Fandom:
Axis
Power Hetalia
Rating:
Per
tutti
Personaggi/Pairing:
GerIta
Tipologia:
FlashFic
Genere:
Sentimentale,
Fluff, Shonen-ai, Romantico
Disclaimer:
Personaggi,
luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da
cui ho
elaborato la seguente storia, non mi appartengono.
Note:
Dedicata
a Mattie
per farla sentire meglio. Non potrò fare molto ma ricorda
che sono
qui.
LET IT SNOW
"Veh, Ludwig! E' proprio caldo qui!"
Con un sospiro rassegnato, Ludwig cercò di chiudere la propria giacca per evitare che Feliciano, il quale aveva preso residenza tra l'indumento e il suo corpo, si raffreddasse per la neve che scendeva dal cielo plumbeo di metà Dicembre.
Con l'italiano, c'era perfino un gatto trovatello, che si stava godendo le coccole del ragazzo più giovane, entrambi asserragliati nel suo cappotto.
Ludwig non sapeva francamente cosa fare, se scacciare il gatto e rischiare di far piangere Feli oppure trovare il modo di portare entrambi a casa assieme alla spesa prima di diventare tutti e tre dei ghiaccioli ambulanti, e sapeva che non avrebbe mai potuto far piangere Feliciano senza farsi divorare dai sensi di colpa.
"Feliciano, andiamo... E' tardi e abbiamo ospiti a cena." cercò di convincerlo il tedesco: "Ma sto bene qui, Lud!" si lamentò Feliciano, affossandosi di più nel calore che lo stesso offriva, "E anche il gattino!" aggiunse, lasciando che la bestiola uscisse col muso dalla sciarpa color panna in cui si era abbozzolata, "Ancora cinque minuti... Kiku e il fratellone Gilbert hanno le chiavi, dopotutto!"
Protestare con Feli era inutile, l'aveva capito fin dal primo giorno e sapeva che di lì a poco avrebbe reagito nel suo personalissimo modo; al diavolo la spesa, abbandonata su di un sedile della stazione degli autobus deserta, le sue braccia andarono a stringersi attorno al busto magro del fidanzato senza dire una singola parola.
Parole che perfino per Feliciano dovevano essere superflue perchè si lasciò abbracciare con un vago sorrisino ebete sul volto mentre la neve continuava a cadere attorno a loro: non sentiva freddo.
"Ludvig, è tanto bello... Grazie..."