START

Non possiamo adottare un ragazzo che ha dato fuoco ad un edificio Anne,solo Dio sa tutto quello che è in grado di fare' disse alzando il tono di voce lo sceriffo Scott,rivolgendosi a sua moglie.
'Quante volte dovrò ripeterti che non lo stiamo adottando?rimarrà per poco da noi,voglio conoscerlo meglio,non ha genitori,è solo,sono il suo avvocato e voglio capire cosa è successo quella sera prima di attaccarlo come fai tu'spiegò con lo stesso tono di voce appena usato dal marito.
'Abbiamo una figlia della sua stessa età,sai quanti problemi potrà crearle tutto questo?'rispose abbassando lo sguardo.
'Domani sera tornerà dal viaggio,e le spiegheremo tutto' spiego con calma.
' Anne,domani sera lui sarà già qui' i suoi occhi si infuocarono.
La donna sbuffo,s'avvicino a lui e lo abbracciò.
'Tranquillo Sam,andrà tutto bene,promesso.' sussurrò al suo orecchio per poi baciare le labbra di suo marito.

L'indomani la Signora Scott indossando una gonna aderente sotto il ginocchio e una giacca della stessa tonalità scura andò in riformatorio per portare il ragazzo con se,parcheggiò l'auto con ansia e si fermo dietro il cancello aspettandolo.
Dopo 5 minuti,un ragazzo di media statura con i capelli dorati e gli occhi dello stesso colore si avvicino a lei guardandola per un attimo.
'Justin,tu sei Justin Bieber?' disse la signora balbettando.
'Si,sono io' rispose il ragazzo senza sorridere nemmeno. 'Io sono..'
'Si,so chi sei' la interruppe il biondino.
Non fu un bellissimo incontro,ma era normale che un ragazzo del genere non sapeva nemmeno che significasse la parola simpatia.

'Questa è la tua camera,Justin,spero che vada bene.' disse sorridendo Anne,cercando di mettere Justin al suo agio.
'Va bene,grazie' rispose guardando la stanza dalle pareti blu.
'Quello è il bagno?' chiese spostando lo sguardo nella porta difronte.
'No,quella è la camera di mia figlia' rispose lo sceriffo Sam.

Justin si girò per vedere l'uomo che stava alle sue spalle.

'Avete una figlia?' domandò.
'Si,della tua stessa età e tu non devi toccarla,altrimenti dovrò cacciarti di casa' disse serio.
'E' una minaccia?' lo guardò negli occhi con aria di sfida.
'No,è un ordine ragazzino,buona permanenza' sorrise per poi andare nella propria camera.
'Mi dispiace Justin,mio marito è uno sceriffo,e mentre io cerco di capire i bulli,lui li odia' giustificò.
'Non sono un bullo' la guardò pietrificandola con lo sguardo
'Oh,scusami tesoro,non intendevo dire quello..' la signora cercava di scusarsi,era mortificata per quello che aveva appena detto.
'Buonanotte Signora Scott',il ragazzo chiuse la porta e andò a dormire.

'Mamma,Papà,dove siete?sono tornata prima' gridai trascinando la mia valigia,ma nessuno rispondeva,la casa sembrava essere vuota.
Bene,non c'è nessuno,ne approfitto per fare una doccia fredda,ne ho proprio bisogno,iniziai a spogliarmi gettando nel cestino dei panni sporchi gli indumenti che indossavo poco prima,e andai in bagno.
'ODDIO,TU CHI SEI?' presi una asciugamano avvolgendola nel mio corpo,le mie guance si infuocarono,non riuscivo a crederci che c'era un ragazzo nudo nel mio bagno.

Ssalve bellezze,ho iniziato questa storia,spero vi piacerà..su,continuerò appena avrò 3 recensioni :D
Ciao caree,un bacione<3