Quel mattino avevo preparato tutto accuratamente, ero cosciente del fatto che era già tutto perfetto ma volevo ricontrollare tutto ancora un milione di volte per essere sicura che ogni cosa fosse al suo posto.
Era la prima volta che rivedevo i miei suoceri e i miei genitori da quando mi ero sposata, il piccolo Owen correva indisturbato nel giardino ed a me era rimasto l'onore di sistemare la sala da pranzo dell'enorme casa di famiglia.
Nemmeno mia cognata mi avrebbe aiutata a quando sembrava!
Continuavo ad urlare compiti a Bridget che non mi ascoltava nemmeno. Continuava a cantare le sue canzoni depresse.
Era strano pensare che una volta in quella casa ci avevano vissuto i nonni di James insieme a sua zia, e che li lui aveva visto tanti momenti felici insieme ai suoi nonni Edmund e Linette.
Lei non sapeva molto dei nonni di James, sapeva solo che erano mondani e proprio per quello lui li poteva vedere solo in casi speciali come le feste o i compleanni.
Mi passai una mano fra i capelli andando ad affacciarmi alla finestra. 
Le enormi finestre ad arco erano ornate da tende di raso e velluto di colori bianco e blu.
Dalla finestra notò una cosa molto strana che non immaginava, erano tutti riuniti di fronte al lago, il piccolo Owen che correva verso la casa e James e suo suocero che gli correvano incontro.
Scossi la testa e raccolsi le gonne iniziando a correre fuori tentando di andare verso di loro. Quando raggiunse la scalinata per andare nel giardino erano tutte che correvano da tutte le parti.
« CALMATEVI! »
Tentai di dire per farli calmare.
Mio figlio che era in lacrime corse verso di me e si nascose alle mie spalle.
William e James arretravano guardando qualcosa. Avevano le spade sguainate. Lucie era accanto a loro guardando con occhi diffidenti un qualcosa che lei non riusciva a vedere.
« William! »
Diceva Tessa, mia suocera, con tono sconsolato posandosi una mano sulla fronte. 
« James! Lucie! Vi prego non ricominciate.. ANCORA! »
« Tessa? Ma cosa succede? »
Chiesi, mia madre mi corse incontro, le porsi in braccio Owen ed andai verso il resto degli Herondale.
« CARA STA LONTANA! »
Mi urlò James facendomi rimanere immobile sul posto.
Con una mossa svelta portai la mano dove tenevo la spada angelica ma Tessa si volto verso di me con sguardo severo e mi fece tornare composta.
« Ma posso sapere che problema avete voi Herondale? »
Chiese improvvisamente Tessa scocciata.
« Ma mamma! »
Lucie la guardò con sguardo sconcertato. 
« Ma Tessa! Cioè.. Tess tesoro mio E' UNA PAPERA. »
Disse Will quasi gridando.
« COSA?! »
Feci scioccata
« Tutta questa storia per una PAPERA? »
« Cordelia! Cara, loro non sono solo papere. Sono bestie assatanate di sangue. »
« Si certo, mai fidarsi di un'anatra! »
Disse Tessa sarcastica voltandosi verso di me.
Mi mise una mano sulla spalla e mi trascino via.
« Ma Tessa... Loro... »
Iniziai a dire, ma lei alzò la mano fermandomi.
« Tesoro lasciali stare, sono Herondale, hanno la paura delle anatre nel sangue. Fra mezzo minuto e si metteranno a fare progetti su come farle scappare dal laghetto »