Anime & Manga > Yu degli spettri
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Autore: kibachan    25/01/2008    1 recensioni
questa è la primissima fic che ho scritto, quindi portate pazienza se lo stile non è irresistibile ^^ se come me avete detestato il fatto che alla fine Hiei non si sia mai rivelato a Yukina come suo fratello questa è la fic che fa per voi XD
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA VERITA'
Dopo aver constatato quanto la vecchia Genkai aveva lasciato nel testamento il team Urameshi e company si era recato al mare e aveva deciso di fermarsi per una notte per potersi godere il mare di giorno.
Keiko stava ancora in acqua con Yusuke e si schizzavano ridendo, Shizuru e Yukina erano andate a cercare una camera libera seguendo Botan,e Kurama e Kuwabara guardavano la scena ridendo. “ Hei Kurama! vieni un po’ qui..” disse Kuwabara giocherellando con un sassolino. Il ragazzo con i capelli rossi si avvicinò a lui sorridendo con la sua solita aria tranquilla “riesci a colpire quell’albero laggiù con un sasso? Guarda un po’ qui!” e lanciò il sassolino che centrò in pieno il tronco del bersaglio (questo perché Kazuma deve sempre mettersi in mostra)Kurama sorrise in cenno di sfida e colpì anche lui l’albero. Continuarono ancora, sempre più lontano, ad un tratto Kurama disse “che ne dici di quell’albero in cima alla collina?” indicando un promontorio poco distante “prima tu avanti!!” lo provocò.
Kuwabara non si fece intimorire, si concentrò e lanciò la pietra. Quando questa era a metà strada però esclamò “accidenti ho sbagliato mira! Troppo in alto!” come previsto infatti la pietra andò ad incastrarsi nei cespugli.
Ci fu un rumore insolito, poi qualcosa di nero piombò giù dall’albero. I due incuriositi corsero sul promontorio a vedere di cosa si trattava e rimasero alquanto sorpresi nel vedere il bel demone del fuoco Hiei steso a terra con gli occhi a spirale.
“Bel colpo Kuwabara!!” rise Kurama. Kazuma dal canto suo non era affatto divertito, non sarebbe stato di buon umore quello quando si sarebbe ripreso.
Comunque se lo caricò sulle spalle e insieme a Kurama lo portò alla pensione.
Non appena arrivarono,tutti si accorsero subito di Hiei fuori combattimento e gli furono intorno. “santo cielo che cosa gli è successo?” chiese preoccupata Yukina poggiandogli le mani sul viso per trasmettergli il suo potere di guarigione “è stato uno spettro di grado A? oppure S?” chiese preoccupato Yusuke. Kurama scosse la testa con un enorme gocciolone sulla fronte e raccontò l’accaduto.
Tutti i presenti scoppiarono in una fragorosa risata, in quel momento Hiei si riprese “la mia testa!” borbottò “hei Hiei lo sai che Kuwabara..” “COME TI SENTI NANEROTTOLO!?” urlò Kazuma interrompendo Yusuke dato che teneva alla pelle “benissimo carotone!” ringhiò Hiei.
Kurama sorrise pensò. “senti, sei qui per controllare chi sappiamo?” il ragazzo gli rivolse uno sguardo inceneritore. Kurama rise tra se e se.
alla fine Hiei decise di rimanere lì anche lui, tanto non lo avrebbero lasciato andare via comunque.
Quella notte faceva molto caldo, cosa peggiorata dal fatto che dormivano tutti nella stessa stanza.
Hiei si svegliò di soprassalto. Ancora quel sogno: la sua infanzia, il momento in cui Rui l’aveva gettato giù dal castello errante. Era tanto che non succedeva. Si voltò alla sua sinistra. Yukina, sua sorella, dormiva profondamente, proprio lì, così vicino a lui, poteva sentirla respirare.
Kurama ci aveva preso, era lì per lei, perché non si facesse male.., e soprattutto perché quel tonto di Kuwabara non la importunasse pensò
Guardò la ragazza, si avvicinò di più a lei nel silenzio della notte e quasi inconsciamente allungò una mano verso i suoi capelli turchesi per accarezzarla.
Da quando aveva trovato le due cose che cercava aveva cominciato a pensare a come morire, della scomparsa di una vita inutile e indesiderata come la sua a nessuno sarebbe importato gran che. Era solo per lei che aveva voluto continuare a vivere, per quell’ultimo sentimento che gli era rimasto.
Proprio quando stava per sfiorarla un urlò squarciò il silenzio “ARGHHHH! Cosa diavolo stai facendo!!?!?” gridò Kuwabara che si era svegliato e aveva visto la scena. Hiei fece un balzo all’indietro, tutti si svegliarono, cosa stava succedendo? “ti ho visto! Ti ho visto! Brutto nano maniaco!” gridava Kuwabara “vuoi stare zitto!” urlava Hiei “dite un po’..” chiese calma Shizuru picchiando entrambe sulla testa “si può sapere cosa diavolo state facendo? “ “maledetta umana manesca!” si lamentò Hiei massaggiandosi la testa “E’ questo qua l’ho visto! Mentre Yukina stava dormendo ha cercato di metterle le mani addosso!” gridò Kuwabara totalmente fuori di se “co-cosa!?” balbettò Hiei arrossendo violentemente  “ma questo non è vero!” gridò. Yukina fissava i due senza capire e sbadigliando “Hei! Io non ti ho neanche sfiorata!” le disse Hiei “certo! Perché sono intervenuto io!” gridò Kazuma.
I due iniziarono a pestarsi, Yusuke e Kurama intervennero per separarli.
“avanti Kuwabara Hiei non è il tipo che fa certe cose” cercò di farlo ragionare Kurama poggiando una mano sulla spalla del ragazzo demone “già! Secondo me non gli interessano nemmeno le donne!” aggiunse Urameshi ridendo “grazie tante Yusuke!” disse sarcastico Hiei alzando gli occhi al cielo. Botan intervenne mezza addormentata “e poi non sono cose che si possono tra fra..” Hiei la fulminò con lo sguardo e lei tacque facendo la sua solita espressione ebete. Keiko si avvicinò a Kuwabara “Kazuma penso che tu abbia sognato”
convinto dalle parole di tutti  Kuwabara si convinse e se ne tornò a letto (non pensandoci tuttavia nemmeno a scusarsi con il ragazzo).
Kurama prese da parte Hiei mentre gli altri si rimettevano a dormire “perché non ne parli con Kuwabara? Così non ci sarebbero questi malintesi! Penso che potrebbe capirti” “ scherzi? Non lo farò mai! Non dirò mai niente a quel tubero!” “allora penso che dovresti parlarne con lei. Il patto con Shigure è rotto, non c’è più niente che ti lega. Se le vuoi bene veramente devi dirglielo, lei sta soffrendo molto la tua assenza” aggiunse poi in modo più risoluto. Hiei abbassò gli occhi. Kurama sorrise, aveva capito ne era certo.
Poco tempo dopo Kuwabara aprì gli occhi e rimase molto colpito nel vedere che nella stanza non c’era quasi più nessuno. Erano rimaste solo Botan (che dormiva in pose equivoche °____°?) Shizuru e Kurama che però, ne era quasi certo, faceva finta di dormire.
Si alzò per andare a cercare gli altri, non appena fu uscito Kurama aprì gli occhi. Doveva seguirlo! Non poteva certo permettere che andasse a rovinare tutto!
Kazuma si aggirò per i corridoi deserti della pensione, sentì un rumore, andò a controllare: appoggiati alla balconata c’erano Keiko e Yusuke in facili costumi in piena pomiciata. pensò Kuwabara arrossendo e nascondendosi. Poi si affacciò di nuovo da dietro il muro: Lui la stava baciando appassionatamente strofinando le mani sulle sue cosce nude e le ricambiava mettendogli le mani un po’ dappertutto.
Kuwabara, da buon guardone, rimase per un po’ ad osservare divertito la scena poi sgaiattolò via ridendo per il corridoio e pensando che avrebbe ricattato Yusuke con questa storia fino alla fine dei suoi giorni.
Non aveva ancora trovato Yukina!
Non fece in tempo a finire di pensare ciò che sentì il suono della sua voce provenire da dietro lo svicolo del corridoio che stava percorrendo. Si affrettò a raggiungerlo per vedere con chi stava parlando e si affacciò senza farsi vedere.
“Hei! È tanto che camminiamo! Non hai detto una parola, che cosa volevi dirmi?” Kuwabara era sconvolto nel vedere in piedi l’uno davanti all’altra Hiei e Yukina parlare, non riusciva a capire cosa si stessero dicendo ma rimase comunque a guardare insospettito.
“ecco,….vedi io…..” balbettava Hiei “io volevo dirti….. da tanto tempo io…..” i ricordi si accavallavano nella sua mente facendolo impazzire “io sono….” Aveva la nausea, aveva paura che lei gli avrebbe riso i faccia pensando come minimo a una balla pensò “perdonami” sospirò “non devo dirti niente, ciao!” e fece per andarsene, ma lei lo prese per il collo della maglietta “aspetta che cosa stavi dicendo? Ti prego fermati!” gli disse voltandolo con forza.
Il movimento fece saltar fuori qualcosa dalla maglia, due lacci, attaccate ad essi due piccole pietre scintillanti e trasparenti che rischiararono la notte, due pietre Hirui.
Yukina rimase a fissarle con gli occhi sgranati mentre lui si affrettava a rimetterle dentro la maglia. Yukina spostò il suo sguardo dalle pietre al viso di lui, una gliela aveva data lei ma l’altra… non poteva crederci “sei…. tu… allora sei tu…..” sussurrò “sei un demone del fuoco, hai la mia stessa età la pietra Hirui…. Sei tu….” Continuava a ripetere “l’ho rubata!” stava per dire lui inventandosi una balla, ma non potè farlo perché la ragazza gli buttò le braccia al collo stringendosi forte al suo petto. Hiei rimase paralizzato da quel gesto. Il suo corpo era abituato al dolore, non all’affetto.
Kuwabara dal canto suo era sconvolto. Cosa accidenti le aveva detto Hiei per farla comportare in quel modo? Forse lei era innamorata di lui e quando lui le aveva dichiarato di ricambiare i suoi sentimenti lei lo aveva abbracciato.
Stava per uscire dal nascondiglio per andare a chiarire la questione che venne afferrato per la maglia da qualcuno e tenuto giù. “kurama!” disse quasi urlando “cosa ci fai qui e che stai facendo perché mi fermi?” Kurama gli fece cenno di tacere “perché non ascolti? So cosa stai pensando ma non è così” Kazuma si rivolse verso i due tendendo le orecchie.
Yukina stava piangendo ancora aggrappata al petto del ragazzo “perché? Perché? Perché non mi hai detto niente? Quanto ancora volevi tenermelo nascosto! Quando mi avresti detto che eri tu il fratello che stavo tanto cercando!?” lui era immobile, ascoltava le sue parole rimbombargli nella testa, il rumore delle sue lacrime divenute pietre ticchettare sul pavimento, l’atmosfera era rischiarata dalla fioca luce delle gemme. Avrebbe voluto stringerla, avrebbe voluto dirle che le voleva bene ma disse solo “sei…. delusa?” Yukina si staccò da lui, guardò Hiei nei suoi occhi di fuoco con i suoi occhi color del ghiaccio e gli sorrise dolcemente. Aveva smesso di piangere. “come potrei essere delusa?” lui la guardò fisso negli occhi “dalla prima volta che ti ho visto, ho capito che tra me e te c’era qualcosa di particolare, ho creduto di essere innamorata di te, ma era un amore diverso, ora lo so. C’era qualcosa, un legame forte l’ho sentito chiaramente. Mi hai salvato la vita tre volte, e chissà quante altre di cui io non sono a conoscenza” sorrise dolcemente “ho sempre sentito la tua presenza vegliare su di me, hai risparmiato le donne che ti hanno abbandonato, ti sei fatto piantare il terzo occhio per cercarmi, ora lo so. Hiei, tu sei un ragazzo meraviglioso e io non potrei essere più felice di aver scoperto chi fosse mio fratello!”
Hiei abbassò lo sguardo tenendolo fisso a terra, tremava. Conosceva quella disgustosa sensazione così umana: stava per piangere. Strinse i pugni fino a farli sanguinare “Perdonami tu…. Hai sofferto tanto. Quando eri da Tarukane ti hanno ferita per farti piangere, nello spirito e nel corpo, e io…. Non ho potuto fare niente perdonami ti prego” Yukina sorrise dolcemente e abbracciò il fratello passando le mani nei suoi folti capelli neri come la notte “il dolore  che ho provato è stato niente in confronto a ciò che hai patito tu da quando sei nato. Hiei…. Hai sofferto così tanto, ora puoi stare tranquillo, perché hai trovato persone che ti amano.
Lo sguardo di lui poggiato sulla spalla della ragazza si rilassò del tutto forse per la prima volta.
Kuwabara intanto da dietro l’angolo era diventato una statua di marmo e cominciava già a scricchiolare “qu…quindi il fratello che Yukina stava cercando con tanta premura sarebbe …. HIEI!?!?” disse. Kurama sorrise “io l’ho scoperto per caso ma neanche io lo avrei mai immaginato” Kazuma non era per niente così calmo e non faceva che saltellare con due fiumi di lacrime che gli sgorgavano dagli occhi “non è possibile! E io che credevo che la sorella di Hiei avesse uno sguardo truce e un pessimo carattere! Ora per me sarà impossibile avvicinarmi a lei con quel demonio che può stargli sempre intorno!!!” gridava mentre Kurama lo guardava sconvolto e con un enorme gocciolone sulla fronte.
Hiei respirò profondamente, il tocco delle sue mani era così dolce, Yukina respirò profondamente, il calore del suo corpo, quel tepore a lei, demone del ghiaccio, del tutto sconosciuto la faceva sentire così tranquilla.
Il ragazzo sentì qualcosa di gelato scivolargli giù per la schiena, qualcosa di piccolo e sferico, pietre Hirui. Hiei si staccò da lei fissandola con i suoi occhi profondi e rossi come il fuoco, ci fu un lunghissimo istante di silenzio, poi allungò un braccio lo passò dietro le spalle di Yukina e la strinse forte a se anche se un po’ rozzamente “non devi piangere più promettilo, non hai più motivo di piangere ora” Yukina poggiò la guancia sul suo petto “fratello mio te lo prometto”.
Hiei accennò un sorriso, era felice, era…veramente felice.




Finita! Che ve ne pare? Mi dispiace che Kuwabara abbia fatto la figura dello scemo rompiscatole perché è un personaggio che adoro quindi mi scuso con lui ma.. esigenze di copione!! E ora coraggio recensite a volontà!  

    
  
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