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Autore: GreenBlood_    11/07/2013    8 recensioni
[Horror/Suspence/Thriller] [Violenza] [AU]
Sonic e i suoi amici cercheranno di non essere vittime di questa terribile malattia che si propaga nel loro mondo, e troveranno la cura ad ogni costo!
Ormai, la loro vita si è trasformata in sopravvivenza. Ma non si riterranno sconfitti facilmente.
Riusciranno i nostri eroi a cavarsela?
Horror, violenza, sangue e colpi di scena vi attendono!
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{Estratto...
[...] Urla. L’inferno non faceva che propagarsi mostruosamente, peggio di prima. Il rumore era talmente acuto che i timpani di entrambi per poco non esplosero. Grida. Strilli. Grugniti. Era questo il suono della fine? [...] Devastazione. Le fiamme ardevano sempre di più, stavano bruciando ogni più piccola speranza, ingoiavano la vita. Si poteva sentire l’odore del fumo, forte, disgustoso. Uguale alla morte. (Dal capitolo 6)
Genere: Horror, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Puoi già capire quando hai buone probabilità di scomparire,
quando uno zombie ti guarda negli occhi, sembrando interessato a te, sai già di essere il suo prossimo pasto. 

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The Death to expect outside
Capitolo IV


Neve color latte un attimo prima, schizzi di sangue un attimo dopo.
Uno di quei esseri putrefatti sputò del liquido rosso mentre continuava ad ammassarsi in mezzo ai suoi simili. “Mirate bene a quelli vicino all’entrata! Il nostro compito è quello di non farli entrare nel nostro rifugio!” Gridò Shadow con tono autoritario. Si chinò a terra per prendere la mira e incominciò a sparare ininterrottamente. Erano tanti. Troppi. Si poteva udire uno di quei baccani che sarebbero risuonati ogni notte e in ogni incubo. “Non ne ho mai visti così tanti!” Esclamò Amy mentre copriva il riccio nero “Almeno per adesso siamo protetti dal recinto spinato!” 

“Non durerà a lungo questa protezione se non ti concentri a sparare!” Shadow continuava a tirare colpi facendo cadere a terra sempre più corpi ammuffiti e sporchi come non mai. Quella scena non era per niente piacevole, non solo perché potevano morire, non era bello dover massacrare centinaia di corpi che prima erano delle perfette persone comuni. In quell’orda di mutanti erano presenti anche quelli che prima erano dei ragazzini. Altri grugniti, non finivano più, la loro fame aumentava sentendo l’odore dei sopravvissuti. Era ovvio che non sbranavano la carne da parecchi mesi, si poteva capire dai loro occhi iniettati di sangue e da come mostravano i denti.

“Che scena rivoltante … “ Mormorò Amy, non si accorse che i suoi colpi erano diminuiti di velocità.
Per la riccia rosa non deve essere un compito facile sparare all’impazzata facendo volare in aria le teste degli squartatori. Colpì in pieno un essere facendogli saltare metà testa, si poteva vedere benissimo la lingua che ancora si muoveva. “Bleah … che schifo. Era meglio se lo colpivo direttamente sulla fronte!” Disse Amy mentre ancora mostrava una faccia disgustata.
“Allora non credo che tu abbia un’ottima mira, di certo non come me!” Si vantò Shadow. “Ma l’importante è ucciderli” Concluse.
“Non avevo mai visto degli zombie da così vicino, anzi non li avevo mai affrontati prima d’ora” Ammise Blaze mentre lanciava colpi di fucile non molto precisi.
“Zombie?” Amy era perplessa “Hai dato un nome a quei cosi?”
“Nei film li chiamano così, pensavo fosse carino se anche noi li chiamassimo in questo modo”
“Carino!?” La voce di Shadow parve un tuono “Non c’è niente di carino in questo!” Shadow puntò meglio le sue due pistole e riprese a sparare più intensamente di prima. Il sangue volava a schizzi davanti a loro, ormai non c’era altro sparso sul loro campo di battaglia, incluse teste malridotte e budella.
Amy tolse la concentrazione per un po’ rivolgendo lo sguardo all’amica Blaze, pareva che quest’ultima avesse seri problemi a colpire i mutanti, fino ad’ora ne aveva abbattuti solo una decina e non era un grande risultato. “Blaze? Ma stai bene?” Disse Amy “Mi sembri un po’ … scombussolata”
Poteva sembrare un atteggiamento alquanto normale in quella situazione, ma Amy si era già scaldata da un pezzo. Ed ovviamente ne aveva abbattuti di più.
Blaze non rispose, voleva tenersi concentrata, che era anche meglio per lei, ma si notava perfettamente che le sue mani tremavano e che i suoi occhi brillavano di paura sempre di più. Qualcosa non andava. “Diamine, non diminuiscono! Sembra che non ne sia morto neanche uno!” Strillò Shadow.
Amy rivolse lo sguardo di nuovo verso il cancello del recinto “Sono in troppi, l’intero rifugio è circondato” Disse deglutendo.
“O noi o loro, a te la scelta!” Da quello che stava accadendo Blaze sembrava ancora più agitata di prima. Il sudore freddo colava dalla sua fronte e il suo fiatone di poteva udire molto bene. Le bestie si agitavano sempre di più, urlavano, si spingevano tra loro, graffiavano la rete cercando si spezzarla. Diventavano sempre più mostruosi e decisi ad entrare dentro il territorio.
“Blaze! Calmati! Loro si nutrono della nostra paura!” Esclamò Amy, agitandosi pure lei. “N-no, L-loro vogliono la mia carne!” Balbettò Blaze.
“Per loro la paura degli esseri viventi è come lo zucchero a velo su una torta, se non ti calmi noi … “ Non poté neanche finire la frase.
Blaze tirò un altro colpo, ma andò a fallire. Quello è lo sbaglio che potrebbe costargli la vita. Il colpo non colpì il vuoto, ma il lucchetto del cancello facendolo in mille pezzi. I cuori dei sopravvissuti si bloccarono per un istante per poi accelerare enormemente per l’agitazione.

“Blaze … ci hai condannato a una brutale fine” In un istante centinaia di non-morti irruppero all’interno del rifugio fiondandosi addosso ai sopravvissuti, erano affamati di sangue e interiora. “Ragazze sparate! Sparate a più non posso e non fermatevi! Io non morirò qui!” Urlò Shadow “Nessuno morirà qui!”
Tutti e tre indietreggiarono di pochi metri e ripresero a sparare vigorosamente. Il sangue continuava a espandersi a fiumi ma i mostri erano sempre di più.
“Il rumore degli spari li attira!” Disse Amy. “Non abbiamo altra scelta! O spariamo o moriamo!” Aggiunse Shadow.
Molti altri copri, ormai abbattuti, cadevano a masse formando piccole montagnole, un paesaggio mostruoso e desolante. In gran parte erano lenti, il che era utile, ma altri correvano a più non posso e i colpi erano inflitti più a quest' ultimi. Altri strisciavano penosamente, altri ancora si lanciavano e sputavano liquido scarlatto. Ma il problema è che erano troppi da dover ammazzare. 
“Oh no!” Esclamò Amy scuotendo l’arma “Ho finito … “ Ma era troppo tardi. Uno dei mutanti si era già lanciato addosso alla riccia rosa facendola cadere a terra pesantemente. “ … Le munizioni” Cercava (invano) di tenere la testa della bestia lontana da lei.
Allungava i denti e la bocca sanguinanti cercando di morderla e sbranarla mentre con le unghie affilate le stava lacerando le spalle.
“Aiuto!” Strillò con tutte le sue forze, ma nessuno parve darle retta, dopotutto anche loro si stavano proteggendo. “Allora è finita per me ... ” Pensò la riccia “Non posso neanche prendere il mio coltello e ficcarglielo in testa … sono morta” Stava per arrendersi. Allentò la presa, lei era certa che non aveva via di fuga. Chiuse gli occhi, lasciando sensibili gli altri sensi, percepiva il suo cuore esplodere, ma ancora rabbrividiva per i grugniti affannosi della bestia affamata. Abbandonò ogni sua forza e lasciò l'intero peso soffocante. 

Bang.

Non più i grugniti ma solo sangue scuro sul volto della riccia. Riaprì gli occhi all’istante e si accorse che il mutante era stato colpito alla testa. Era certa che non fossero stati Shadow e Blaze perché erano ancora rivolti verso l’entrata dove ancora si espandevano i non-morti.
“Ehy!”
Amy sentì una voce che conosceva bene provenire dall’alto. “Stai bene?”
La riccia rosa guardò verso il tetto “Sonic!” Urlò fragorosamente. Il riccio blu l’aveva salvata, appena in tempo. Esso fece un salto e scese dal tetto andando in contro a Amy aiutandola ad alzarsi. “Lascia, da qui ci penso io” gli sorrise e fece entrare nel rifugio la riccia esausta. Lei non ci pensò due volte, era troppo spaventata per poterlo fare “Grazie Sonic! Ci è mancato un pelo!” Anche lei gli fece l’occhiolino prima di entrare velocemente al riparo, voleva lo stesso sembrare sicura di se. “Blaze, anche tu, rientra, sei stremata. Te lo si legge in faccia”
“No, ce la faccio, non voglio che tu muoia al posto mio!”
“Fallo e basta! Qui conta la vita di tutti, non scordartelo mai.”
La gatta, anche se voleva dimostrare di essere forte e coraggiosa, rimise il fucile a posto sulla schiena e corse anche lei al riparo.
“Blaze! Prepara le tue cose più importanti! Si passa al piano B!” Sonic avvisò pure lei prima di vederla scomparire da dietro la porta rinforzata a dovere. In quel momento erano passati in difesa del rifugio solo Sonic e Shadow. Il riccio blu non esitò che puntò la sua mitraglietta contro l’orda di zombie che gli si avvicinava. Altre interiora volarono in aria come cavallette, inclusi pezzi di carne in decomposizione. Il riccio più veloce del mondo con l’arma più veloce che esista, davvero una difesa eccezionale. “Hai assistito tutto il tempo, non è così?” Domandò Shadow a Sonic. “Esatto, non eravate male per essere dei principianti”
“Principianti? Le uniche che potevano rimetterci la pelle erano Amy e Blaze!”
“A proposito” Disse Sonic “Come mai non avete difeso Amy?”
“La furia rosa? Beh se mi giravo per soccorrerla sarei morto io al posto suo” Rispose il riccio nero “E tanto ci avrei scommesso che saresti stato tu a soccorrerla.”
“Comunque quelle due hanno molto potenziale, volevo lasciarle esercitare”
“Io credo che non prendi sul serio questa cosa” Aggiunse Shadow. 
“Ah, davvero?” Per mettersi in mostra il riccio blu sparò cinque colpi colpendo rispettivamente alla testa cinque non-morti.
“Adesso cosa ne dici?” Sonic mostrò un sorrisetto compiaciuto. “E va bene, fai come ti pare” Disse Shadow “Quindi … piano B?” Domandò.
“Già, non credo che ce la faremo, quindi è meglio andare sul sicuro.” Concluse Sonic. “Sarà” Continuò Shadow “ Ma io adoro sparare a questi cosi!”
Il riccio nero mostrò uno sguardo serio, ma allo stesso tempo gioioso. Per lui, solo per lui, questa cosa non era altro che un gioco, un semplice tiro al bersaglio. Quegli esseri però erano pericolosi, nonostante tutto se ne era accorto pure il riccio. Erano sporchi e terrificanti zombie
  
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