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Autore: sakuraelisa    07/07/2013    1 recensioni
Una semplice raccolta di drabble per celebrare al meglio questa crisscolfer week, spero che vi piaccia :)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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CrissColfer Week – Day 6
Home Is Where The Heart Is

 
Quando Darren si svegliò quella mattina, nel suo alloggio all'interno pullman in cui aveva abitato per la durata del Listen Up! Tour, sorrise al pensiero che quel giorno sarebbe tornato a casa.
La casa che divideva con il suo fidanzato, quella che loro chiamavano la loro isola felice. Erano stati lontani un mese, che era passato troppo lento per entrambi.
Ovviamente lui era felice di ogni serata passata a cantare quelle parole che gli servivano ad esternare in modo nascosto le emozioni e sentimenti che nella realtà doveva reprimere, ma sentire le braccia di lui intorno alla propria vita gli mancava.
Ogni volta che saliva sul palco, però, si rendeva conto che quelle persone erano lì per lui, con un sorriso da mozzare il fiato dipinto sul volto, e si sentiva terribilmente fiero di se stesso e di quello che era riuscito a realizzare. E almeno per allora si lasciava andare completamente, perché era quello che amava fare da una vita.
Ora però aveva altri pensieri per la testa.
Si mise seduto sul materasso, prendendo tra le dita il suo cellulare posato sul davanzale poco distante da lui. Comporre il numero gli venne praticamente automatico.

“Pronto? Darren, sei tu?” gli domandò la voce dall’altro capo della linea.

“Torno a casa” disse solamente.

“Lo so” continuò la voce.

“Mi sei mancato da morire” sussurrò più a se stesso che a lui.

“Anche tu, Darren. Non vedo l'ora di poterti baciare di nuovo.”

“Ti amo Chris” sospirò, sorridendo subito dopo.

“Ti amo anche io.”

Darren chiuse la chiamata e si portò il cellulare alle labbra, sfiorandone il materiale liscio dello schermo. Voleva solo rivederlo, stringerlo tra le braccia e dirgli quanto gli era mancato di persona.
Alla fine si alzò, pronto ad iniziare la sua giornata.
Chris sapeva che era una cosa stupida, che lui non era di certo un tipo romantico, ma ci teneva ad aspettare il suo fidanzato seduto nel portico della loro casa, come un marito aspetta il suo compagno tornato dal fronte. L'unica differenza stava nel fatto che lui sapeva che sarebbe tornato sicuramente, che il "fronte" in cui era stato Darren non era poi così pericoloso.
Aprì la porta e si sedette sullo scalino, incrociando le braccia intorno alle sue ginocchia. Non ci credeva nemmeno che finalmente sarebbe tornato a casa. Sì, ora aveva un nuovo amico conosciuto tramite Ash, e aveva amato i suoi mille impegni, ma stare senza Darren era stato difficile. Lui voleva sentire il calore del corpo del suo amore la notte, sotto le lenzuola, per addormentarsi sereno, e il loro consueto 'Ti amo' scambiato prima di chiudere gli occhi l'uno stretto all'altro. E invece si era dovuto accontentare di due parole sussurrate nel microfono del telefono, e non era stata la stessa cosa.
Concentrato nei suoi pensieri non si accorse che un taxi giallo si era fermato davanti alla loro casa. Non si alzò nemmeno, lo vide solo uscire. Era bello da morire: i riccioli al vento, i suoi occhi dal colore meraviglioso luminosi come non mai e quel sorriso che gli toglieva ancora il respiro nonostante l'avesse visto tante volte. Soprattutto quando sapeva che era rivolto a lui.
Nessuno dei due fece subito la prima mossa, rimasero entrambi fermi sul posto. Fu Darren a cedere per primo e ad andargli incontro, mentre invece Chris non riusciva a muovere un passo. Era letteralmente pietrificato sul posto e lo osservava di nuovo dopo un mese passato separati, studiando nuovamente ogni dettaglio di quel viso che gli era mancato poter vedere ogni giorno.
Quando arrivò davanti a lui, con la sua borsa sulle spalle e le mani infilate nelle tasce dei jeans, Chris temette di non riuscire più a respirare. Forse non respirò davvero per qualche secondo.

“Heylà” lo salutò Darren, con un tono felice nella voce.

“Ciao” disse a bassa voce Chris, dopo aver ripreso il controllo dei suoi polmoni con una forza di volontà che non sapeva da dove aveva preso.

“Tutto qua?” gli domandò il suo ragazzo, mettendo un finto broncio e assumendo quello sguardo da cucciolo che lo lasciava senza parole ogni singola
volta.

Chris allora fece un respiro profondo e finalmente si alzò. In quel momento erano finalmente uno di fronte all’altro e lui poté guardarlo meglio.

“Porti gli occhiali” iniziò, non sapendo davvero dove volesse andare a parare.

“Sì, lo sai che non ci vedo senza” gli rispose Darren, sorridendo. Probabilmente neanche lui capiva, ma lo aveva preso come un gioco.

Chris allungò una mano e le sue dita sfiorarono la guancia destra dell'altro, accarezzandone la pelle ruvida con tocco leggero.

“Non ti sei nemmeno rasato stamane” continuò.

“So che ti piaccio anche così” disse Darren con voce innocente.

“Io sono innamorato di ogni tua sfumatura” ammise allora Chris, continuando ad accarezzargli la guancia.

Darren continuò a sorridere imperterrito per tutto il tempo, fissando quegli oceani in cui amava tanto perdersi e che per un lungo ed interminabile mese
non aveva potuto osservare.

“Anche io ti amo in ogni tua sfaccettatura.”

A quelle parole allora allungò un braccio e gli avvolse la vita, fecendo per stringerlo. Chris, però, si ritrasse. Lui lo guardò preoccupato, temendo di aver fatto qualcosa di male, e abbassò leggermente lo sguardo.

“Cosa stai aspettando? Ti prego, Chris” gli sussurrò alla fine.

Sentendo quella supplica, Chris non resistette più e gli buttò le braccia al collo. Dopo quel gesto Darren era sicuro del fatto che potesse finalmente
tenerlo nuovamente tra le proprie braccia.
Si strinsero forte per un momento che parve lunghissimo. Chris non riusciva a lasciarlo andare e Darren non aveva la minima intenzione di sciogliere quello strano intreccio che si era creato tra i loro corpi.

“Mi sei mancato come l'aria” gli sussurrò Chris a bassa voce, dritto all’orecchio.

“Anche tu” gli rispose Darren baciandogli teneramente un punto indefinito sul collo pallido.

Chris sorrise contro la sua pelle quando sentì quelle parole; gli era mancata tanto persino la sua voce, ma adesso tutto poteva tornare alla normalità.
Adesso finalmente il suo fidanzato era tornato da lui. Era tornato nella loro casa, nel loro rifugio felice.

“Dimmelo ancora” gli chiese, continuando a baciarlo.

Il suo compagno sorrise alla sua richiesta, era così felice che finalmente potesse sussurargli di nuovo quelle frasi che sognava di dirgli da un mese a
quella parte.

“Bentornato a casa, tesoro.”  
  
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