- Le scelte che fai non sono poi così scontate. -
Ib sbatte le palpebre. Cos'era successo? Era come se si fosse appena svegliata. Ma era accasciata su una scrivania, non nel suo
letto, e si rende conto di provare fastidio in una mano. Così abbassa lo sguardo sulla rosa blu che - evidentemente, non che se
ne ricordi - aveva guadagnato. E a chi doveva darla, poi? Era una scorta per lei?
Imbarazzata dal vuoto di memoria che sembrava averla presa di mira, si allontana dalla scrivania sulla quale s'era
addormentata e osserva il corridoio, due porte opposte: una dalla quale giungevano stridii di unghie addosso alla parete, e
verso l'altra un rantolio sordo del corpo che aveva visto steso a terra poco prima. Sì, se ne ricorda...
Le aveva ringhiato addosso, quello. E adesso, che doveva fare? Osserva la rosa fra le sue mani, osserva prima la porta con il corpo rantolante, alto e sanguinante... Non le aveva saputo dire niente. Dall'altro lato, la porta con il quadro della Donna in blu... Le aveva fatto ottenere la rosa che aveva in mano.
Ib sà che non sarà facile uscirne. Ma se vuole tornare a casa, ha una sola opportunità per farlo.
Ib torna nella stanza della Donna in blu.