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Autore: Nueblackcrow    24/01/2008    4 recensioni
Una trama misteriosa che si và a snodare in più vicende tutte collegate fra di loro , in una sequenza di avvenimenti che porteranno i nostri eroi in un faccia a faccia con una ancora più potente Organizzazione comandata da nuovi membri mai visti prima . Una guerra sarà combattuta , una guerra dove , in palio , vi è la sopravvivenza di tutto l'universo . Una guerra che la luce , questa volta , potrebbe non vincere .
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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Era una fredda mattina d’inverno erano i pochi istanti che precedevano la prima luce, la neve scendeva a fiocchi sottili ormai da molti giorni e il cielo a Radiant Garden non era mai stato così grigio e cupo. Pochi metri di neve avvolgevano la città facendo appassire i colori degli edifici come le foglie d’autunno e il bianco nevischio si stendeva a perdita d’occhio in qualsiasi direzione si guardasse.
“Questo clima non è naturale… Siamo su questo pianeta da quasi tre anni ed è la prima volta che nevica così tanto…”. Esordì Leon che guardava severamente fuori dalla finestra, braccia incrociate, sguardo serio.
 “Già” Annuì Yuffie mentre si scaldava vicino alla vecchia e arrugginita caldaia di Merlino.
“Sei sicuro che la tua magia non possa fare nulla ?” Chiese Areith con una leggera nota di timidezza nella voce.
 “No , mia cara, il clima, come molte altre cose, dipende dal cuore dei mondi e io e la mia magia non possiamo interferire col normale susseguirsi degli eventi” Fu la gentile risposta del barbuto mago che era impegnato a riordinare una montagna di enormi volumi dai colori sgargianti e dai contenuti ignoti. Chiuso e sigillato il libro di “Whinnie the Pooh”  era poggiato su un elegante scrittoio di legno intagliato, accuratamente separato dal resto dei tomi.
Cid presiedeva la tastiera del computer con avarizia e faceva volare le dita esperte sui tasti controllando la situazione minuto per minuto in tutta la città ; gli occhi furbi guizzavano qua e là sullo schermo mentre lo stecchino veniva masticato con nervosismo.
“Eppure la situazione è normale”. Borbottò l’uomo.
“Niente Heartless … Che si siano ritirati a causa del freddo ?”. Tentò di fare dello spirito, con poco successo.
La scena era del tutto normale , ormai da giorni le cose si susseguivano con una ripetitività scoraggiante . Fu allora e solo allora, in quella normalissima giornata invernale, che il rumore forte e penetrante del sistema d’allarme cittadino “A Doppio Taglio” fracassò i timpani dei presenti con prepotenza.
C’era qualcosa che non andava, di colpo il cielo divenne scuro come se fosse stata notte e la sirena si zittì; il sistema d’allarme si disattivò d’un tratto e non diede più la minima scintilla di vita; tutti si guardarono straniti , scambiandosi occhiate impaurite o preoccupate.
 Cid si affrettò a triangolare l’origine del problema e accese tutte le telecamere , i presenti si portarono davanti allo schermo , Leon sgranò gli occhi , Yuffie squittì spaventata , Areith si portò le mani davanti alla bocca ma gli occhi non potevano esprimere meglio il terrore che l’assaliva da dentro , Cid e Merlino rimasero semplicemente di sasso .
L’origine del segnale veniva proprio da fuori la casa di Merlino e le telecamere mostravano una figura incappucciata in un lungo abito nero; la figura mosse lievemente il capo verso una delle telecamere, anche dall’oscurità completa che il cappuccio proiettava sul volto, si riusciva a percepire il suo sguardo gelido; le telecamere si spensero, una dopo l’altra.
Leon invocò d’istinto il Gunblade; troppo tardi.
La porta venne sfondata prepotentemente, la figura incappucciata entrò una spada nera di squisita fattura, che pareva essere fatta interamente d’onice, nella mano destra , Il Custode del Gunblade scattò verso il nemico attaccando con un fendente rapido e letale , la figura scartò di lato senza scomporsi e contrattaccò , con un colpo orizzontale che trovò la lama del Gunblade a bloccarlo. Preso alla sprovvista, l’uomo in nero abbassò la guardia per un istane.
Leon non si fece scappare l’occasione e colpì la figura con una possente ginocchiata, colpì in pieno volto l’uomo, che sbatté la nuca contro lo stipite dell’ingresso; un rantolo di dolore fuoriuscì dall’ombra del cappuccio, insieme ad un ringhio di furia omicida. Leon puntò il suo Gunblade alla gola dell’avversario stordito e premette il grilletto.
Il proiettile impattò contro il legno della parete, generando un buco grande quanto un pallone da Basket.
L’individuo era come scomparso, teletrasportato, Leon rimase di stucco, quando l’urlo di Areith lo riportò alla realtà.
“Leon ! Attentò !”.
Non fece in tempo a voltarsi ,la spada attraversò la carne di Squall fino alla spina dorsale e lì si fermò senza intaccare l’osso, il corpo di Leon era tagliato per metà all’altezza dello stomaco , un fiotto di sangue iniziò ad uscire dalla ferita mortale , non sarebbe sopravvissuto ancora che per qualche minuto.
Lo straniero sorrise , o meglio , ai presenti parve che sorridesse nel buio assoluto che il cappuccio creava , Yuffie se prima spaventata ora era fuori di sé dalla rabbia , lanciò contro l’avversario tutti gli Shuriken di cui disponeva , ma quello li deviò tutti, senza scomporsi.
Fu allora che compresero di non avere più speranze di affrontarlo. Ma chi era ? Cosa voleva da loro ? Perché li aveva attaccati ? Il filo di quei pensieri fu interrotto bruscamente da un suono simile allo scoppio di una bomba e dalle fiamme nere e viola che colpivano la schiena dell’aggressore il quale gridò in modo sovrumano e si voltò con rabbia , davanti a lui un’altra figura incappucciata e vestita come un nessuno stava appoggiata contro lo stipite della porta la gamba destra piegata e l’omonimo piede poggiava sullo stipite , le braccia pendevano ai fianchi e nella mano destra era impugnata una spada lunga e d’argento con sopra incise queste parole “Chi Combatte sempre il nulla nel nulla verrà assorbito” in lettere marcate a fondo nella lama.
Lo sconosciuto che li aveva attaccati si tolse il cappuccio mostrando un viso segnato da profonde cicatrici i capelli d’un nero corvino corti e frastagliati e gli occhi senza pupilla d’un bianco impressionante , si gettò contro l’altro uomo e la battaglia si portò fuori dalla casa di Merlino che provvidenzialmente si era tuffato a curare Leon pregando che fosse ancora in tempo per salvargli la vita, appoggiando la sua bacchetta sulla ferita , la quale cominciò a rimarginarsi e il sangue , che ormai copriva gran parte del pavimento tornò come a ritroso nel corpo del Custode del Gunblade .
Intanto i due abbigliati come dei Nessuno si confrontavano mostrando abilità impressionanti e fluidità nei movimenti , che i presenti avevano visto solo in Sora e Riku negli anni precedenti nei vari tornei che si erano tenuti all’ Infernodomo , ma era più che evidente che l’abilità di quello ancora incappucciato erano nettamente superiori rispetto a quelle dell’ aggressore .
Questi si scambiavano fendenti, affondi, parate con la stessa leggerezza di un balletto.
Ad un certo punto la battaglia si fermò e quello che ancora indossava il cappuccio disse all’altro . “Deficiente sai che gli ordini del Sommo vietavano di uccidere qualche importante Sacrificio ! Quante volte dovrò fermarti dalla tua furia omicida prima che ti sopprima definitivamente come un cane rabbioso ? Eh? Xygmab ?”
L’uomo che si chiamava Xygmab fu come se fosse tornato in sé tutto d’un tratto .
“Buxas ! Io …”.Fece una breve pausa. “Sono … Mortificato … Signore …”. Disse con tono di sottomissione e rispetto verso colui il cui nome rispondeva a quello di Buxas.
“Non me ne faccio niente delle tue scuse idiota adesso prendi quello che ci occorre e torna al Castello, o la prossima volta ne risponderai al Sommo”.Detto questo Buxas aprì un varco nell’oscurità con un gesto stizzito della mano e fece sparire la spada, che venne inglobata in un globo di fiamme e vi entrò sparendo nel nulla come quando era arrivato .
Xygmab era sconcertato e il solo pronunciare del Sommo lo aveva impietrito , si riprese lentamente per poi tornare dentro la Casa dove tutti i presenti lo guardarono con un misto di paura e rabbia; Yuffie si mise tra lui e Leon, mentre Merlino continuava a guarirlo, controllando le mosse nemiche con la coda dell’occhio, ma lui li ignorò completamente e aprì il cassetto dove era conservata la tessera di membro onorario del comitato di restaurazione di Radiant Garden di Sora , e dopo averla presa anche lui aprì un varco e scomparve chiudendolo dietro di se .
Quando Xygmab ricomparve Buxas era davanti a lui e lo osservava sotto il nero del cappuccio , gli si avvicinò lentamente e gli strappò di mano la tessera , poi lo apostrofò . “Il tuo potere è importante per Noi vedi di non farmelo sprecare uccidendoti perché non riesci a controllarlo , questa è l’ultima volta che ti fermo e ti lascio in vita !”. Detto questo si allontanò in un antro buio dell’enorme castello.
 Xygmab rimase invece fuori sferzato dal vento gelido che gli sfrecciava sul volto . Non voleva entrare, quella sensazione che provava era quella più simile alla paura che un Nessuno potesse provare, non poteva andare dal Sommo , non ancora .     

  
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