Premessa:
Ho scoperto che oggi è il compleanno di Liechtenstein, così ho pensato di dedicarle delle frasi utilizzando tutte le lettere che
compongono il suo nome *__* era da parecchio che volevo fare un esperimento del
genere, spero sia venuto bene ^^
Non
seguo sempre un ordine cronologico. Due non sono frasi, ma sequenze che mi
dispiaceva tagliare xD.
Se ho ben capito Liechtenstein viene dal
tedesco e significa “pietra splendente”, che ho usato come titolo.
Pietra
splendente
Le
mani
delicate, per fortuna, non tremarono e con pazienza lei riuscì a inserire il
filo nell’ago: ora poteva passare alla fase successiva.
*
Il
tessuto rosa di cotone che stringeva a sé sarebbe sicuramente diventato un
comodo pigiama per nii-sama: doveva solo stare attenta a non farsi scoprire, era
una sorpresa.
*
Era
un modo per ringraziarlo di tutto quello che aveva fatto - e che ancora faceva - per lei, soltanto
per lei.
*
Cercava
di non pungersi, ma talvolta capitava e allora si chiedeva con un piccolo
broncio se sarebbe riuscita a nascondere i segni sulle dita.
*
“Hai
molto lavoro da fare, nii-sama? Vuoi che ti aiuti?”.
“Non
serve, ho quasi finito”, la rassicurò Svizzera, chino sulla scrivania,
l’espressione concentrata su un documento. Eppure lei continuava a stargli
accanto, avvolta in un silenzio tirato perché non voleva che lui si stancasse
troppo.
*
Trovava
molto piacevoli i momenti trascorsi insieme, anche se brevi, poiché la sua
felicità era sapere che, per lei, Svizzera non risparmiava mai tempo.
*
Essere
a un passo dal baratro oscuro della fine era un’esperienza che lei non augurava
a nessuno, però questa l’aveva avvicinata a lui, che non aveva esitato a
soccorrerla e ad aiutarla in un momento duro per entrambi.
*
Non
ebbe alcun tentennamento davanti allo specchio, quando una mattina decise che,
per assomigliargli, le sue lunghe trecce bionde dovevano cadere con un taglio netto.
*
Sentiva
tutte le raccomandazioni di nii-sama riguardo al diffidare da persone e animali,
ma quei disegni sulla lavagna erano così kawaii che distrarsi fu inevitabile,
così come non poté fare a meno di chiedergli di disegnarli a parte.
*
Tagliò
per l’ultima volta il filo, fissando il risultato del suo lavoro lieta,
soddisfatta e con il cuore che batteva forte al pensiero di aver finito: restava
solo da incartarlo e consegnarlo all’adorato fratello il giorno seguente, prima
che andasse a dormire.
*
Essere
indipendente non le interessava, non sarebbero mai riusciti a convincerla a
separarsi da Svizzera.
*
Il
picnic con vista sullo storico castello di Vaduz*,
in occasione del suo compleanno, era un appuntamento annuale al quale non
avrebbero rinunciato per nessun impegno al mondo.
*
Nii-sama
non sembrava molto contento della decisione presa dal suo capo.
“Da
quest’anno faccio parte dell’ONU**”,
mormorò la dolce Liechtenstein chinando il capo, quasi come a volersi scusare.
“Lo
so”, sbottò Svizzera, per poi lasciarsi cadere su una sedia, sospirare e
aggiungere: “stai tranquilla, non sono preoccupato. Potrò sempre accompagnarti
ai meeting e aspettare fuori, non c’è problema”.
“Un
giorno entrerai anche tu, vero?” chiese fiduciosa, i tondi occhi verdi che
brillavano e un’espressione così adorabile che fece arrossire l’altro.
“F-forse.
Ma fino ad allora non stringere amicizie sbagliate, d’accordo?” si raccomandò.
Liechtenstein
annuì, felice che non avesse negato e che si preoccupasse per lei, anche se non
aveva alcuna intenzione di deluderlo. Il suo cuore le diceva, adesso come tanti
anni prima, che se nii-sama era sereno andava tutto bene.
*Per
chi non lo sapesse, Vaduz è la capitale del Liechtenstein.
**è entrato
a far parte dell’ONU il 18 settembre 1990, mentre la Svizzera nel 2002.