<< Ronnie tu starai meglio, te lo prometto. >> –era tutto quello che mi rimaneva, chiusi gli occhi, avevo paura.
 
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<< Ronnie svegliati farai tardi a scuola >> -controllai l’orologio, non era tardi ma non era neanche presto.
Erano passati già due anni, ma non ero del tutto guarita, almeno secondo me.
Era il mio primo giorno di scuola, ci eravamo trasferite da pochi giorni ma non ero mai uscita di casa; era l’ultimo anno di liceo in una nuova città, ‘’la città degli angeli’’, Los Angeles.
Avevo paura, paura di non essere abbastanza, paura di caderci di nuovo, paura.
<< Ei dove vai, non fai colazione? >> -urla mia madre mentre io esco di casa senza risponderle. Il nostro rapporto non è più lo stesso.
 
Le strade di Los Angeles l’ho sempre immaginate così, gli alberi, l’aria fresca che mi attraversava i capelli e la gente. Sono sempre stata convinta che qui alla gente non fregasse nulla di te, si insomma troppi impegni a cui pensare quindi non avrebbero avuto il tempo di notarmi ma forse mi sbaglio.
<< Eccomi >> -il mio sussurro mi rimbomba dentro come uno sparo. Tutti mi stanno fissando e già immagino i loro commenti. La nuova ragazza, quella di Portland, quella … ah già loro non conoscono la mia storia quindi per loro sono  solo …
<<  La ragazza nuova, lei è Veronica Fields >>
<< Ronnie, mi chiamo Ronnie >>
<< Signorina Fields, qui c’è scritto Veronica >>
<< Mi chiami Ronnie >> -lo interrompo e me ne vado al mio posto.  Dietro di me c’è una ragazza, una delle più belle che abbia mai visto ma infondo  questa è Los Angeles.
<< Justin lei è in ritardo! >> Alzo lo sguardo e… forse ho capito perché viene chiamata ‘’città degli angeli’’. Lui è un angelo.
<< Mi scusi signor Tanner, io e i miei amici eravamo a fare due palleggi >> -scoppiano a ridere e si mettono a sedere, uno dei suoi amici si siede vicino a me facendomi l’occhiolino.
<< Oh, tu sei quella nuova, io sono Niall >>
<< Io Ronnie >> sono una di poche parole e di certo i suoi occhi color ghiaccio non mi mettevano a mio agio.
<< Emh, chi sono i tuoi amici Niall? >>
<< Te li presento dopo >> -si gira bacia quella bellissima ragazza dietro di me << Lei è Hanna ed è la mia ragazza >> ci scambiamo un sorriso e mi concentro sulla lezione.
DRIIIIIN! DRIIIIN!
Tutti si catapultano fuori dall’aula, e io sono ancora sul mio banco.
<<  Non vieni? Ti aspetto >> questa Hanna sembra gentile, prendo i libri e la seguo.
<<  Allora, Ronnie, di dove sei? >> ecco che iniziano con le domande.
<<  Sono di Portland, Niall. >>
Ed ecco Justin e il resto del gruppo, il suo sorriso è una delle cose più belle al mondo.
<<  Ronnie lui è Justin, poi ci sono Harry, Zayn, Louis e Liam. Giochiamo nella squadra di Football. Loro sono Perrie, la ragazza di Zayn, Danielle la ragazza di Liam e Eleanor la ragazza di Louis.  >>
Justin mi stringe la mano e mi sorride, mi sento quasi svenire.
<<  Bene, Ronnie questa sera ci sarà una festa, a casa di Harry, sei invitata! Sempre se vuoi venire. >> mi sorride.
Mi aveva appena invitato. Io ero stata invitata ad una festa? Non era mai successo soprattutto dopo … non importava, Justin mi aveva invitata ed io per la prima volta mi sentivo accettata, forse avrei avuto degli amici, quelli veri. Forse.
<< Si Justin certo, non conosco nessuno qui ma almeno non dovrò starmene a casa di venerdì sera >> -scoppiano a ridere e io con loro.
<< Bene, Hanna ti verrà a prendere, Niall andiamo! Ci sono gli allenamenti. >> Mi sorride e se ne va seguito dal suo gruppo e da quelle tre oche che non mi avevano degnato di uno sguardo.
<< Non te la prendere Ronnie, sono fatte così. Si credono importanti solo perché sono le loro fidanzate, fanno così anche con me>> -bene, saluto Hanna e mi dirigo a casa con un solo pensiero nella testa. COSA MI SAREI MESSA ALLA FESTA?!