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Autore: CerseitheChaos    10/07/2013    4 recensioni
una teen-ager italiana, ha vinto un concorso organizzato da Mtv. Il premio è andare sei mesi dai Green Day per girare una sorta di documentario su di loro e sulla loro vita.
Quello che lei non sa, è che quel concorso cambierà per sempre la sua, di vita: nasceranno dei rapporti speciali con la band, soprattutto con Billie Joe, e anche con i membri delle loro famiglie: amori, amicizie, disastri, litigi, legami indissolubili..
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MIO CERVELLO, 9 LUGLIO 2O13.

Premetto di non essere una facile.
Anzi, sono un casino. Un danno. Un disastro. Totale.

Tanto per iniziare, sono strana.
Almeno, sono strana per tutta quella massa di idioti tutti uguali tra loro, certo.
Vedo bello ciò che loro vedono brutto e vedo brutto ciò che loro vedono bello;
Mi fanno schifo il rap e tutta quella musica ' tunz tunz' che ormai ascoltano tutti;
Amo le persone silenzione, che sanno ascoltare, che sanno dare consigli, che non si appendono ai muri per farsi notare;
quelle intelligenti, brillanti, che amano la musica, possibilmente punk rock, che sono acide e che dicono di odiare tutti,
perchè fidatevi, quelli che dicono di odiare tutti (come me), quando amano, amano forte. 
E invece volete sapere che cosa odio?
Tutto il resto.
Odio alzarmi la mattina, odio la gente, odio quelli che mi squadrano da cima a piedi, come se dovessero emettere un giudizio ( che sinceramente, vorrei sapere chi cazzo gli e lo ha chiesto), odio le discoteche, odio le feste, odio i gruppi di èlite, odio chi si crede superiore, e odio la mia sfiga. 

Si, esatto la mia sfiga. 
Sono una sfigata. Ma non nel senso che non ho amici ecc.. , perchè quelli, per ora, ce li ho.
Sono sfigata nel senso che non me ne va mai bene una. 
Anche in amore, sempre dei fallimenti epici.
Non si è mai arrivati a concludere nulla.
Che poi capirai, parlar d' amore è esagerato, ho solo quindici anni.
Però sono molto matura. Me lo dicono tutti.
Mi piace pensare, leggere, riflettere sul significato di ciò che leggo, di ciò che ascolto.
O semplicemente riflettere su ciò che vedo.
Amo i libri e i miei pensieri molto più delle persone.
Oh, e la musica. I Green Day. 
Che mi hanno cresciuta ' a distanza'. Che ci sono stati, nel bene o nel male, sempre. 
E sapete una cosa?
Avrò pure tutta la sfiga di questo mondo, però, per una cazzo di volta, io a realizzare i miei sogni ce l' ho fatta,
ho vinto quel fottuto concorso, e sapete qual è il premio?
INCONTRARE I GREEN DAY, E GIRARE UN DOCUMENTARIO SU DI LORO.
e finalmente, per una volta, la ruota gira come voglio io.
o almeno, per ora. 
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AEREO PER OAKLAND, 10 LUGLIO 2O13, ORE 7.09.
 - cacchio, io non ci posso credere. sono le sette del mattino e io sto sveglia. incredibile. - penso, mentre mi stiracchio sulla poltrona dell' aereo.
Mentre tiro per bene le braccia, non riesco a fare a meno di notare quanto però il sole sia bello a quell' ora.
io dormo sempre fino a mezzogiorno, quindi non lo vedo mai. 
Però sinceramente non me ne frega niente. Vedrò i Green Day, anche il pensiero di stare così lontana dalla mia famiglia, dai miei amici, dalla mia terra, dalla mia Italia, sembra una cosa leggera in confronto.
E' per una buona causa, comunque.
Squilla il telefono. Mia madre.
- Letizia, sei sicura di non aver dimenticato niente? guarda che sei mesi sono veramente tanti, e non puoi permetterti di scordarti nulla-
- Lo so mamma, lo so- la tranquillizzo - c'è tutto, al massimo lo compro in America, don't worry- mi meraviglio di me stessa, ho già iniziato a parlare inglese cavolo!
- bene, io e papà cercheremo di venire non appena possiamo, ricordati che per qualsiasi cosa noi ci siamo e ti basta solo chiamare-
sbuffo. oh, quant' è ripetitiva. però alla fine le voglio bene.
terminata la chiamata, arrivano i tizi che, a quanto pare, hanno organizzato tutto.
Dio vi benedica.
Uno è pelato, sulla cinquantina, con la barba. Sembra simpatico.
L' altra invece è una donna, lei invece sempra decisamente più giovane, con i capelli boccolosi e rossi fino alle spalle, le lentiggini e gli occhi verdi.
Decisamente graziosa.
- Letizia? Ciao, sono Massimo, l' organizzatore del concorso.- ripenso di nuovo qualcosa del tipo ' Dio ti benedica' o ' Ti amo' prima di ricominciare a prestargli attenzione.
- Credo tu sappia come si svolge il tutto. Tu starai sei mesi là, per girare questo documentario sui Green Day. Alloggerai in un hotel a quattro stelle, e sarai con  Billie Joe, Mike e Trè 24 ore su 24, o quasi. -
- Si, lo so, e non nascondo la mia emozione- inizio a sorridere e a diventare rossa, come al solito. La rossa si fa scappare un sorriso. Anche il pelato, uhm, cioè, Massimo.
-Certo. Qualche domanda?-
- In realtà sì. Con che cosa dovrò.. ecco, documentare tutto ciò che vedo, sento o dico?-
- Uh, brava! Me ne stavo dimenticano! Roxanne, per farvore, tira fuori la telecamera- 
Roxanne si chiama. Originale per una rossa di capelli eh. 
- Ecco, userai questa- mi porge una telecamera da si e no 300 euro. Cazzarola però. Mica male.
- Potrai filmare tutto quello che vorrai. Basta che lo fai però, perchè beh- sorride maliziosamente - con qualcosa dovremo pure farlo il documentario. quindi filma- continua a sorridere.
E' .. strano, pure lui. Anche se in modo diverso.
- Sisi. Non mi farò scappare nemmeno un secondo- di solito non sono così pimpante e attiva, però per i Green Day cambia tutto.
- Brava, questo è lo spirito giusto- e mi prende una guancia e se ne va. 
Se ci riprova però gli amputo la mano.
- Io comunque sono Roxanne, so che tu l' inglese lo parli molto bene, anche perchè sei riuscita a vincere il concorso, quindi è scontato, però se avrai bisogno, di qualsiasi cosa, io ci sono e ci sarò. -
La scruto un attimo, poi sorrido. - Grazie. Si, prima o poi ne avrò bisogno- 
- immagino.- 
Poi non so come mai, ma la conversazione finisce e mi addormento.
Al mio risveglio, mi trovo ad Oakland.
- Tu scendi che le valigie te le prenderanno i facchini- mi dice Roxanne.
Oh puoi giurarci che scendo. 
Da questo momento in poi, inizia tutto. 
Oakland, STO ARRIVANDO.
Green Day, STO ARRIVANDO. 
preparatevi, il danno italiano più grande è qui. 
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MIO CERVELLO/ OAKLAND , 18.00.
Scendo le scale dell' aereo. 
Molto lentamente, perchè conoscendomi, sarei capace di rotolare giù come un salame, e di certo non sarebbe un inizio promettente. 
Okay, tocco terra. Apparte tutto lo staff e cazzi e mazzi, non c'è nessuno. 
- Dove sono i Green Day?- chiedo a Roxanne.
Si gira verso di me, quasi l' avessi disturbata dal suo indaffaratissimo far niente e mi dice, cortesemente - Sono dentro, tranquilla. Ora saremo guidate dentro la stanza privata dell' aeroporto dove solitamente sbarcano i vip. I Green Day sono lì, ovviamente non potevano lasciarli nel salone d' attesa normale, altrimenti i fan non li avrebbero lasciati stare- 
Logico, penso. 
- Okay- non riesco a dire altro. L' emozione mi blocca. Sento tutta la circolazione che mi vibra, avete presente quando avete i famosi spilli? Magari perchè vi siete seduti male e quindi ti viene ' sta merda.
Mi muovo a malapena, ma cerco di non dare nell' occhio.
Una mandria di omoni, che presumo siano bodyguard, ci scortano dentro.
Arriviamo davanti ad una porta blindata, con altri due omoni davanti.
che palle, sono ovunque sti tizi. mi fanno paura.
Uno dei nostri gli fa cenno con la testa, quello di destra capisce e ci apre la porta.
Ah, fuori c'è una marea di gente, che probabilmente avrà scoperto che lì dentro ci sono i Green Day, e anche un sacco di paparazzi.
Sarà pure una cosa cattiva, ma penso ' Fanculo io entro' . Non so il perchè. L' ho detto che son strana. 
La porta si apre. Cavolo. Sono pronta a morire?
Tan Dan Dan Dan. 
Come entro, me li trovo davanti.
Trè a sinistra, Mike a destra, e al centro, indovinate un po'. Billie Joe Armstrong.
Trè sta finendo di bere una lattina di birra, che butta via nel nulla non appena mi vede.
Appena varco la soglia, Billie Joe fa un sorriso grande come tutto l' aeroporto.
Io ovviamente divento paonazza, è già tanto che stia in piedi.
Mike anche, sembra quasi emozionato. 
- Benvenuta- mi dice Billie Joe, sempre con il suo sorriso stampato in faccia. Mi prende la mano e me la bacia.
Roxanne, tienimi perchè io qua svengo, penso. No, in realtà, sto in piedi, non so come eh, ma la circolazione è andata a farsi benedire ormai.
Ricambio il sorriso, ovviamente sembro un ebete. 
- Ciao bella, benvenuta- mi dice Trè abbracciandomi.
- Ciao, benvenuta in America!- mi dice Mike pimpante, abbracciandomi anche lui. 
Sento di poter morire da un momento all' altro. 
- Massimo ci aveva detto che eri bella, però non pensavo così tanto, dovrò stare attento a presentarti ai miei figli, a furia di guardarti ti sciuperanno con gli occhi- dice ridendo.
E' la cazzata più grande del secolo, però se lo dice Billie Joe che sono bella riesco quasi a crederci. Quasi.
- Grazie mille. Sono davvero felice di essere qui, davvero non pot...- 
- Si, non ti preoccupare di nulla, noi siamo ancora più felici di averti qui- mi dice Mike. Trè mi sorride. 
Entrano due donne dalla porta alla mia destra. 
Bam! Riconosciute. 
Sono Adie e Brit, le mogli di BJ e Mike. 
Adie non appena mi vede mi fa un sorriso megagalattico, e mi stritolato contro di se dicendomi - Benvenuta in America, Tesoro.- 
Stessa cosa fa Brit, che però sembra un po' più fredda.
Io devo ancora realizzare, ma okay.
- Ciao tesoro- dice Billie Joe ad Adrienne, e le da un bacio.
Li guardo quasi gelosamente. Figurati se a me un giorno sarebbe mai capitata una cosa come quella. Io ho la sfiga addosso, soprattutto in amore.
Ma oggi no. Se sono qui.
- Bene, io direi di iniziare a portare i suoi bagagli in macchina, che andiamo a casa- dice Billie Joe ai 54975498 bodyguard nella sala.
- Casa?- chiedo confusa. - Non dovevo stare in un albergo?-
Tutti e tre scoppiano in una fragorosa risata.
Mi sento quasi umiliata.
- Tesoro, figurati se ti lasciamo in uno squallido hotel- mi dice Trè. 
- Tu d' ora in poi fai parte della nostra famiglia- mi dice Billie Joe.
Credo sia una delle frasi più belle che potesse dirmi. Il cuore mi batte a mille, sto per avere un infarto, ma okay. 
- Io ho una specie di loft a casa mia che sarà tutto per te, anche se, ovviamente, sarai a mangiare e a fare qualsiasi altra cosa a casa nostra, perchè tu sei di famiglia- mi dice Billie Joe. E io rimuoio ancora, per la settantesima volta. - Solo per dormire, giusto perchè, essendo femmina, e pure bella- ammicca, non capisco perchè ma se lo fa lui va bene- devi avere la tua privacy, specialmente se in casa sei circondata da tre maschi, di cui due in fase ormonale.
Lo guardo spaventata. 
- Oh no! Non preoccuparti, non intendevo quello. Non ti farebbero mai nulla... però.. sai cosa intendo- 
Annuisco.
- Io però prima di andare avrei bisogno di fare un piccolo video per il documentario...- dico timidamente. 
- Certo!- esclama Mike - Dicci solo quello che dobbiamo fare- aggiunge.
- Niente, essere naturali. Nel video voglio tutti, bodyguard, Roxanne, Massimo e tutta la troupe- dico.
E così facciamo un piccolo video.
Di apertura.
Già, perchè qui si apre tutto un nuovo mondo.
Dei nuovi mesi, probabilmente fantastici. 
Sono qui, OAKLAND. 
  
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