E Marvel calò il coltello.

E Marvel calò il coltello. E non potè fermarsi. La lama bucò la pelle, il sangue schizzò fuori, macchiando l’erba, le mani, la lama, il volto del ragazzo. Marvel aveva provato più volte ad immaginare il sangue. Ma ogni suo pensiero era incompleto rispetto a ciò che aveva davanti. Schizzi lunghi gli macchiarono il viso, sangue caldo, rosso denso come succo. Di un rosso che più che rosso era nero. Un odore penetrante gli bruciò il naso, un odore caldo, nauseante e salato. Il viso del ragazzo dell'otto si aprì in un espressione di puro terrore, e la bocca aperta in un urlo disperato. Tutto questo durò un secondo, ma a Marvel parve un’ eternità. Strinse la mano sull’impugnatura macchiandosi le dita di sangue e lo tirò fuori. Gocce di sangue volarono fuori, schiarite dal sole, lucide e immobili davanti i suoi occhi, come a rallentatore, prima che andassero a bagnare l’erba lì accanto. Fece per riabbassarlo, nell’impeto del momento.

Allora è questo che si prova ad uccidere? E Marvel esitò. Una stretta allo stomaco. Esitò. Una rabbia lo prese da dentro. Lui non poteva esitare. Non se voleva tornare a casa. Abbassò lo sguardò sul petto del tributo. Gli occhi vuoti lo guardavano in una muta preghiera. Strinse i denti, scoperti in un espressionen amareggiata. Serrò il pugno intorno al manico viscido, e riprese la rincorsa col braccio. Non doveva esitare.

E Marvel calò di nuovo il coltello. E non si volle fermare.
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NDA
Ciao...non credo che ciao sia il modo più adeguato per continuare, ma comunque. Spero che questa piccola cosa che ho scritto vi sia piaciuta, mi è venuta in mente, guardando il film e notando che Marvel esita prima al bagno di sangue, e la storia mi è esplosa in testa così, in un momento. Spero che vi piaccia, e ringrazio chi leggerà, recensirà con la sua sincera opinione o qualunque cosa.
Alla prossima
Bacioni Annie :3