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Autore: Ale_Never_let_me_go    09/07/2013    0 recensioni
Questa storia parla di due ragazze: Claire e Megan (Chiamata Meg) .
Claire trova un lavoro come avvocato, ma un incontro sconvolgerà tutta la sua vita, in positiva o negativa?
Megan delusa da un amore finito, creerà con Claire un'amicizia importante e fondamentale per non crollare a causa dell'amore.
Due ragazze. Due storie. Due destini incrociati.
Riusciranno a superare ogni ostacolo?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quando quella mattina fui accecata dalla luce del sole che proveniva dalla finestra sul letto, capì che era mattina, ma per fortuna non dovevo andare a lavoro visto che non  avevo un lavoro.
Poi vidi sbucare dal bagno Daniel " Buon Giorno! Fortunata tu che non devi andare a lavoro" disse mentre si preparava di fretta e furia, poi si avvicinò a me e mi diedi un leggere bacio sulle labbra.
Poi come ogni mattina mi alzai e andai a controllare se c'era la posta, cioè una lettera di risposta alle mie infinite domande di lavoro.
Quando vidi una lettera lì sotto la porta, quasi non ci volevo credere.
Dopo aver controllato che fosse per me, ritornai in camera gettandomi sul letto e dicendo " Mi è arrivata una lettera!" Daniel si avvicinò a me e mi esortò ad aprire la lettera.
Così iniziai a leggere:
" Gentile signorina Claire Smith l'avvisiamo che la sua domanda di lavoro è stata accettata. Si dovrà presentare tra 2 giorni nello studio legale sopraindicato a Manhattan.
Cordiali saluti"

Quasi non ci volevo credere, finalmente avevo un lavoro, poi ripensai alla lettera a Manhattan. Come avrei fatto con Daniel era risaputo che i rapporti a distanza non funzionavano io a Manhattan e lui a Waterbury. " Claire non ti preoccupare, tutto funzionerà, qualche volta verrò io da te e qualche volta tu da me. Pensa a essere felice e poi ci amiamo questo è l'importante." " Hai ragione!" dissi con non molta convinzione.

(Punto di vista di Meg)
Intanto....

"Basta Meg io non ti amo più " disse Steve mentre faceva le valigie e varcava la soglia di casa nostra. Mi sentì il cuore in gola, ma perchè? Cosa avevo fatto di male?
Adesso ero rimasta da sola, in una casa vuota e immersa nei ricordi: un incubo.
E in tutto questo si metteva anche che dovevo sostenere un processo e di sicuro avrei mandato all'ergastolo chiunque si fosse presentato davanti a me per come ero arrabbiata.
Mi alzai, mi misi la prima cosa che trovai, "Tanto con la toga chi mi vede!" pensai e dopo essermi truccata e aver preso la borsa, scappai in strada in cerca di un taxy.

(Punto di vista di Claire)
 
Tra poche ore avrò preso quell'aereo e tutto cambierà, perchè lì c'è una nuova vita che mi aspetta. 

Quando annunciarono che il volo per Manhattan stava per partire, mi affrettai a prendere le mie enormi valigie  e insieme ci avvicinammo all'imbarco e li ci scambiammo una lungo bacio. 
Quando all'improvviso vidi che stavano chiudendo l'entrata dell'imbarco così corsi urlando" Aspettatemiiii!" una volta entrata mi rigirai verso di lui e dissi " Ti amo!" e così entrai in aereo e presi posto, già mi mancava.
Cercai di restare calma anche perchè era la prima volta che prendevo l'aereo però per fortuna mi addormentai e mi risvegliai soltanto durante un rumoroso atterraggio.
Poi presi un taxy e facendomi consigliare un hotel dove poter stare fin quando non avrei trovato un appartamento, mi godevo questa città davvero bellissima.
Quando arrivai nell'hotel mi sistemai subito e mi preparai per domani, il fatidico giorno.
Mi rilassai con un bel bagno e poi dopo un pò di televisione e una chiacchierata con Daniel mi addormentai, non fu molto difficile perché ero stanchissima.

"DrinDrin" " No la sveglia nooo", ma ricordandomi che avevo una marea di cose da fare mi alzai e ci impiegai solo un quarto d'ora per decidere cosa mettermi, poi trucco e via, ero pronta.
Per la strada un caffè e quando vidi l'ora rimasi sconvolta ero le 9:30, alle 10 dovevo stare in ufficio. Così velocizzai il passo e mentre rileggevo l'indirizzo dell'ufficio sulla lettera di risposta per il lavoro e studiavo la mappa disegnata da Daniel, un ragazzo mi venne addosso, facendomi cadere il caffè e la mappalettera a terra, entrambi ci piegammo per raccoglierla, mentre stavo dicendo o meglio sbraitando " Hey potevi stare più attento. Guarda cosa hai combinato" alzai lo sguardo su questo ragazzo e che ragazzo, gli occhi come il ghiaccio mi stavano praticamente facendo sciogliere e quei capelli neri, quei muscoli che si vedevano visto che aveva una maglia a mezze maniche anche perchè stava facendo jogging, era perfetto non avevo visto mai un ragazzo così bello. Mentre io mi ero incantata lui mi porse la lettera che aveva tra le mani e disse dopo aver sbirciato sulla lettera " Claire, scusa, non volevo farti cadere e perdere tempo comunque io devo andare. A presto" e così corse via, mentre il mio cuore batteva all'impazzita, speravo davvero in un molto molto presto.

Dopo essermi ripresa mi avviai verso le scale dell'ufficio che alla fine avevo trovato, anche perchè bastava seguire tutte le persone in giacca e cravatta o completo nero.
Appena entrata chiesi a una ragazza " L'ufficio del capo?" " In fondo a sinistra" " Grazie" così andai decisa e bussai alla porta con scritto " Avvocato D. Martin". Sentii un " Avanti!" così entrai e poi lo vidi lì seduto sulla scrivania, appena mi vide alzò lo sguardo e allora io lo vidi. Oh cazzo, pensai, com'era possibile, era lui, i suoi occhi, i suoi capelli, i suoi muscoli, la sua voce, volevo morire lì, proprio lì, poi fui riportata alla realtà da " Signorina Claire Smith, qui vogliamo solo persone serie e attive, spero non mi causi problemi. Chieda della signorina Megan Gordon, le potrà spiegare tutto" " Grazie e BuonGiorno" così dicendo me ne uscì e diciamo rimasi un pò delusa, stamattina mi era sembrata una persona molto carina in tutti i sensi, però adesso avevo capito che era proprio uno stronzo, anche se " Basta Claire tu sei fidanzata, non sei manco arrivata da 3 giorni!" mi ricordò quella vocina sempre saggia.Quando finalmente trovai questa certa Megan dissi " Sono Claire Smith e il capo mi ha detto che mi avrebbe spiegato tutto lei" " Benvenuta, certo già ero stata arrivata del tuo arrivo, io sono Megan, ma tutti mi chiamano Meg. Andiamo che ti faccio vedere dov'è il tuo ufficio" era molto cordiale e solare, ero sicura che saremmo diventate ottime amiche. Mi portò in un ufficio condiviso con altre tre persone tra cui lei, un certo Frank e Jay, poi disse " A noi toccano tutti i casi di minore importanze, al capo vanno quelli di prestigio, sai com'è, ci divertiremo non ti preoccupare. Dove abiti?" " In un hotel non mi ricordo come si chiama, sai mentre mi adatto e cerco casa.." " Se vuoi in casa mia c'è un posto libero, la dividevo con il mio fidanzato, ma mi ha lasciato purtroppo e sarei super felice di condividerla con qualcuno almeno non sono sola. " " Oh Grazie, te ne sarei davvero grata!" " Allora a fine lavoro io ho la macchina andiamo a prendere le tue cose e vieni. Ci stai?" " Ci sto!" non ci conoscevamo neanche da 1 ora e già sembrava che eravamo amiche da una vita con lei tutto era spontaneo. In fondo mi pare che a Manhattan tutto funziona così tutto accade in 2 secondi.

La giornata non fu molto faticosa, forse perchè era il primo giorno, però già mi ero adattata benissimo.
Finito l'orario di lavoro, Meg e io andammo in hotel e dopo aver raccimulato le mie cose andammo a casa sua. Era davvero graziosa e ero felice di non dover vivere da sola in una città che non conoscevo. " Ancora Grazie!" " Figurati tra amiche questo e altro" tutte e due ci guardammo e scoppiammo a ridere.
Mi mostrò la mia stanza e mi fece fare un tour della casa.

Dopo una doccia e passata a vestiti comodi, io e Meg decidemmo di ordinare cinese e intanto parlammo un pò di noi.
Lavorava lì da 3 anni e aveva sempre vissuto a Manhattan e amava la musica e guardare telefilm e film. Io dissi " Sono fidanzata, lui a Waterbury e io qui. Stiamo insieme da 2 anni e mezzo. E dopo tante ricerche ho trovato un lavoro. Era anche ora. E poi sono arrivata qui e ...." boom catapultata nel mondo delle meraviglie, mi era ritornato alla mente e non ero più in grado di formulare una frase così Meg disse " E... Dai spara" " E sono stata travolta da un ragazzo che stava facendo jogging e non trovo parole per descriverlo anche se tu lo conosci!" " Davvero? Com'è possibile? Chi è?" " Lui è il .... nostro capo. Era così gentile, bellissimo e quella voce e gli occhi e poi in ufficio freddo e distaccato. Boh non lo capisco molto" " Davvero strano, lui è un tipo molto riservato, non parla mai di se e della sua vita privata nessuno sa niente. Però è vero, è molto bello. " " Molto bello? E' perfetto".
" Comunque domani dobbiamo andare a una festa" " Davvero? " " Si, la famiglia del capo compie 100 di corriera e hanno organizzato un gala dove tutti i dipendenti sono invitati, quindi anche tu." "Che bello!" 
  
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