Oh,
you’re so beatiful
Ci
sono capelli rossi sparsi su tutto il cuscino, Stiles può sentirli persino
appiccicati alla propria pelle sudata. La sua mano è appoggiata fiocamente
contro un fianco morbido, la pelle più soffice che abbia mai toccato sotto i
polpastrelli.
Stiles
vorrebbe balzare fuori dal letto urlando come un pazzo quando, con le dita,
segue il profilo della vita di Lydia, addormentata profondamente al suo fianco.
Guarda il corpo della ragazza con curiosità, ricordando lentamente ogni singolo
flash-back della notte passata, sentendo il calore salire alle gote e il sudore
dietro il collo, nervoso ed eccitato, felice e stupito.
Lydia
ha le labbra rosse, così rosse che Stiles potrebbe pensare che siano ciliegie
in realtà, e il ricordo dei suoi baci lo ubriaca. Sente ancora sulla pelle
sensibile del collo la sua bocca, baci profondi, la lingua maliziosa contro il
lobo del suo orecchio e le mani, quelle mani così piccole e bianche che si
infilavano ovunque, costringendolo a chiudere gli occhi.
I
polpastrelli di Stiles proseguono il percorso tra la pelle morbida e la stoffa
sollevata della maglietta sullo stomaco. È solo una sua vecchia maglietta che
Lydia ha trovato la notte prima, tra i cassetti, e solo in quel momento Stiles
ha potuto apprendere quanto una ragazza struccata possa essere altrettanto sexy
con la maglietta del proprio ragazzo addosso. A dire il vero, la maglietta non
le arriva nemmeno a metà coscia, ed è terribilmente stretta sul petto, ma
Stiles ama da morire quel piccolo regalo di fronte a sé.
Le
dita raggiungono il seno morbido e Lydia piega le labbra piene e morbide in un
sorriso, un sorriso che non ha nulla di accattivante, sa solo di completa
felicità e quando apre gli occhi, Stiles crede che sia bellissima. Ancora più
bella di quanto ricordasse.
«Mi
stai guardando», dice e la voce è ancora arrochita dal sonno, mentre solleva
una coscia e sensualmente la poggia contro il bacino di Stiles. Lydia si
ritrova a ridacchiare sentendo il singulto sfuggire dalle labbra del ragazzo,
che porta una mano tremante contro la pelle calda della coscia.
Stiles
sbatte le palpebre un paio di volte – sii
uomo e non fare l’idiota, si ripete, mentre un dito di Lydia arriccia una
ciocca di capelli rossi. E ricorda, ricorda come le sue mani ci si siano
impigliate, di come Lydia abbia riso senza schernire contro la sua bocca, di
come gli abbia morso il labbro e poi il collo e poi il petto per rilassarlo, ma
Stiles non si era per niente rilassato.
«Io,
uhm, sì», stupido idiota coglione,
smettila di balbettare! I suoi pensieri corrono, Lydia sorride ancora più
ampiamente, e poi la sua risata e Stiles fa qualcosa di meglio; afferra la sua
nuca in un gesto che ha visto fare milioni di volte nei telefilm e la bacia.
Forse sbattono un po’ i denti e forse fa anche un po’ male, ma Lydia ha già le
dita nei suoi capelli e tutto è perfetto. È perfetto il modo in cui le labbra
di Lydia si muovono contro le sue, fameliche e esigenti. È perfetta la sua
lingua battagliera, indecente, maliziosa. Sono perfette le sue mani sul petto,
ora, sulla vita poi e di nuovo tra i capelli. È perfetta la sua coscia calda
contro la vita, morbida, invadente e sensuale, come ogni movimento del suo
corpo formoso contro il proprio, come il suo ridere nel bacio, come il suo
profumo.
Tutto
di Lydia è perfetto, Stiles l’ha sempre saputo, questa non è che la prova a
tutto quanto.
End.
N/a: è una
sciocchezzuola, ma volevo assolutamente scrivere qualcosa su di loro. È un
ipotetico futuro, non si sa da dove sia cominciato tutto quanto – magari un
giorno lo scriverò – ma questo è un inizio che spero possano davvero trovare.
<3 Li adoro profondamente, sì.
Grazie
a chi è arrivato fin qua. Tutto questo è dedicato alla mia compagna nel cesto
di frutta, Cip.