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Autore: EtErNaL_DrEaMEr    20/01/2008    5 recensioni
Lui adorava quelle piccole creaturine blu...finché qualcosa non gli fece cambiare idea..... ora li detestava, in particolare il Grande Puffo......... Maledetti Puffi!!!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Schlumpf!!! I Tokio Hotel -e i Puffi- non mi appartengono; tutto quello che è scritto qui sotto è frutto della mia fantasia.


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Era da solo in un bosco buio e tetro.
Si guardò intorno spaventato e senza sapere cosa fare; camminò incerto tra gli imponenti alberi, fino a che vide un piccolo spiraglio tra i rami. Sollevato si diresse verso quella luce...quando fu lì, il bosco era finito e davanti a lui si apriva una piccola valle puntellata da tanti funghi bianchi e rossi.
Li riconobbe subito: quelle dovevano essere certamente le case dei Puffi!!, i suoi adorati Puffi!!!

Zompettò verso quelle buffe dimore, fiducioso di trovarvi i simpatici ometti blu, e di poter chiedere- magari al saggio Grande Puffo- dove si trovasse. Ma quando fece per avvicinarsi ad uno di quei funghi-case, all'improvviso gli apparve vicino un puffo...ma non incarnava esattamente il simpatico ometto blu che aveva lui in mente, anzi, aveva un aspetto, come dire...ecco, terrificante.
Dopo aver lanciato un gridolino di terrore, cominciò a correre più veloce possibile -per quanto glielo permettessero le sue piccole gambe- verso quel bosco buio da dove era scappato solo pochi minuti prima, mentre quelle orrende creature lo inseguivano senza pietà. Quando fece per guardarsi indietro, inciampò sui suoi stessi passi, cadendo faccia a terra. Terrorizzato, si girò e vide le mostruose creaturine blu avvicinarsi sempre di più a lui, stavano per saltargli addosso, quando.....si svegliò.


Spalancò gli occhioni nocciola, spaventato e con le gambe che ancora volevano correre.
La camera era ancora immersa nel buio, ma lui ci mise meno di dieci secondi per: scendere dal suo letto, andare dall'altra parte della camera e infilarsi sotto le coperte del letto del gemello.
Quando sentì il calore del corpo del fratello che dormiva beato, si tranquillizzò un pochino...infondo, era stato solo un sogno...ma quando la faccia di quegli orribli mostri blu gli tornò in mente, fu scosso da un brivido, e con le manine, si tirò su la coperta fino al naso, lasciando praticamente scoperto l'altro.

-...Bill!!- disse, infatti, prendendo la coperta con entrambe le mani e tirandola verso di sè.
- T-Tomi...-
- Che c'è??- chiese l'altro, del tutto intenzionato a proseguire la sua visita a Morfeo.
- H-ho t-tanta paura...- mugugnò Bill, rannicchiandosi ancora di più accanto al fratellino.
- Era solo un incubo Bill, non c'è niente di cui aver paura- disse infatti l'altro, capendo subito che il fratello aveva avuto un ennesimo incubo.- Ora dormi di nuovo e sta' tranquillo.- e detto questo lo strinse a sè, così che l'altro si abbandonò di nuovo al sonno.

*****

Erano le 6:50 quando mamma Simone entrò nella camera dei due gemellini.

- Alzatevi, ragazzi...altrimenti farete tardi!!- disse, avvicinandosi alla finestra e spostando le tende, per far entrare la luce mattutina.

Si avvicinò ai letti dei bimbi, e sorrise, notando che stavano di nuovo dormendo sullo stesso letto.
Poco dopo che uscì, il primo ad alzarsi fu -seppur di controvoglia- Bill. Si sedette sul bordo del letto, e scivolò piano, fino a che i piedini nudi toccarono il pavimento freddo. Si alzò e andò velocemente ad infilarsi le sue ciabbattine blu...per un attimo gli fecero orrore, poiché quel colore gli ricordò l'incubo della sera prima, ma poi ripensò alle parole del gemello...è solo un incubo...'è stato solo un incubo, Bill', si disse infatti per tranquillzzarsi.

Dopo mezz'oretta entrambi i fratelli erano pronti e scesero per fare colazione in cucina, dopo gli aspettava la madre, già pronta per andare al lavoro.

- Forza, ragazzi!- li incitò infatti lei.

Entrambi si sedettero al tavolo, uno di fronte all'altro; Tom attaccò subito la sua mega-tazzona stracolma di latte e cereali, immergendocisi fino al naso e Bill, dopo un attimo di esitazione fece lo stesso con la sua tazza di latte...quando, però, gli capitò in mano un biscotto la cui forma somigliava terribilmente a quella di un fungo, quasi non si sbrodolò addosso tutto il sorso di latte che aveva appena bevuto...gli ci volle un'enorme dose di autocontrollo e forza di volontà per ricomporsi e ricordarsi- per l'ennesiam volta- che le creature blu erano state solo frutto della sua immaginazione.

*****

La signora Rozen stava spiegando alla classe le addizioni da mezz'ora abbondante, quando dovette fermarsi per richiamare un rumoroso bambino in ultima fila.

- Jorge!!Smettila di fare baccano!!- strillò; la voce gracchiante che perforò i timpani a tutti i venticinque bambini presenti nella classe.
- Non sei qui per divertirti!- continuò il suo monologo, imperterrita. - Devi seguire la lezione, come tutti i tuoi compagni!!.....Altrimenti ti sequestro quel puffo!!-  (badare che puffo, nella concezione della maestra, era qualsiasi oggetto assomigliasse ad un qualche peluche o giocattolo vario)...non l'avesse mai detto...
La schiena di Bill si raddrizzò all'istante, mentre  lui chiuse gli occhietti con forza, e si ripeteva mentalmente: 'solo un incubo, solo un incubo..'. Quando poi riaprì gli occhi e le sue iridi nocciola incontrarono quelle identiche del gemello, che se la rideva sotto i baffi per la sgridata ricevuta da quel -come lo definiva lui- 'bombolotto da strapazzo'...si sentì meglio.

Per il resto delle lezioni riuscì a non pensare alle malefiche creaturine blu...ma non se ne sarebbe liberato così facilmente!!!

*****

Era ormai pomeriggio inoltrato e Bill e Tom era seduti al tavolo della cucina a fare i compiti, quando Simone rientrò a casa. Il primo a salutarla fu Bill, seguito subito dal gemello.

- Mamma, abbiamo finito, possiamo andare di là?- chiese speranzoso Tom, allargando gli occhioni in un modo impressionante e sfoggiando la sua miglior espressione da angioletto.
Le labbra di Simone si incurvarono in un sorriso - Sì, andate!- disse, passando una mano sui capelli biondi di Tom.

Veloci, i due gemellini corsero in salotto e in neanche cinque minuti quella stanza, prima ordinata e linda, si era trasformata in un campo di battaglia, con macchinine di ogni sorta riversate sul pavimento, pezzi di costruzioni sparsi ovunque e il tappetto tutto raggrinzito, a causa delle corse dei due fratellini attorno al salone.

- Ehi, Tomi- disse ad un tratto Bill, alzando lo sguardo da quella macchinina verde che lo teneva tanto impegnato -...poi dovrai riordinare tutto questo macello, altrimenti mamma si arrabbia!!- disse in tono innocente.
- Va bene- disse distratto l'altro, cercando di incastrare due mattoncini che , apparte il colore, non avevano niente in comune. Poi alzò lo sguardo indagatore verso Bill.- No, scusa, peché dovrei sistemare solo IO, il macello che hai fatto anche TU?!?-
-...perché tu sei il più grande!!- disse Bill, come fosse la cosa più ovvia del mondo.
- Non è vero!!- ribattè Tom.
- Sì invece, tu ti vanti sempre di essere più grande di me!!!- fece piccato il gemello.
- Non centra, siamo gemelli!!- gli rispose Tom, punto sul vivo.....doveva smetterla di vantarsi per quei dieci minuti, decisamente!!!
- In questo caso- fece Bill alzandosi e raggiungendo a gattoni il divano, per afferrare un cuscino che era quasi più grande di lui - c'è un solo modo per risolvere la questione....- disse, guardando il gemello con un sopracciglio alzato e uno scintillio negli occhi nocciola... - Chi perde sistema tutto!!!- disse veloce, e raggiunse la sua postazione di battaglia -una parte del divano- lanciando il cuscino dritto dritto in faccia a Tom. Il biondino accusò il colpo, ma in un batter d'occhio raggiunse anche lui il divano e, armato di cuscini, cominciò a colpire Bill.

Fu una dura battaglia, senza esclusione di colpi da entrambe le parti...
...ma dopo cinque minuti abbondanti, Bill e Tom si lasciarono scivolare sul divano uno accanto a l'altro, le gambe a penzoloni e le manine che stringevano ancora i famigerati cuscini...

- Comunque- disse Tom, il fiato ancora corto, - ti ho stracciato!!-
- Non dire bugie, ho sicuramente vinto io!!- asserì Bill convinto, anche lui con il fiatone - Sìsì, ho proprio vinto io!!...non vedevi che ero sempre io a colpire?!-
- Nono, non c'è storia!!!..e poi, Bill, non arrampicarti sugli specchi...-
- Scusa un secondo...- lo interruppe Bill, girandosi verso di lui e guardandolo interrogativo negli occhi -...ma cosa vuol dire 'arrampicarsi sugli specchi'??-
- Non lo so- rispose Tom con un'alzata di spalle -ma i grandi lo dicono a chi si inventa scuse stupide....almeno credo...- fece un pò dubbioso.
- Ah, ok...- disse Bill.
- Comunque- continuò Tom - ti dico che ho vinto io!!-
- No!!-
- Sì!!
- N--- Bill non finì di parlare che la voce di mamma Simone li raggiunse dalla cucina.

- Bambini, venite qui!!- disse, mentre rovistava dentro un sacchetto appoggiato sopra la tavola. - Ho una sorpresa per voi!!-

Alla parola "sorpresa" i due gemellini si catapultarono dalla madre, guardandola ansiosi. A dire il vero, Bill aveva come uno strano presentimento, ma non ci fece per niente caso.....

- Guardate cosa vi ho comprato!! So che avoi piacciono tanto!!!- disse, estraendo un peluche dalla borsa sul tavolo.
.
.....come Bill vide materializzarsi difronte a lui il peluche di uno di quegli orrendi puffi blu, scappò a gambe levate in salotto -rischiando di inciamparsi sul tappeto- e si rannicchiò dietro una poltrona.
Simone rimase non poco interdetta per la reazione del figlio.
 
- Ma...ma...non gli piacevano i Puffi?!?- disse incerta, guardando Tom, che si era seduto su una sedia.
- Aspetta...- le disse lui, mentre scendeva dalla sedia con un piccolo balzo e andava da Bill.

- Si può sapere perché sei corso via??- gli chiese Tom, aviccinandosi a lui e rannicchiandosi a sua volta dietro la poltrona.

Bill lo guardò con un'espressione di puro terrore nelle iridi nocciola.

- No, scu-scusa...hai visto cosa aveva in mano la mamma?!?- balbettò Bill.
- Sì- fece lui, senza capire - Il Grande Puffo!!- disse, infatti, tutto contento.

A quel nome Bill si chiuse ancora di più a riccio su se stesso,  incollandosi praticamente al muro.

- Io-io.....ho-ho fatto un brutto sogno...- disse impaurito, ripensando a quei agli omini blu.
- Quello di stanotte??- chiese Tom.
Bill fece segno di sì scuotendo vigorosamente la testolina bionda. - Sì...e c'erano i Puffi che mi inseguivano...ma erano cattivi!!!- disse scandalizzato allargando gli occhioni marroni - E poi erano proprio brutti brutti...erano dei mostri!!- disse, muovendo le manine vicino al volto, mimando la fisionomia delle creaturine, per dare un'idea a Tom.
L'altro inizialmente rise, ma poi si coprì veloce la bocca con una mano, vedendo che il gemello l'aveva fulminato con lo sguardo.

- Ok,ok, scusa...non rido più!!Promesso!!!-  si ricompose Tom. - Ma sei davvero sicuro che fossero i Puffi??- chiese e Bill annuì di nuovo con decisione.
- Ok, in questo caso...vieni!- disse, e prese la manina di Bill nella sua, portandolo in cucina, dove mamma Simone aveva ancora in mano il peluche blu.

Tom,  portandosi dietro Bill, andò dalla madre e, alzandosi sulle punte, le prese il Grande Puffo dalle mani, dirigendosi poi verso la pattumiera.
Aprì l'anta del mobiletto, e ficcò dentro al sacco delle immondizzie il puffo, richiudendo poi lo sportello con un tonfo sordo.

- Mamma- annunciò in tono convinto - Io e Bill abbiamo deciso che non ci piacciono più i Puffi!!!- e nel dirlo, strinse un pò di più la manina del gemello, che lo guardò colmo di gratitudine, vicino alle lacrime.
-.....e perché??- gli chiese Simone
- Perché di sì!!!- disse Tom - Vero Bill??- fece poi, rivolgendosi al fratello e guardandolo sorridente negli occhi.
- Mm-mh...- fece anche Bill, chiudendo gli occhi e scuotendo la testa su e giù.
- Noi torniamo a giocare ma'!!- fece Tom, correndo verso il salotto con Bill che lo seguiva subito dietro.


Bambini - pensò Simone- chi li capisce è bravo!!!


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Se avete sfidato l'impossibile e avete letto tutta la storia, vi faccio i miei complimenti!!! E, visto che siete arrivati fin qui...tanto vale che lasciate pure una recensioncina, no (leggasi: lasciatemi assolutamente una recensione;))?!? Danke!!

Comunque, sto provando a scrivere diversi generi, per vedere un po' che succede...spero di avervi fatto ridere almeno un po' con la storia dei Puffi!!!
Alla prossima , Baci!!!;P

  
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