Si trovava lì, seduto su quella panchina ancora umida dalla pioggia della sera scorsa, ad aspettare il risultato del test.

Non sapeva se sarebbe stato positivo oppure negativo... quello che sapeva è che qualunque fosse stato il risultato, lui, sarebbe andato avanti.

Ormai era da un po’ che pensava al fatto di essere dislessico: faceva fatica a leggere e a scrivere. Chichi pensava che fosse una cosa passeggera, ma lui sapeva che non era così.

Stringeva tra le mani il suo piccolo pupazzo, il pupazzo che gli aveva regalato suo fratello. Lo teneva come portafortuna per le grandi occasioni e questa era un’occasione speciale, un’occasione che l’avrebbe segnato per tutta la vita.

Ecco, la psichiatra, uscì da quella grande palazzina con in mano la diagnosi.

Che paura, che agonia stava provando in quel momento Goten.

I passi della donna col camice si fecero sentire più forti e, ad ogni centimetro che quella donna oltrepassava, lui ansimava di più.

-Ciao Goten- disse la donna scompigliandogli i capelli.

-S...salve dottoressa Ni. Allora?- domandò lui, portandosi al petto il pupazzo.

-Goten, il test è positivo. Sei dislessico. Ma non devi preoccuparti, è una cosa normale... Forse ti sembrerà di essere diverso dagli altri ma credimi... tu sei un bambino intelligente e con grandi potenzialità.- affermò la dottoressa.

Il bambino portò la testa al petto della donna e cominciò a piangere: aveva paura. Aveva paura di non potere fare le cose che facevano gli altri. Aveva paura di essere preso in giro dai compagni.

-Sappi una cosa, Goten. Essere dislessici, non significa essere “meno” degli altri. Anzi, sei uguale agli altri bambini della tua età. Solo che avrai dei metodi diversi con cui dovrai affrontare le cose. Tutto qui. Non voglio vederti piangere, ok? Ci sono cose peggiori di queste. Quindi... sorridi e vai avanti. Tu sei un bambino forte e coraggioso!- esclamò lei accarezzandogli la guancia e si girò per poi tornare nel palazzo.

Goten, si asciugò le ultime lacrime e sorrise.

E’ vero, era dislessico.. e allora? Molti geni erano dislessici eppure hanno fatto la storia quindi, capì di non doversi preoccupare per queste cose e decise quindi di andare avanti, sorridendo alla vita.

Angolo autrice pazza: 

Questa one-shot l’ho scritta dopo aver scoperto di essere dislessica. E volevo trascrivere il mio dolore e i miei pensieri attraverso Goten. 

Spero che nessuno si sia offeso leggendo questa ff... anche se penso di no aver scritto niente di offensivo.

Baci :)

Ciao! 

       bulmetta_97