Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: _SimpleButEffective    08/07/2013    2 recensioni
Elena e Jeremy Gilbert sono orfani,ancora una volta e non hanno alcun posto dove andare all'infuori della misteriosa pensione dei Salvatore.
-
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Jeremy Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                  

                                             1. A complaint


Jenna Sommers era fuori di sè in cucina, continuava ad arricciare il tessuto del suo maglione di lana tra le dita mentre si sedeva a tavola, in attesa di Elena e Jeremy che tornassero da scuola. 
Ancora non riusciva a credere che questo giorno stava andando nel peggiore dei modi. Iniziando dall'incontro docente/genitore di Jeremy il nuovo insegnate di storia, Mr Tanner, le aveva detto sicuro di sè, che non era adatta per essere un buon tutore, per finire con un agente dei servizi sociali, il quale ha firmato la revoca dei diritti di Jenna come tutore legale di Elena e Jeremy.
«Non possono restare da soli fino a quando Elena compie diciotto anni» Aveva amaramente ricordato all'uomo, sperado che tale circostanza sarebbe stata sufficiente a convincere l'uomo e far si che lasci perdere. 
Mr Tanner si strinse nelle spalle «Il posto non è stato utilizzato da anni, ma la pensione dei Salvatore è sempre stata aperta». Forse quest'uomo non ricordava il tragico incidente d'auto dello scorso mese di giugno? Credeva veramente che avere l'assunzione di due ragazzi sconvolti dalla maggior parte di ciò che resta dei loro genitori, sarebbe stata una cosa facile? Si era chiesta meravigliata mentre guardava l'uomo con disprezzo.
Per quanto riguarda Jenna sapeva,che la casa dei Salvatore era praticamente un punto di riferimento a Mystic Falls. Ma questo non facilitava i suoi pensieri neanche per un pò. Il luogo doveva essere decrepito. Non ci sarebbe stata nessuna possibilità per Elena o Jeremy di vivere lì felici. 
Gemette dentro di sè quando sentì la porta aprirsi e chiudersi,alcuni passi si dirigevano verso le scale ascendenti,gli altri diretti verso la cucina. Jenna avrebbe potuto già dire chi fosse senza nemmeno guardare. Sapeva che erano la sua nipote e il suo nipote,ormai li conosceva come se fossero i suoi figli. E lei credeva che sarebbe stato abbastanza difficile essere un buon tutore per loro...o almeno questo è quello che aveva pensato.
«Ehi zia Jenna» Disse Elena improvvisamente,facendo gelare dentro di sè la donna.
«Che cos'è che non va?» Jeremy cacciò la testa oltre al bordo della ringhiera notando gli occhi di Jenna che lascrimavano. Aveva quasi inciampato giù dalle scale per poi fermarsi di fronte ad Elena.
Jenna sospirò nervosamente «Ragazzi,uhm,vorrei che vi sediate per dirvi ciò»
Elena e Jeremy si scambiarono espressioni confuse e interessati fecero ciò che le aveva ordinato la zia.
«Q-qualcuno ha contattato i servizi sociali con una denuncia,dicendo che sono inadatta per essere il vostro tutore. Ora,voi ragazzi..dovrete trasferirvi in un altra casa, finchè Elena abbia compiuto diciotto anni». Jeremy si sedette in silenzio attonito. Elena,d'altra parte, balzò in piedi con le lacrime che le fuoriuscivano dagli occhi
«Tu non hai fatto niente...non puoi essere seria! Tu vai bene come nostro tutore. Non lasceremo questa casa» affermò con fermezza.
«Vorrei che fosse così semplice,Elena. Farei di tutto per evitare che questo accada.»
«Sai chi ha fatto la denuncia?» Chiese Jeremy
«L'uomo ha detto che era strettamente confidenziale»
«Facciamo un avvocato» suggerì Elena.
Jenna inghiottì il groppo che si era formato in fondo alla gola. Avrebbe voluto avere ancora una certa quantità di ottimismo da una parte, ma sapeva benissimo che questo sarebbe successo se lei lo volesse o no.
«Al momento,non abbiamo molta scelta, ma vi prometto che questo trasferimento sarà solo temporaneo,una settimana al massimo» Disse con forza.
Non era sicura di quello che avrebbe fatto,ma ci doveva essere qualcosa.Ci doveva essere.
Jenna si avvicinò al frigorifero indossando un piccolo sorriso «Ragazzi,ditemi ciò che volete per la cena e io lo preparerò».  La rotta,ma unita famiglia di tre erano riuniti attorno al tavolo,assaporando il loro ultimo pasto insieme,fino a chissà quando. Ci fu una risata,una piccola conversazione,molto cibo. Ma era tutta una bugia,in un certo senso,una maschera di felicità che indossavano ciascuno di loro per coprire  i loro sentimenti di sofferenza,e questo era ciò che avrebbero fatto d'ora in avanti.
 
William Tanner porse il suo telefono sul proprio comodino con un'espressione confusa sul volto. Tempo fa, tutto quello che poteva pensare di fare fu stato chiamare quei servizi sociali e ottenere i Gilbert lontano dal loro tutore incapace. Ora,non era troppo sicuro,perchè ha desiderato così arduamente e desiderato di fare una cosa del genere? Certo,pensò che Jenna non era in grado di occuparsi correttamente di due adolescenti,ma in realtà non era il suo lavoro. Gli piaceva coinvolgere se stesso nella vita dei suoi studenti il meno umanamente possibile.
L'insegnante saltò al suono improvviso di alcune porte dell'armadio che si chiudevano. Uno straniero non ancora identificato gli stava davanti con un sorriso beffardo sul suo volto.
«E' stato un tale spettacolo» disse,applaudendo beffardo.
«Chi sei?» chiese Tanner, sapendo che non era uno studente al Mystic Falls High.
«Questo» rispose in un tono più scuro, «non è importante».
Fece un paio di passi verso Tanner con un'espressione minacciosa sul suo volto. Tanner era arrabbiato perchè i gesti improvvisi di questo sconosciuto stavano facendo di lui un uomo timoroso e confuso. Proprio mentre stava per alzare il pugno per attaccare,lo straniero lo raggiunse e afferrò il suo polso con molta forza facendo cadere Tanner in ginocchio con una smorfia di dolore.
E' stato improvvisamente coinvolto in uno stato di trance,incapace di distogliere lo sguardo da quegli evidenti occhi blu,giù verso di lui.
«Stai per dimenticare di aver fatto quella telefonata e questo piccolo incontro tra noi. Non mi hai mai visto prima» dichiarò. Le parole dello sconosciuto entrarono nella sua mente,nuotarono nel suo subconscio e registrò nella sua memoria con forza. 
Tanner sbattè le palpebre un paio di volte,confuso,in ginocchio da solo in uno dei corridoi della scuola.
 
Elena si appoggiò contro il bordo della sua finestra mentre guardava fuori fissando nel buio. Il suo diario poggiava perfettamente sulle sue gambe, e la penna tra le dita. Le faceva male dover scrivere queste parole. La realtà stava calando dura e fredda. Domani sera lei avrebbe dormito in un altro letto,che non era il suo. Si,stava accandendo,e il suo diario aveva bisogno di sapere. Dopo tutto, non aveva alcuna idea di come lo avrebbe raccontato a chiunque altro...anche se lei aveva deciso di dire a tutti come avrebbe agito.
 

                                                                                                                                                   4 settembre 2010
                                                     Caro diario,
                                                     Ho provato,ho cercato di fare qualcosa di diverso oggi rispetto agli altri.
                                                     Ho cercato di sorridere e di riuscire a dire:"sto bene" sul serio.
                                                     Ho provato a cercare di tornare nella mia vecchia vita per la prima volta
                                                     da quando i mei genitori sono morti.
                                                     Il mio cuore è stato in grado di superare tutto questo,forse non del tutto.
                                                     Il mio mondo è crollato ancora una volta e non so se sarò in grado di
                                                     tornare sui miei passi di nuovo.
                                                    Jeremy e io siamo stati tolti dalla tutela di Jenna ed ora andremo
                                                    a vivere in qualche vecchia casa in mezzo ai boschi.
                                                    Perchè questo mondo deve essere così crudele con me e mio fratello?
                                                    Non è stato abbastanza con i miei genitori? Ora,questo?
                                                    Jenna ci ha promesso che avrebbe trovato un modo per tirarci fuori
                                                    da tutto questo appena poteva. Ma cosa succede se non ci riesce?
                                                    Credo di sapere come risolvere questo problema..
                                                    un pensiero improvviso mi è appena spuntato dalla mente.
                                                    Non ho fatto nulla quando i miei genitori sono morti,voglio dire,
                                                    ho visto poche volte Bonnie o Caroline durante l'estate,
                                                    e naturalmente ho dovuto rompere con Matt.
                                                    Che cosa succede se tutto questo l'ho presa come una sfida?
                                                    Lasciando perdere tutto il mio impegno e il ritorno a casa di Jenna potrebbe
                                                    essere appena sufficiente per salvare la mia mente da questa atrocità.
                                                    Grazie per il tuo tempo,diario. Sarò sicura di tenerti aggiornato sulla mia sofferenza,
                                                    e speriamo che d'ora in poi mi capiti qualcosa di migliore,a venire.
 
                                                           Elena.
 
Elena chiuse il suo diario e lo mise dietro la grande cornice sopra il suo letto prima di andare in camera di Jeremy per vedere come stava.
«Non hai intenzione di mettere qualcosa in valigia?» chiese lei, notando che non c'erano scatole o valigie per i vestiti in camera sua.
Jeremy alzò lo sguardo dal suo computer e si strinse nelle spalle. «Qualunque cosa ho bisogno posso prenderla domani mattina. Hai sentito quello che ha detto Jenna. Solo temporaneamente».
Elena apprezzò la sua visione stranamente positiva e lo lasciò alla sua attività prima di ritirarsi in camera sua e strisciare sotto le coperte, facendo del suo meglio per godersi la sua ultima notte nella casa in cui aveva vissuto in tutta la sua vita.





Bene!
Ecco una nuova storia :) 
Ho un sacco di cose divertenti in programma per questa storia e un sacco di azione tra i due Stefan/Elena e Damon/Elena. 
Vorrei qualche recensione prima di continuare,per favoreee.
Io credo che questa storia stia per essere grande,mi piace. 
Ma mi piacerebbe sentire anche quello che i lettori pensano,quindi sentitevi liberi di lasciare un commento. 
Ho l'altro capitolo già pronto, quindi se ricevo almeno 3/4 recensioni, metto l'altro yeeee.
Non mi dileguo più di tanto,anche se avrei un milione di cose da dire su questa storia,ma vi annoierei.
Ah...e scusatemi per eventuali errori.
Ciaaaaaaao.
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: _SimpleButEffective