Desta, sinistra.
Sinistra, destra.
Lentamente dondola nel vuoto, portando con sé l’amore.
La schiuma invadeva la vasca da bagno bianca, di marmo pregiato, pulita e perfetta.
Si sentiva un leggero e frizzante scoppiettio di bolle di sapone.
La donna guardava il ragazzino che giocava con la schiuma, soffiandone un po’ verso di lei.
Bolle di sapone, riflessi colorati di vita.
Bolle su bolle, dalla durata breve.
Proprio come il loro sogno. E il loro amore a pagamento, con poche ore di vita.
Perché lui se ne sarebbe andato, veniva semplicemente pagato.
Bolle su bolle.
I suoi occhi azzurri cercarono il suo sguardo sfuggente.
- Cosa c’è che non va? – le chiese lui, acuto per la sua età, bambino cresciuto troppo in fretta.
- Non è nulla. – rispose lei, schivando altre domande con un semplice sguardo.
Lui si avvicinò e le accarezzò la guancia con la mano sporca di schiuma.
C’era una volta una donna,
ella amava un ragazzino
simile ad un angioletto.
L’angioletto però, in realtà,
era furbo e intelligente
e non si sarebbe fatto sfuggire
niente.
Ella lo amava,
senza poterlo avere,
poiché lui da nessuno
si sarebbe fatto possedere.
Lei non resistette ancora e lo prese con foga, baciandolo appassionatamente.
Scivolarono nella vasca ricoperta di schiuma, mentre solo la luna stava a guardare.
L’accendino dondolava, destra e sinistra, sinistra e destra.
Il metallo rifletteva distorte verità, rendendo tutto più luminoso.
Destra e sinistra, sinistra e destra.