Tè e orsetti gommosi.






“Molla quell’orsetto!” strillai all’improvviso, sbarazzandomi della tazza di tè ancora piena per metà – che posai sul tavolino di legno di fronte al divano sul quale eravamo io e Stiles – e sporgendomi verso il mio fratellastro per evitare che facesse fuori l’ultimo orsetto rosso rimasto.
Peccato che mi mossi troppo velocemente per una come me non proprio abituata allo sport. Mi ritrovai ad incespicare nelle mie stesse ginocchia e, dato lo spazio ristretto del divano, a dover fare affidamento sulle spalle di Stiles per non capitombolare a terra.
Da lì a finire seduta sulle sue gambe passò pochissimo.
“Woah.” mormorò Stiles, mentre ci ritrovavamo improvvisamente vicini.
Mi sentii arrossire, soprattutto perché non avevo nessuna intenzione di ritornare al mio posto. Allora decisi di temporeggiare, salvando l’orsetto rosso dalle sue grinfie e sorridendogli mentre lo indicavo a Stiles.
“Scusa” dissi alla fine, tirandomi indietro di malavoglia. “Adoro gli orsetti rossi, sono i miei preferiti. E questo è l’ultimo.”
Un’altra volta Stilinski cercò i miei occhi. Mi sentii andare a fuoco ancor di più.
“Scusa tu. Credo di… essere un po’ fuori allenamento” Gli dedicai un’occhiata interrogativa delle mie mentre aggrottavo le sopracciglia. Stiles mi diede subito delucidazioni. “Sono anni che una ragazza non mi salta addosso.”
Sgranai gli occhi.
“Ma dai! Non ci credo. Con quest’aria da cucciolotto che ti ritrovi… possibile che nessuna ti faccia il filo?”
“Be’, ne parlavamo prima. Sono uno sfigato. E… non so come funzionino le cose in Texas… ma qui a Beacon Hills gli sfigati non sono molto apprezzati.” esalò Stiles, scoppiando a ridere.
Eppure sapevo che non fosse divertito. Sapevo quanto potesse far male.
“Io…” provai a dire, non trovando però il coraggio di continuare.
“Tu?” mi spronò Stiles, evidentemente curioso.
“Io non so cosa pensino le altre ragazze… né quelle texane né quelle di Beacon Hills… ma io… io sarei ben contenta di saltarti addosso, Stiles.”
Il silenzio calò nuovamente nella stanza illuminata solamente dalla luce tenue del fuoco acceso nel camino ed io realizzai che per quel giorno avevo decisamente superato il limite di brutte figure consentito.
“Io…”
E poi Stiles parlò. E quella volta fu lui a non avere il coraggio di continuare.
Repressi un sorriso divertito e intenerito.
“Tu?”
“Io penso che mi farebbe piacere… se tu mi saltassi addosso.”
Non lo feci nemmeno finire. Aspettai solo di essere sicura abbastanza del fatto che sul serio io e Stilinski ci trovassimo sulla stessa lunghezza d’onda.
Quando ne ebbi la conferma misi su il sorriso più vero che avevo fatto da quand’ero lì a Beacon Hills e mi tuffai a cercare le sue labbra, lasciando perdere anche l’orsetto rosso per il quale mi ero battuta oltre al mio tè bollente.
Intrecciai le mie dita tra i capelli morbidi di Stiles e lui di tutta risposta mi attirò a sé per i fianchi. Cos’altro avrei dovuto aspettare? Avevo atteso quel momento già per troppo tempo!
E realizzai con l’ennesimo sorriso che avevo fatto più che bene a rinunciare al tè e all’orsetto.










A n e w b e g i n n i n g:
Madonna, non so cosa dire. Tutto è iniziato perché stavo cercando l'ALTRA fan fiction su Teen Wolf che sto scrivendo (storia che non ha nulla a che fare con questa, visto che è su Peter Hale) e, siccome ho molta fantasia e i documenti di Word s'intitolano tutti e due Teen Wolf (eheh, naturalmente qui su efp le storie avranno titoli un po' più sensati XD) mi sono scontrata per sbaglio con questa flashfiction che ho scritto, presumibilmente, o quest'inverno (sfinita dal fatto che Stiles mi mancava) o non appena è ricominciato Teen Wolf (piena di ispirazione, che può anche essere). Sinceramente non mi ricordo (se volete saperlo, non ricordo nemmeno cos'ho mangiato stamattina a colazione!) ma so per certo che avevo in programma di scrivere una storia su Stiles e che avevo deciso di scrivere due missing moments (questo e un altro che non pubblicherò, perché troppo corto) su cui incentrarla. La protagonista si sarebbe chiamata Harriet Carter: avevo in programma di farla trasferire a Beacon Hills dal Texas e di farla adottare dallo sceriffo, chissà per quale assurdo motivo al quale sicuramente penserò quando deciderò di scrivere la storia che già vi sto spoilerando. Poi però, da come avrete potuto capire, ho dimenticato tutto di questa mia idea e 'sto documento è rimasto incustodito nella memoria del mio pc, fino ad oggi. Ho deciso di pubblicare 'sto pezzettino qua perché mi è piaciuto davvero tanto rileggerlo, e spero che farà lo stesso effetto anche a voi! :) Alla prossima.