Qualcuno sfiora la mia mano. Mi prende la mano e inizia a correre. Io lo seguo. Non so chi sia. Ma immagino. Vedo solo un capello verde e dei ciuffetti biondi che escono. La morbidezza di quella mano era a me troppo familiare. È buio. Sento il mare. Il profumo di mango mischiato all’odore del mare. I granelli di sabbia cullano i miei piedi. Sono fastidiosamente delicati. Appoggiai la testa sulla sua spalla e ci lasciammo cullare dalla sabbia e il mare, quella sera, suonò per noi.