Il mondo sembrava essersi femato quella mattina in cui si stava per svolgere uno degli eventi più epocalli della storia di Narnia, un evento a cui i libri di storia avrebbero dedicato interi capitoli e che avrebbe fatto parlare di se e delle gesta di coloro che la combatterono per secoli: la prima, grande battaglia di Beruna; non era possibile udire altro suono se non il respiro nervoso e le preghiere dei combattenti, il bosco circostante al guado era silenzioso e nessuna nuvola oscurava il cielo, azzurro come gli occhi di Peter, che, in sella al suo candido unicorno, gettò uno sguardo all'effigie dorata del Leone rampante sulla casacca porpora, ripensando al sogno di quella notte: un fauno, donatogli una giubba, indicando l'immagine del Grande Leone, aveva profetizzato: “in hoc signo vinces!”, con questo segno vincerai; destatosi, Peter aveva fatto in modo che su tutte le uniformi vi fosse quell'emblema, simbolo immortale del paese. In Sua memoria. In ricordo di Aslan.
Il giovane destinato ad essere re scacciò quei pensieri dalla mente, intanto che un leggero vento gli scompigliava i biondi capelli; indossò l'elmo ed abbassò la visiera sui cerulei occhi e, sguainando Rhindon, la sua spada luccicante ai riflessi solari, invocò con tutto il fiato che aveva, pregando di essere all'altezza del suo compito, il nome di colui per cui era pronto a morire: “Per Aslan!”

Lo scontro era iniziato.


 

Il mio piccolo angoletto felice:
Hola, avrei dei piccoli dettagli da chiarire: allora, il sogno di Peter è ripreso da quello dell'imperatore Costantino che, si narra, sognò una croce illuminata ed una voce che diceva, appunto, “in hoc signo vinces”;
Come viene detto nel libro “Il principe Caspian”, la spada di Peter si chiama Rhindon.

Detto ciò, shalom a tutti!