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Autore: LoveEverlack    12/07/2013    0 recensioni
Gli hunger games sono ricominciati. Questa volta i tributi saranno i giovani di Capitol City.
Katniss e Peeta faranno da mentore. Riusciranno a salvare i loro tributi e far si che questa sia davvero l'ultima edizione degli Hunger games?Katniss quando sarà sul palco scoprirà che dovrà fare da mentore a Cassandra Snow. Non può essere lei eppure...
Dal testo:
L’uomo continua, si dirige a grandi passi verso una boccia su cui è scritta a grandi lettere Ladies
-Molto bene, la sorteggiata di capitol city che combatterà con il distretto 12 è… Cassandra Snow-
Snow, quel nome ricorre nella mia mente… non può essere una parente. So che aveva un nipote, ma che alla fine si è suicidato perché non voleva essere un tributo… eppure… sono passati molti anni da quella decisione. Poteva benissimo aver avuto una figlia… no… non può capitare proprio a me, non posso fare da mentore a quella ragazza. Alla nipote di Snow… la nipote di un uomo che odio.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Nuovo personaggio, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Tampono il braccio di Kellan per bloccare la perdita di sangue, Claire sta raccogliendo le erbe poco lontano da noi, le ho chiesto di non allontanarsi per sicurezza. In realtà è perché non mi fido, dopo quello che è successo non posso far altro che fingere e tenerla d’occhio. La ferita non è molto grave, basterà la crema a guarirlo, ora ho solo bisogno di ideare un piano per sconfiggerli e tornare a casa con Kellan.
-Ehi ragazzi… ho trovato qualche erba. Non sono molte ma possiamo unirle insieme alle altre- caccio fuori il cibo che ci è rimasto. Potrebbe bastarci senza problemi ma siccome Claire è un nemico, ho sinceramente paura di rimanere con lei. Rimetto tutto nella borsa, Kellan e Claire ridono amabilmente appoggiati ad un albero, o almeno lei ride e lui cerca di farla contenta. Guardo il cielo, esasperata, non credo che Katniss abbia ragione sulla cotta che Kellan ha per me.
-Siamo alla manche finale- li raggiungo. Claire si allontana da Kellan non appena arrivo, credo sappia che non mi fido di lei, o almeno lo sospetta. Guardando il cielo penso che possa essere mattina, ma preferisco finire ora il pasto piuttosto che andare a caccia di Ruben a stomaco vuoto. Di sicuro poi non mi va di fare la fine dei miei mentori durante i giochi ed essere seguita da degli ibridi. Non so come posso fare per ucciderli, non ho un arco e non credo che Claire andrà a prenderlo per me.
-Sapete, dove sia accampato Ruben?- chiedo. Kellan scuote la testa.
-Io si, vicino ad un dirupo. Ci impiegheremo mezza giornata a raggiungerlo, se volete possiamo partire dopo aver mangiato- ma guarda tu se poteva mai stare in uno spazio aperto e grande. Ho l’impressione che vogliano buttarci giù dal dirupo, potrei vincere io se avessi un arco. Ma non c’è l’ho, devo trovare un'altra soluzione, più semplice e sbrigativa. Cammino un po’, sicura che Ruben non verrà a cercarci, ha la sua alleata qui con noi. Calcio dei sassi mentre rifletto, un plink metallico mi fa andare verso la grotta, dalle pietre spunta una spada. Claire deve aver colpito Joel con questa. Ma come ha fatto a nasconderla?
-Ehi guardate cos’ho trovato- alzo in alto la spada. Mi raggiungono subito, la mostro anche a Claire continuando a fingere di non aver capito nulla.
-Abbiamo la possibilità di uccidere Ruben finalmente- dico tutta sorridente. Claire cede a malavoglia la spada a Kellan e si allontana sbuffando salendo sulle pietre per portarci da Ruben. Non voleva mangiare prima? La seguiamo mangiucchiando delle foglie e quello che possiamo per strada, le rinfaccio con i gesti quello che ha detto. Le dico se vuole mangiare ma mi risponde aspramente di no, meglio per noi.
*
Ormai siamo arrivati, finisco la foglia che stavo ruminando da tempo, vicino al dirupo c’è Ruben che giocherella con arco e frecce. Ci avviciniamo silenziosamente, io prendo Kellan per un braccio lasciando andare Claire da Ruben meglio avvicinarci lentamente.
-Fa quello che ti dico- lui annuisce solamente. Lentamente ci avviciniamo, Ruben ci tira un freccia ridendo, Claire con lui. Non sapeva fingere ancora, poteva aspettare che uccidessimo Ruben e ci avrebbe attaccato.
-Avvicinatevi, credo che la rosa abbia capito tutto- dietro quel burrone non c’è più nulla. Non potremmo salvarci con un salto. Inciampo su una pietra ma Kellan riesce a prendermi in tempo. Gli altri che ridono solamente, è strano come Kellan sia sempre al mio fianco. Mi fa piacere, è forse la prima persona a fidarsi ciecamente di me, nonostante siamo in una situazione di stallo. Claire e Ruben ridono, la piccola pietra cade dal burrone.
-Imbranata- fa notare Ruben, vengo colpita sul collo da qualcosa di piccolo. Vedo la pietra che cade a terra, quindi quello è limite della cornucopia, quindi gettarci sarebbe inutile, eppure sembra che loro non lo sappiano.
-Chi uccidiamo per prima?- Claire giocherella con la freccia, un ghigno sadico in volto.
-Non so… avete un ultima richiesta ciccini?- continua lei.
“dove il buio regna sovrano la rosa e il fulmine i proteggeranno.”  I fulmini e la rosa, i nostri simboli… i nostri simboli, i bracciali che Katniss ci ha dato. Aveva detto che non sapeva quello che poteva capitare se li accendevamo insieme. Tendo la mano a Kellan, Claire incocca l’arco per colpirci dritti al cuore. Con gli occhi indico i nostri bracciali.
-Insieme- gli dico.
-Insieme- alziamo i nostri bracci uniti difronte, se dobbiamo morire non voglio farlo arrendendomi. Claire tende di più l’arco, pronta al tiro. Il cielo sembra mostrare le sue intenzioni, si scurisce ancora d più.
-Buongiorno- diciamo insieme, chiudiamo gli occhi pronti per la salvezza o per il colpo. Stringo ancora di più la presa alla sua mano, quella che mi ha accompagnato. Sentiamo un forte urlo, proveniente da Claire. Ruben che urla, questa volta di dolore, apriamo gli occhi, sul cuore di Claire c’è una freccia. Un colpo di cannone che segna la morte di Claire, si fa strada in me l’idea che il regalo di Katniss sia davvero uno scudo riflettente, ma ha svolto il suo compito, perché i nostri bracciali non brillano più.
-Voi… l’avete uccisa. Avevate uno scudo. Ve la farò pagare e soffrirete- questa volta prende la spada che Kellan aveva lasciato ingenuamente cadere, la punta verso di me. Ci spostiamo sempre più verso il burrone, potremmo buttarci, ma anche se ci sbalzerebbe indietro cosa potremo contro la forza di Ruben? Continuo a stringere la mano di Kellan.
-Forza chi sarà il primo- Kellan fa un passo avanti, gli stringo la mano non può morire, non ora. Ruben lo afferra per una spalla, mi spinge via. La botta sulla testa pulsa dopo essere sbattuta nuovamente su una roccia.
-NO- urlo rialzandomi e correndo verso di loro.
-Vinci- sento la breve parola di Kellan strozzata dalla lama, ma non faccio in tempo a salvarlo, vedo lo squarcio alla gola che Ruben fa a Kellan. Non faccio in tempo, me lo ripeto in ogni istante. Stupida, sono solo una stupida, ho fatto morire l’unica persona che mi abbia aiutato, che tenga a me e che mi ha fatto provare altri sentimenti oltre alla rabbia che ha da sempre infestato la mia vita. Quella della nipote di Snow, la ragazza il cui nonno ha rovinato la vita delle persone. Una strega. La mano di Kellan è senza vita, le lacrime sgorgano perenni sulle mie guance, il dolore si fa strada nel mio corpo, più forte di quando ho perso Perla nell’arena. Ora capisco cosa deve provare Annie, ma perché ho impiegato tutto questo tempo per capirlo? Solo quando perdi una cosa ti accorgi di quanto sia importante. Vengo strattonata, verso il burrone forse per far cadere la mia testa da quella rupe. Il coltello vicino a me, mi taglio quando vengo buttata li vicino.
-Ora tocca a te- afferro il coltello l’unica cosa che ancora può salvarmi, ma non posso fare nulla. Non posso onorare il suo ultimo desiderio, ho solo un coltello e la fine dell’arena. Piango pronta alla morte “vinci” le parole di Kellan risuonano nella mia testa, vorrei morire e raggiungerlo. Ma una parte di me decide di vendicarlo e poi raggiungerlo, lancio il coltello nel burrone e mi abbasso, se farà in tempo riuscirà ad uccidere Ruben. Lui ha solo la spada, i vestiti sbrindellati dal tempo in cui ha dovuto lottare.
-Kellan- biascico il suo nome, poi chiudo gli occhi. Squilli di tromba, applausi di capitol e una voce.
-Signori e signori Cassandra Snow. Vincitrice degli hunger games- alzo lo sguardo, un hovercraft mi trasporta verso l’alto. Kellan è sdraiato, ormai morto. Ruben è li con lui, la lama del coltello nella sua testa. Ci vedremo presto Kellan, ti raggiungerò quando tutto sarà finito.

  
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