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Genere: Fluff, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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SIAMO UN'UNICA REALTÀ

 

 

 

Con il tempo scoprirai ci son cose che mai

Potrai capire

Qualche volta un tuo progetto che sembrava perfetto

Può non riuscire

 

“Dean?”

Un altro tuono scosse le finestre del motel sgangherato in cui avevano furbescamente deciso di passare la notte.

Il ragazzo sbadigliò. “Che vuoi, Sammy? Dormi, è notte!” si lamentò, voltandosi dall'altro lato del letto.

“C'è il temporale, e... E ho fatto un incubo.” confessò il minore, stringendo i pugni.

L'espressione di Dean si addolcì: Sam aveva già sette anni, ma per lui sarebbe rimasto sempre un fratellino più piccolo da proteggere, ad ogni costo.

“Davvero? Dai, vieni qui, racconta.” lo incitò, facendogli spazio perché si infilasse a letto con lui.

Sam squittì di felicità e si ficcò immediatamente sotto le calde coperte del fratello.

“Nel sogno, tu e papà morivate. Vi uccideva un gigantesco mostro rosso, fortissimo, con gli occhi cattivi. E io rimanevo tutto da solo...”

Dean deglutì. No, questo non era giusto. Il suo Sammy era solo un bambino, e non sapeva niente di niente del sovrannaturale! Allora perché i demoni lo tormentavano anche così?

“Su... Non esistono queste cose, sta' tranquillo. Io sono qui, vedi? E anche papà sta bene.” lo rassicurò, ma la sua voce nascondeva un'incrinatura fin troppo evidente.

“Dean... Perché non abbiamo una mamma?” chiese Sam, stringendosi un po' più vicino al maggiore.

“Me l'hai già chiesto tante volte, Sam... È morta.” spiegò Dean, mordendosi il labbro. Fare il fratello maggiore era più duro di quanto chiunque potesse immaginare.

“E come?” si intestardì a domandare Sam.

“Un incidente.”

“Che incidente?”

“Non puoi capire, punto. Quindi smettila di fare domande e dormi.” sbottò Dean, rischiando di alzare la voce. Che incidente... Se solo avesse saputo, se solo immaginasse che razza di incidente gli aveva portato via un genitore!

“Scusa.” sussurrò piano il fratellino, gli occhi lucidi, e Dean non resistette. “Oh, e adesso non fare così. Non ti bastiamo noi?”

 

Guarderai in avanti senza avere mai rimpianti,

Noi saremo al tuo fianco lo sai

Con orgoglio e lealtà siamo un'unica realtà

E nessuno la spezzerà mai!

 

“Non essere triste, tu hai me. E ci sarò sempre, non te lo dimenticare!” disse Dean, facendogli il solletico alla pancia.

Sam rise, e il cuore di Dean si allargò. “Adesso ascoltami: nostra mamma era una persona eccezionale, ma è morta. E sapere come non ti servirà a niente, quindi...”

“Ma tu almeno te la ricordi!” sbottò il minore, mettendo il broncio.

E preferirei mille volte non farlo, pensò Dean amareggiato.

Come poteva spiegargli quanto male gli facesse ricordare ogni minimo particolare della madre, quando sapeva la maniera orribile in cui era morta?

Come faceva a fargli capire come fosse brutto chiudere gli occhi ogni sera con le immagini della casa in fiamme e di sua madre sul soffitto pronto ad aspettarlo?

“Io me la ricordo, ma tu ce l'hai nel cuore.” rispose alla fine, fissando il soffitto.

“Sarà, però io-” attaccò l'altro, ma Dean lo interruppe.

“Oh, adesso ascolta! Smettila di rimpiangere quello che non hai. Pensa invece a quello che hai. Non sei felice di avere me? Eh?”

Sam annuì così forte che per un pelo non gli si staccò la testa, e Dean sorrise. “Allora basta così. Siamo insieme, punto.”

 

La mia scelta già la so e me stessa sarò

Nella mia via

Nel gran piano della vita è già stata scolpita

La strada mia...

 

Siamo insieme, punto.

Dean la faceva facile, ma dentro di sé sapeva che non sarebbe stato così semplice.

Guardò il volto del fratellino, così tenero e indifeso, e si domandò quali piani riservasse per lui il futuro.

Sarebbe diventato un Cacciatore, no? Questo era ovvio. Ma se ci pensava, Dean sentiva un groppo alla gola. Quel bambino così fragile e indifeso, che aveva paura di un temporale e di un incubo... Come avrebbe potuto fare il Cacciatore?

E gli sarebbe piaciuto? E l'avrebbe accettato?

Qualunque cosa fosse successa, Dean aveva ben chiara una cosa: lui sarebbe stato dalla parte di Sam, per forza.

Era il fratello maggiore, no?
 

Anche chi non c'è più ti protegge da lassù

Sarà lungo il cammino vedrai

Avrai gioia e dolore ma non avere mai timore

Non potranno dividerci mai

 

“Dean... Esistono gli angeli?” chiese Sam, la voce impastata dal sonno.

“Non lo so. Mamma diceva di sì.” rispose Dean, cercando di non sbilanciarsi.

Però, se gli angeli esistevano... Dov'erano stati per tutto quel tempo?

“Allora esistono di sicuro.” affermò Sam, convinto. “Questo vuol dire che c'è qualcuno che ci protegge, lassù?”

Dean fece un respiro profondo. Certe volte suo fratello se ne usciva con certe assurdità... “C'è di sicuro, perché la nostra mamma è lassù e sono certo che ci sta guardando e proteggendo. E poi, in ogni caso, tu hai anche qualcuno che ti protegge quaggiù. Sono o non sono qui apposta?” rispose, gonfiando il petto e facendo ridere di cuore l'altro.

“Sì, sì, io non sono spaventato da quello. È solo che... È bello avere qualcosa in cui credere, tipo gli angeli.”

E allora credi in me, avrebbe voluto dire Dean. Ma non ci riuscì: nemmeno lui credeva poi tanto in sé stesso.

“Per favore, angioletti, fate una cosa.” sussurrò Sam, concentrato. “Fate che io e Dean non ci dividiamo mai, mai e poi mai.”

Il maggiore sorrise, scompigliandogli i capelli. “Se non ci pensano gli angeli me ne occuperò io personalmente.” promise.

 

Sempre insieme tu ed io senza dirci mai addio

La mia terra, il mio cielo sarai

Vai avanti perché ogni ostacolo che c'è

Non ci dividerà ora e mai.

 

“Allora staremo sempre insieme, e quando ci saranno i temporali dormiremo sempre abbracciati, come adesso. Quando saremo grandi avremo una casa gigantesca, sempre la stessa. E quando saremo vecchi staremo insieme sempre, ok?” propose Sam, agitandosi e muovendo le mani per sottolineare l'immensità di quel sempre.

Anche se Dean aveva dei dubbi sulla realizzabilità di quel progetto, non lo disse. Sorrise soltanto.

Sì, perché quel bambino così entusiasta e felice era tutto il suo mondo, tutto quello per cui valeva la pena di vivere.

“D'accordo, come dici tu. Sempre insieme.” promise Dean, stringendo la mano del fratellino.

Sam sospirò, felice, e chiuse gli occhi. Non era da solo, e niente avrebbe potuto ferirlo, perché Dean era con lui.

Sempre.






Angolo autrice:

Salve! Mio primo tentativo con Supernatural... Lo conosco da tipo una settimana, ma dovevo già scrivere qualcosa di loro, VOI MI CAPITE! ç.ç
Sono davvero emozionata... Vi prego, ditemi cosa ve ne pare!
Ci sentiamo presto, vostra
Emma ^^

  
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