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Autore: mickimpera    09/07/2013    9 recensioni
In attesa della 10 stagione, racconto le riflessione di Callie dopo la 9x24, ciò che la sua mente elabora dopo le urla di un Arizona sconvolta in preda al delirio
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nona stagione, Nel futuro
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Non era riuscita a chiudere occhio quella notte, uscita da quella maledetta stanza sbattendo la porta più forte che poteva, era andata di corsa al nido a prendere tra le braccia tutto quello che ora le era rimasto di bello nella vita, la sua piccola Sofia, e se l'era tenuta stretta tutta la notte, come a volerla proteggere, ma in realtà Callie stava solo proteggendo se stessa, e lo faceva fare alle piccole braccia di sua figlia. Callie ci aveva messo un po' per far addormentare Sofia, il rumore del vento e dei tuoni la spaventava, e non voleva saperne di addormentarsi senza avere vicino anche l'altra mamma, Arizona…..Callie riuscì a tranquillizzarla solo quando accennò con la poca voce che le era rimasta una piccola canzoncina, e solo allora Sofia si raggomitolò tra le braccia della sua mamma abbandonandosi al sonno.

 

" - Cosa farò adesso…." pensò Calliope, " come posso ricominciare adesso che tutto il mio mondo è crollato. "   Guardava attraverso la finestra, e non poteva non accorgersi che lo scenario che vedeva fuori era lo stesso che aveva dentro, la sua tempesta era appena iniziata, e stava spazzando via tutto con una forza distruttiva. Con le lacrime agli occhi guardò la sua piccola che le dormiva addosso aggrappata in un abbraccio stretto stretto, appoggiò la sua fronte a quella della figlia e restò immobile ad ascoltare il suo respiro calmo e beato.

 

 

" - Perché sta succedendo a me, di nuovo. Non doveva andare così, il nostro amore era l'unica cosa di cui potevo andare fiera, perché non ho capito prima che cosa stava succedendo dentro ad Arizona……" la mente di Calliope viaggiava frenetica senza sosta, quella notte sembrava non avere mai fine, tutti i pensieri le correvano per la mente ad una velocità tale che faceva fatica a sentirli tutti. 

 

" - Come ha potuto dirmi tutte quelle atrocità, perché non ha capito che il suo dolore era il mio, perché non ha capito che non potevo essere la mano che l'avrebbe lasciata morire, per una gamba che se tagliata le avrebbe lasciato la vita"  

 

Parlava ad alta voce Callie, apparentemente non sembrava si rivolgesse a qualcuno, lo faceva solo per sfogare il dolore….forse si rivolgeva a Dio per l'ennesima volta…..

 

" - In una notte la mia vita è cambiata drasticamente, e non parlo di questa notte, parlo della notte che ho aspettato sul nostro letto che Arizona arrivasse a casa, ignorando il fatto che quel dannato aereo era già sperduto nei boschi, e che lei aveva bisogno di me proprio quando io pensavo ad indossare il mio intimo migliore"   non si dava pace Callie  " perché non ho sentito che lei era in pericolo? Perché non ho avuto il sentore subito che mia moglie aveva bisogno di me? Che stava soffrendo, che aveva paura? Ha ragione lei a dire che non c'ero, ma non perché non fossi la, non c'ero perché non ho capito subito "

 

Le lacrime le rigavano il viso, e lei le lasciava scorrere, sperando che da un momento all'altro Arizona entrasse e gliele asciugasse….ma sapeva bene che sua moglie adesso non sarebbe arrivata, sapeva perfettamente che pure lei in quello stesso momento si stava leccando le ferite da qualche altra parte, da sola, all'ombra della notte e della tempesta che anche dentro la bionda sicuramente si era abbattuta.

 

" - Io non ero su quel maledetto aereo, ma se sapevo come sarebbero andate le cose ci sarei salita io al suo posto senza pensarci……per risparmiarle il dolore, il trauma, per lasciarle la sua gamba…..ma non le avrei risparmiato poi molto, perché si sarebbe trovata al mio posto, ad aspettare notizie che non arrivavano mai, e a dover fingere che tutto andava bene per Sofia, che chiedeva insistentemente di Arizona……..e di te Mark "        Callie parlava ad alta voce, non perché fosse impazzita, non per pregare né per rendersi conto se quella fosse o no la realtà, ma bensì dava voce ai suoi pensieri perché semplicemente stava parlando con il suo amico Mark.

Una fitta le strinse il cuore e le spezzò il respiro……

 

" - Oh Mark, quando ho ricevuto la telefonata di Owen corsi più veloce che potevo in ospedale, mi scaraventai nel suo ufficio per sapere tutte le notizie che aveva, non sapevo niente di voi da una settimana,ero sconvolta, Miranda mi prese tra le braccia cercando di tranquillizzarmi, ma io volevo sapere, guardai Owen con occhi disperati, lui poteva capirmi, Cristina, anche lei era dispersa con te e Arizona, Meredith e Derek e Lexie,  lui mi guardò con occhi impregnati di dolore……"   

 

Callie si fermò un secondo nel silenzio della notte per riprendere fiato, il dolore la stava schiacciando, respirò a pieni polmoni e riprese il suo monologo... 

 

 " - mi disse di farmi forza perché l'unica cosa che sapeva era che uno di voi era in pericolo di vita, e una donna era morta………"  

la voce le si spezzò e fece un piccolo sospiro

 " pensai subito alla mia donna!  Il pensiero di quell'immagine mi fece urlare disperata, Miranda fece fatica a tenermi, mi lasciai cadere a peso morto su di lei, non avevo forze per reggermi in piedi, se Arizona era morta volevo morire pure io! "

 

Callie guardò Sofia per vedere se le sue parole disturbavano il sonno del suo cucciolo indifeso, la vide dormire con un sorriso disegnato sulle labbra, magari sognava di essere con le sue mamme felici, oppure sognava di papà Mark che le mancava così tanto.  A Callie venne in mente subito quanto fu difficile per lei spiegare a Sofia che adesso il suo papà era volato in cielo,   che era diventato un angelo e l'avrebbe protetta da lassù, e che se chiudeva gli occhi avrebbe potuto vederlo ogni volta che ne aveva bisogno…sicuramente adesso Sofia stava giocando con lui nei suoi sogni.

 

" - Oh Mark, rigettai subito i pensieri della morte solo per la nostra piccola.  Arizona forse non c'era più, tu forse eri in serio pericolo, non potevo lasciarla pure io, è solo per lei che quel giorno non presi l'aereo con Owen Richard e Miranda per venire da voi. Solo per lei ho tenuto duro tutti questi mesi, sforzandomi di farle sembrare le cose più normali possibili, sforzandomi di sorridere sempre, di essere forte per lei, sforzandomi di non farle sentire troppo il peso che la tua scomparsa aveva gettato su di noi. Perché Arizona non è stata forte per sua figlia? Perché mia moglie preferisce ancora adesso la morte? 

 

 

Le passarono per la mente le immagini di sua moglie assieme con quella donna…

" - Ma come ha potuto lasciarsi toccare da mani che non siano le mie, come ha potuto lasciare che altre labbra sfiorassero le sue, e che altri occhi la guardassero la dove solo io potevo arrivare, perché ha dovuto spingersi così lontano per cercare di ritrovarsi……io non le sono bastata e non so se mai le basterò "

 

Le sue lacrime non avevano smesso un solo secondo di scendere e rigare il suo viso, adesso stava in silenzio, perché doveva ascoltare le risposte che Mark dal mondo in cui si trovava le avrebbe mandato dritte al cuore, dovette stare in silenzio e immobile, ma percepì esattamente quando queste arrivarono, per un istante pensò di sentire pure la sua voce…..

Non poteva odiare Arizona nonostante le parole che le aveva sputato addosso, non poteva odiarla nemmeno pensando al tradimento, poteva solo amarla ancora di più perché la conosceva bene, sapeva chi era sua moglie, sapeva cosa possono fare i traumi nella mente delle persone, magari non sarebbe tornata mai a pieno la persona che aveva conosciuto, ma pur sempre l'amava, chiunque lei diventasse, e se la sarebbe ripresa, affrontando tutte le difficoltà, ma lo doveva fare per se stessa, per Sofia la loro bambina, e in un certo senso anche per Mark. 

Si asciugò le lacrime, staccò la presa di sua figlia e la mise comoda sul lettino, la piccola era con Mark ora, nulla le sarebbe successo; Callie si alzò e girò lo sguardo verso la porta, doveva andare a riprendere sua moglie, ne era sicura, adesso sapeva cosa doveva fare, afferrò la maniglia la spinse e…………Arizona era proprio lì.

 

" - Calliope non so se mi perdonerai mai, io non lo farei se fossi al tuo posto, ho detto cose terribili e fatto cose ancora peggiori, ti ho umiliata e ferita, ti ho rinfacciato di avermi salvato la vita, e sono un mostro, ma ti amo perdutamente e mi farei tagliare anche l'altra gamba adesso per te" 

 

Al suono della voce di sua moglie che la chiamava, si sciolse come sempre, prese per mano la sua Arizona e posò le sue labbra sulle sue. Adesso sapeva che stava baciando la vera Arizona, era ritornata finalmente, lo percepiva dalle vibrazioni che le erano mancate così tanto in quei mesi, ora erano sulla strada giusta per ricominciare, assieme.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non so nemmeno io che cosa ho scritto, è la prima volta che scrivo di loro, forse anche l'ultima perché le Calzona sono qualcosa di troppo troppo troppo bello per me, e non credo di essere in grado di raccontarle al meglio. Comunque questo è quello che io, nella mia mente da romantica pazza, ho pensato dopo aver visto la 9x24………a dire il vero subito dopo la puntata ho pensato a tutte le parolacce possibili per Shonda, e imprecavo contro Arizona, ma poi la ragione ha prevalso e a mente fredda dico che i traumi della mente, finché non ci si trova a viverli, non li si capisce mai!

 

Shonda confido in te, non mi deludere; e anche in te, caro lettore, confido in un tuo parere almeno così saprò se posso continuare con le mie Calzona. 

 

 

Walk tall Torres

  
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