«Hai
visto Robin, Cyborg?» domandò Starfire, entrando
nella Main
Ops Room.
«Era
giù in palestra, Star» rispose il ragazzo, alzando
a malapena
gli occhi dal nuovo numero della sua rivista di auto preferita.
«E
hai visto Raven?» chiese ancora l’aliena,
abbandonando l’idea
di andare a cercare Robin.
«Ha
detto che si faceva una doccia» rispose Beast Boy, entrando
in
quel momento. «Ti serviva qualcosa, Star?»
«In
realtà…» cominciò la rossa.
«Se
vuoi ti aiuto io, che ti serve?» si offrì il
mutaforma. Starfire
glielo spiegò e poco dopo i due si allontanarono insieme
verso l’uscita,
diretti sul tetto per uno scambio di tiri a pallavolo.
UN’ORA DOPO
«Ho
proprio bisogno di una doccia!» esclamò Starfire,
rientrando
nella Main Ops Room, accaldata.
«Concordo
pienamente» rincarò la dose Beast Boy, accodandosi.
«Non
prima che me la sia fatta io!» gridò Cyborg,
alzandosi e
correndo verso l’unico bagno della torre. Perlomeno,
l’unico con la doccia.
«Non
azzardarti!» strillò Beast Boy, lanciandosi
all’inseguimento.
Starfire non si lasciò sfuggire l’occasione.
Ma i
tre rimasero delusi nel trovare la porta chiusa.
«Oh,
no» gemettero tutti e tre, ad una sola voce.
In
quella la porta si aprì e i tre ragazzi si risollevarono,
rivolgendo grandi sorrisi a… Raven e Robin?
Erano
proprio loro, in carne, ossa e qualche asciugamano.
«Che
ci facevate voi due in bagno?» domandò sospettoso
Cyborg,
squadrandoli.
«Risparmiavamo acqua» rispose Robin senza battere ciglio.