That July 9th.
Cinque
anni. Cinque anni sono passati da quel giorno. Ero seduta sul
pavimento della mia stanza, indossando una maglietta troppo larga per
me e che avrei dovuto buttare anni prima.
Mi
girai su un fianco, notando che l'orologio digitale sul comodino
segnava l'1:58 della mattina, prima di concentrare la mia attenzione
sul ragazzo sdraiato vicino a me.
Joe
mi guardò e potei notare il suo sorriso attraverso
l'oscurità della
camera, illuminata solamente dalla luce della luna.
Si
girò e mi avvicinò a lui, per poi avvicinarsi al
mio orecchio e
sussurrare: «Ti amo». Poi si allontanò,
permettendomi di guardarlo
negli occhi.
«Anch'io
ti amo.» sussurrai indossando un sorriso timido.
«Per
sempre.» disse.
«Per
sempre.» ripetei.
Quella
è stata la notte in cui diedi tutto al ragazzo che amavo. La
notte
in cui mi aveva promesso che mi avrebbe amato per sempre.
Ricorderò
per sempre quella notte, e ogni anno, il 9 di luglio, mi ritrovo a
pensare a noi. Il 9 di luglio di cinque anni prima attraversai tutta
l'America solo per vederlo.
«Siamo
atterrati. Perchè non ci fanno scendere?» mi
lamentai.
«Tesoro,
rilassati.» disse mia madre soffocando una risata.
Guardai
fuori dal finestrino e vidi un SUV nero. Lo immaginai là
dentro,
mentre anche lui fremeva di vedermi.
Quando
la voce del pilota annunciò che potevamo scendere
dall'aereo, io
stavo già correndo verso l'uscita. Corsi fuori e sentii
l'odore
della pioggia appena caduta.
Joe
mi stava aspettando a braccia aperte, con un sorriso a trentadue
denti. Gli corsi incontro e le sue braccia si chiusero intorno alla
mia vita.
«Mi
sei mancato.» dissi.
«Mi
sei mancata anche tu» disse Joe.
Rimasi
avvolta tra le sue braccia, ascoltando il suo cuore battere, fino a
quando mio padre si schiarì la gola, facendo ritrarre a
malincuore.
«Hai
già incontrato mia madre, quindi... questo è
Scott, mio padre.
Papà, lui è Joe.» dissi.
«E'
un piacere conoscerla, signore.» sorrise Joe, allungando il
braccio
per stringere la mano a mio padre.
I
miei genitori amavano Joe. Persino mio padre.
Mi
strinsi nelle braccia mentre mi dicevo a me stessa di smetterla di
pensare a quel giorno. Ma non ero mai riuscita dal trattenermi dal
pensare a Joe.
Lo
guardai mentre parlava con un qualche produttore discografico
all'after-party del concerto.
Dopo
che Nick e Kevin si unirono e presero parte alla conversazione, Joe
la prese come un'occasione per allontanarsi. Si diresse verso di me
con le mani infilate nelle tasche dei jeans.
«Hey
bellissima.» Joe disse con un sorriso.
«Perchè non vieni a ballare
con me?»
Risi
e nello stesso istante scossi la testa. «Non sono una grande
ballerina e non sarò di certo la prima a buttarsi sulla
pista da
ballo!»
Joe
ridacchiò, mi sollevò dalla sedia e mi
trascinò in pista, dove
incominciò a ballare per conto suo. Tutti lo stavano
guardando, ma a
lui non interessava.
Era
sempre l'anima della festa, pensai con un sorriso stampato sulle
labbra. La gente cominciò a radunarsi sulla pista e Joe mi
sorrise
porgendomi la mano.
«Sei
pazzo.» dissi sollevando gli occhi al cielo.
«Ma
tu mi ami.» rise Joe.
«Si,
ma...» Joe mi interruppe con un bacio.
«Smettila,
sono passati anni.» mormorai tra me e me. Mi alzai e presi il
mio
portatile.
Sapevo
che non stavo facendo la cosa giusta, ma dovevo.
Joe
Jonas con la nuova fiamma! Era
questo il titolo della prima notizia. Sospirai cliccando sul link.
Joe
Jonas e Blanda Eggenschwiler sono stati avvistati ieri pomeriggio
mentre camminavamo mano per la mano diretti verso lo Starbucks.
Mentre
afferrai il mio telefono, sospirai di nuovo.
«Pronto?»
rispose al secondo squillo.
«Hey,
sono Taylor.» dissi.
«Oh,
Tay! Come va?» mi chiese Nick.
«Non
c'è male.» risposi vaga.
«Come
stai?» insistette.
«Ho
avuto giorni migliori.»
«L'avevo
capito, sai? Chiami sempre quando ci sono rumors riguardo
Joe.»
disse Nick. Potei sentirlo sorridere, ma la sua voce era amara.
Mi
sarebbe piaciuto dire che lo avevo chiamato per sentire come stava un
vecchio amico, ma non era così.
«Va
tutto bene, Taylor.» riprese Nick, forse accorgendosi del
fatto che
fossi rimasta in silenzio.
«Quindi...
come sta Joe?» chiesi.
«Sta
bene.» mi rassicurò.
«E'
vera la storia tra lui e Blanda, giusto? Lei ti piace?» dissi
piano.
«Lei
è... non lo so. Mi è indifferente. Non penso che
gli girerà
intorno a lungo.» disse Nick prendendo un lungo respiro.
«Scusami,
non te lo avrei dovuto chiedere. Non è giusto. Non mi
dovrebbe
importare. Se lui è felice, allora va bene. Io ho avuto la
mia
seconda possibilità e l'ho sprecata.»
«Pensi
che potremmo farcela un'altra volta?» disse Joe seduto su una
poltrona nel mio camerino dopo il concerto di San Jose a cui lo avevo
invitato.
«Non
lo so, Joe. Mi hai davvero ferita.» dissi rifiutandomi di
incrociare
il suo sguardo.
«Lo
so, Taylor. Mi dispiace.» sussurrò.
«Non
so se posso ancora fidarmi ancora di te. Non adesso. Forse un
giorno.»
«Capisco.»
disse Joe alzandosi.
Dopo
quella notte, Joe non si è più interessato a me
poi così tanto, il
che mi fece pensare che quella sera non era davvero intenzionato a
tornare insieme.
Sono
sicura che se quella notte avessi detto di sì, ci avremmo
riprovato,
ma immagino che a Joe non interessasse sforzarsi per vincere il mio
cuore di nuovo.
Forse
gli interessava quella notte che è venuto allo show, ma
avevo già
imparato a mie spese che Joe cambia spesso idea.
D'altronde,
mi aveva detto che mi avrebbe amato per sempre, ma se n'era andato.
«Stai
rompendo con me?» dissi. Le lacrime stavano per cadere, ma
lui non
le avrebbe viste comunque.
«Scusami,
Taylor. Non provo più lo stesso.» disse Joe.
«Me
l'avevi promesso.»
«Mi
dispiace. Credo di essere caduto nella trappola di quel che si chiama
summer
love»
disse chiudendo la telefonata.
Estate
2008, Joe dice di essere innamorato di me. Autunno 2008, Joe dice che
non prova più lo stesso.
Non
avevo mai immaginato che avrebbe potuto cambiare idea su di noi e
tanto meno che l'avrebbe fatto così velocemente.
Vorrei
poter dire che se avessi saputo che sarebbe finita in quel modo, non
mi sarei mai fatta coinvolgere da lui. Ma so che l'avrei fatto lo
stesso.
Vorrei
solo aver saputo che avrei dovuto apprezzare i nostri momenti insieme
di più.
«Mi
mancherai.» dissi facendo il broncio.
«Sarò
di ritorno in così poco tempo, che non ti sarai accorta che
sono
partito.» disse sorridendo.
Il
vento si alzò, facendo svolazzare i miei capelli.
«Lo
so che non starai via a lungo... è solo che...»
lottai per trovare
le parole giuste.
Joe
mi attirò a sé. «Andrà tutto
bene, piccola.»
L'autunno
era alla porte e l'aria si stava facendo sempre più fredda.
«Ti
amo.» sussurrò.
«Anch'io.»
dissi guardandolo negli occhi.
Il
padre di Joe disse che era tempo di andare e Joe, prima di salire,
sull'aereo, premette le sue labbra sulle mie.
Se
solo avessi saputo che quello sarebbe stato il nostro ultimo bacio...
La
ragazza romantica senza speranza che è in me non riesce
ancora a
credere che io e Joe abbiamo chiuso. Spera ancora che un giorno io e
lui potremmo riprovarci e farcela.
Forse
quello era stato il nostro ultimo bacio, forse
no.
troppi feels, way too much.
non so da quanto aspettassi questo giorno per scrivere questa
sottospecie di os, ma posso dire che sono tanti lol
è praticamente tutto il giorno che ci lavoro sopra
(cioè da circa le due del pomeriggio, visto che mi sono
svegliata all'una lmao) e devo dire che è stato un parto,
decisamente
(a proposito di parti e bambini... sdfrtgh baby jonas)
Mi farebbe molto piacere sapere che ne pensate, ci tengo davvero
davvero tanto.
Au revoir ♡