Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: OnlyOneBill    10/07/2013    0 recensioni
Il brano parla di una ragazza che scopre in tv che il suo amore, Bill Kaulitz, a causa di un grave incidente è andato in coma. Lei andrà in Germania da lui e farà di tutto per stargli vicino...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Era un giorno come gli altri, cupo, noioso, vuoto. Mi alzavo lentamente dal letto. Nella mente avevo molti pensieri che mi facevano sentire depressa. Quella settimana era davvero un incubo con tutte le cose che succedevano, con tutti i problemi che mi impedivano di vivere felice, con quelle persone che mi facevano soffrire. Erano le sette di mattina. A passo lento camminavo verso la cucina trascinando il mio peluche (era la Pantera rosa in versione gigante e con gli occhi scoloriti, la tenevo da più di 13 anni e non me ne liberavo più). Entravo in cucina e vedevo mamma che stava preparando la colazione. Poi mi dava il buongiorno e mi diceva -Accendi la televisione e guardiamo il telegiornale-. Io prendevo il telecomando e accendevo la televisione per vedere il telegiornale del mattino. Le notizie erano sempre le solite: rapine, omicidi, suicidi e altre cose ancora più gravi. Io mentre guardavo tutto questo orrore pensavo a come il mondo poteva essere così cattivo. “L’uomo ha creato tante cose belle” pensavo “ma poi le ha subito rovinate con il suo carattere. L’uomo non è un essere umano, l’uomo non è neanche un animale. L’uomo è una belva. L’uomo ha desiderio di soddisfare i suoi bisogni, di cui non ne è mai soddisfatto. L’uomo usa la violenza sulle cose che non riesce ad ottenere e le ottiene con la forza. Già, l’uomo ottiene ogni cosa, ma la maggior parte delle volte usa la violenza. Chissà l’uomo che ci trova di bello nella violenza”. Mi annoiavo a vedere il telegiornale, così prendevo il mio cellulare e iniziavo a vedere le immagini di Bill Kaulitz, il cantante dei Tokio Hotel, l’essenza della mia vita. In ogni foto che vedevo, io mi innamoravo sempre di più. Lui per me era una persona molto speciale, che amavo da circa dieci anni. Ma amare nel senso amare davvero. C’erano due tipi di amore: la venerazione per un idolo e l’amore vero si prova per una persona quando ti innamori. Ecco per lui provavo la seconda. Quando mi innamoro, alla persona che amo io aprivo il mio cuore, davo tutto l’amore che riuscivo a dare. Però, sinceramente, non riuscivo davvero a spiegare cosa provo davvero. Tutto questo era poco. Quello che provo per Bill era il quadruplo minimo e non lo riesco a spiegare.
Stavo fantasticando nella mia mente, quando sentivo la voce del giornalista che diceva -E adesso passiamo a parlare di celebrità. Una pessima notizia su Bill..- mentre parlava io mi piantavo davanti al televisore e alzavo il volume al massimo. Poi sentivo il giornalista che continuava a parlare -Bill Kaulitz, il cantante dei Tokio Hotel, ha subito un gravissimo incidente nei giorni scorsi. Era con la macchina e stava andando a prendere il fratello allo studio di registrazione, quando una macchina si era scontrata violentemente contro la sua. L’auto del cantante aveva sbattuto in modo violento contro il muro. I soccorsi e la polizia erano arrivati qualche minuto dopo e avevano trovato il corpo del giovane tedesco senza sensi ed è stato portato all’ospedale di Colonia, Germania. Il fratello gemello Tom e i compagni Georg e Gustav si sono recati all’ospedale stamattina e ci hanno detto che Bill è in coma e non si sa se si potrà riprendere o no. Ora passiamo agli argomenti di politica.- il giornalista continuava a parlare io non ascoltavo più.  Ero inginocchiata a terra col telecomando in una mano e il peluche dall’altra, avevo gli occhi lucidi, avevo il viso pieno di lacrime, avevo il cuore spezzato in due. 
Mamma spegneva la televisione e mi diceva -Sara…mi dispiace tanto- e mentre si avvicinava per accarezzarmi io scappavo in camera mia. Mi buttavo sul letto e iniziavo a piangere. Il cuscino era già tutto bagnato. Alzavo la testa e guardavo il poster di Bill che era alla parete. Lo strappai e me lo strinsi forte al cuore piangendo e dicendo -Bill perché mi hai fatto questo? Ti prego riprenditi, non puoi farmi questo ti prego. No, no, no, non è giusto. Io ti amo e ho bisogno di te- nel frattempo mamma e papà guardavano la scena seduti sul letto affianco al mio. Io li guardavo e dicevo piangendo -La mia vita non ha più senso- i miei genitori si guardavano l’un l’altro e poi mi dicevano -Si riprenderà..- e io urlando gli rispondevo -Ma che dici? Hai visto com’è stato violento l’incidente?- e iniziavo a piangere di nuovo. I miei genitori continuavano a farmi le carezze per tentare di consolarmi ma niente poteva tirarmi su. Per qualche secondo smettevo di piangere, poi chiedevo ai miei genitori -Papà, mamma…ho bisogno di andare in Germania da lui… vi prego, devo vederlo- mentre loro mi guardavano con aria contraria io li pregavo piangendo insistendo. E piangevo sempre di più. Papà mi alzava la testa da terra e mi sussurrava -Fai i bagagli. Partiamo subito-
  
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