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Autore: jongtvb    13/07/2013    3 recensioni
Introduzione? Trama? Se siete fans degli SHINee, allora vi trovate nel posto giusto e al momento giusto. Questa fanfiction è dedicata alla 2min, ma saranno introdotti altri personaggi con diverse storie da raccontare.
Taemin, piccolo per com'è, nasconde in verità un grande amore per il suo hyung, Minho. Tuttavia, quest'ultimo non ne è al corrente e si scoprirà il perchè.
E' la mia prima fanfiction, quindi.. abbiate pietà, lol. Vi invito a leggere i capitoli che posterò di tanto in tanto. Annyeong! ^^
Genere: Erotico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Minho, Quasi tutti, Taemin
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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9. Dolci momenti.
 
Non sapevo come ci si sentiva ad esser accanto ad una persona del tutto diversa da te. Sai, sto dimenticando la mia ossessione nei tuoi confronti.
Hai lacerato l'anima, strappato violentemente il cuore riducendolo a brandelli, eppure io ho voglia di ricominciare. Seppur diventasse un amore mai assaporato prima, non m'importerebbe più di tanto. Io ci sto bene.
E spero che anche tu starai bene con me, Taemin.
 
Viveva una strana sensazione in corpo.
Quelle parole, seppur sognate senza una ragione, scaturivano una gioia ed un benessere tale da farlo sorridere inconsciamente. Non si guardò e ancor preso dal sonno, si mise su un fianco e piegò la gamba sinistra portandola su quella del suo amico ancora dormiente, avvolgendolo in più col braccio.

Quest'ultimo si sentì dentro una gabbia, poichè quella massa di muscoli che tanto desiderava, toccava lievemente il bacino.
Sentiva inoltre la testa di Minho, adagiarsi sulla sua schiena, premendola intensamente. 
Seppur Taemin tenesse ancor gli occhi chiusi ed avesse la mente addormentata e piena di sogni, quel tocco l'avrebbe svegliato ugualmente.
"Uhm, Tae.." - sussurrò dolcemente al suo orecchio, senza accorgersene.
Adesso sì che era arrivato il momento di svegliarsi e dar peso alla situazione che si era creata. 
Spalancò gli occhi, quasi sorpreso da un brutto incubo ed osservò attentamente la posizione del corpo di Minho, che intanto dormiva ancora avvolgendo distrattamente il ragazzo. 
 
C-cosa sta succedendo? Minho è accanto a me? Ma come, quando diamine è arrivato? Ed io perchè mi trovo qui?!
 
Buttò lo sguardo sul comodino, sull'orologio e sul tempo quindi che era via via trascorso, come nulla fosse. 
 
Ah certo, adesso ricordo. Mi ero addormentato perchè lui era uscito. Sì ma.. un momento, adesso chi mi tira fuori da questa situazione? Taemin, non farti prendere dal panico, non farti prendere dal panico!
 
Più ripeteva tra sè e sè queste parole come un mantra, più degenerava la situazione, scappandogli di mano. 
Il cuore correva a mille battiti al secondo e se solo il ragazzo che provocava ciò potesse sentirlo, avrebbe smesso di toccarlo ogni qualvolta che capitava, pur di non mandarlo in tilt. 
 
Cazzo! Taemin statti fermo, è successo altre volte, no? ..no.
Adesso non devi far altro che togliertelo di dosso, alzarti e andartene via da qui. Intesi?
Aspetta, ma cosa diavolo sto dicendo? Io non mi alzerei mai più! Quando mi ricapita una cosa del genere? Pronto, Taemin?! Sei disteso su un letto, con l'amore della tua vita avvinghiato a te che sussurra dolcemente il tuo nome, e non fai altro che pensare a come uscirne fuori e soprattutto.. vivo! 
Potrei approfittarne, ma.. non sono il tipo. Il suo tipo. 
 
Tra pensieri che calpestavano la sua mente come centinaia di tori in corsa, e le vene che sembravano scoppiare per il troppo sangue pulsante causato dall'emozione, paura ed eccitazione dominante in corpo, egli tuttavia non si mosse di una virgola e si lasciò scottare la pelle dal corpo di Minho. 
Che anch'egli pulsava.
Riusciva a percepirne il respiro prolungato, fra i suoi biondi capelli, come se ne stesse rubando il profumo che emanavano, e la sagoma del suo volto impregnato sulla schiena del ragazzo, prendendone perfino i dettagli. 
Le labbra del moro si schiusero dopo pochi respiri, diventati affannosi, ed il suono della sua lingua che le inumidiva, fecero quasi mandare in estasi il ragazzo che stava inconsciamente abbracciando e prosciungando via quel poco di controllo che aveva in serbo. 
Tutt'attorno taceva, non si sentiva altro che il ticchettio dell'orologio fissato accanto a quel muro di foto, e il dolce respirare di Minho che nel contempo stava sempre più stringendo l'esile corpo dell'altro.
Mosse incaute vagavano per la mente di Taemin, che cercava in tutti i modi di assaporarne comunque il momento, di godersi l'istante, l'odore vicino della sua pelle e quelle labbra, le quali in un secondo poteva raggiungere e non staccarsene più. 
 
"..Resta qui con me." - mormorò nuovamente Minho, il quale avvicinò il suo bacino al fondoschiena dell'altro. 
 
Non sapeva precisamente cosa stesse sognando, se tutto ciò fosse reale o se quei sentimenti fossero solo provocati dalla fantasia della sua mente; ma il suo cuore era convinto, che qualsiasi cosa stessero proiettando i suoi occhi, avrebbero avuto lui come protagonista. 
 
Resta qui con me..? Minho, perchè mi stai facendo tutto ciò? Resterò qui fin quando vorrai, o magari anche oltre. 
Ma.. non dovresti più chiedermelo così. Sussurrarmi all'orecchio ciò, mi provocherebbe un decesso immediato, e tuttavia non so come faccia ancora a star vivo e pensare. Okay, mi do una calmata.
 
Il pensar così precocemente certe frasi, o il domandarsi ancora se tutto quello che stava accadendo fosse frutto della sua immaginazione o meno, vennero fermati da un bacio angelico, il quale Minho diede lievemente sulla spalla morbida e delicata di Taemin. 
 
No.. no aspetta, Taemin. Non adesso.
 
Improvvisamente quest'ultimo percepì i pantaloni diventar più attillati nella zona del basso ventre.
Il sangue che scorreva semplicemente in tutto il corpo, sembrava quasi moltiplicarsi e concentrarsi maggiormente solo in quella parte, che esplodeva dalla voglia di liberarsi e di esplorare altre cavità. 
Il rossore in viso era segno di estremo imbarazzo, il quale il ragazzo possedeva sin dalle quattro di quel lungo pomeriggio.
Notava fortemente il disagio che si stava creando, ma Minho era ancora nel suo mondo in quel momento, fatto di Taemin, probabilmente. 
 
Non ce la faccio, non ti resisto più.
 
Si lasciò sfuggire un lamento soffocato ma liberatorio, solo e puro desiderio dell'altro che gli stava fin troppo accanto. 
Diede il via ai battiti di ciglia, che Taemin riusciva a sentire da sopra la stoffa della sua maglia.
 
"Mh.. ma che-" - commentò Minho che, passandosi fra i capelli la mano sinistra poggiata fino a qualche istante prima sul petto del suo amico, rimase sorpreso dalla posizione che aveva assunto per tutta la durata della dormita. Era strettamente avvinghiato all'altro ma tutto sommato, questa cosa gli piaceva un po'. Come si poteva non resistergli?
 
"Ah, Taemin.. scusa se mi sono buttato addosso a te, mentre dormo non capisco più nulla. ..Tae?" - dopo attimi di silenzio, continuò via dicendo - "Uhm, forse dormi ancora."
Si tolse da quella posa diventata tanto imbarazzante ma piacevole solo al pensiero, e stette im modo naturale e composto.
 
E' il momento di agire? Infondo, cosa potrebbe andare storto? Al massimo perdere un amico e al tempo stesso l'amore. Ma sì, decisamente nulla di preoccupante! Dopo di questa, posso anche aggiornare la lista dei momenti più imbarazzanti della mia vita. Bene, fatti forza Taemin.
 
"Aahh.." - iniziò, cercando di simulare al meglio uno sbadiglio come quelli di prima mattina, portando una mano alla sua candida bocca.
"Ehi Tae, finalmente." - in quell'attimo pieno di pura voglia nell'aria, fece quasi finta di sobbalzare, girandosi cautamente verso di lui. 
Sguardi che s'intersecavano tra i loro respiri così profondamente vicini, e il desiderio di sfiorare quelle labbra con un solo bacio. 
"Ehi.. pensavo non fossi ancora tornato da quella commissione importante. Perdonami se mi sono addorment-"
"Non c'è bisogno di scusarsi, tranquillo." - intervenne Minho. Quest'ultimo non potè che notare ancor più dettagliatamente il volto del ragazzo, cui gli procurava uno strano effetto.
Fissava intensamente le sue labbra rosee e carnose che forse mai nessuno aveva avuto il privilegio di baciare prima. 
 
Cosa mi sta succedendo? Perchè ho questo strano impulso di baciarlo?
Frena, è un ragazzo come te e tu non sei gay! Come puoi minimamente pensare una cosa del genere? Tra l'altro, non lo conosci neanche da una settimana! Allora perchè nonostante ciò e il suo mistero, mi sembra di conoscerlo da parecchio tempo? Anche il suo nome, come suona nelle mie orecchie, nella mia memoria, è familiare, già vissuto in me. Mh, cosa stai farneticando Minho?!
Ti ritrovi faccia a faccia con un essere che sprigiona una bellezza imparagonabile e stai fermo.
Anzi, devi stare immobile, non toccarlo.
Ah.. non ci riesco, sei più forte di me.

Taemin si precipitò, seppur impaurito per quello che stava iniziando a dire, notò l'espressione che aveva in viso la sua meravigliosa metà.
"Sai, è.. strano." - si pronunciò.
"Cosa?" - ribattè l'altro.
Erano come se le parti, se i loro caratteri si fossero momentaneamente scambiati, che vivesse in loro un incantesimo degno di quella situazione avventata, accaduta quasi in modo accidentale. Taemin adesso era il coraggioso ragazzo che, nonostante le incertezze, cercava di metter da parte l'imbarazzo creatosi in quell'istante e proseguire, andando alla ricerca di un'attenzione più vicina ad un qualcosa in più. Per contro, Minho era meravigliato perfino da sé stesso, il quale tra pensieri non appartenenti ai suoi e il frastuono che emetteva il cuore, era tanto impaurito quanto affascinato da questa parte sconosciuta che misteriosamente emergeva in lui.

"Poco fa, mi è sembrato di sentirti pronunciare il mio nome." - disse di getto, ma dopo istanti di gelo preferì proseguire per giustificarsi un po' - "Forse è stata solo una mia impressione, dopotutto dormivo."
Fece spazio tra i suoi sogni, cercandone qualcuno che avesse il suo amico come chiodo fisso e tra i mille fotogrammi che la memoria gli proiettava, si ricordò di lui e di quelle parole dette con tanta frivolezza, cui spiegava l'amore rassegnato nei confronti di quella ragazza che ormai diede per dispersa nella sua vita, e l'estremo bisogno di ricominciarne un'altra. Un'altra vita con Lee Taemin. 
All'improvviso tutto era diventato più chiaro, la mente risplendeva dei suoi sorrisi timidi osservati attentamente in quei giorni ed il cuore, seppur avesse in corpo un nuovo sentimento, si mostrava nuovamente saturo di emozioni.
Tuttavia, non riuscì a badar molto alle conseguenze ed agì di scatto, agli impulsi che gli procurava l'eccitazione. 
Sfiorò dolcemente il delicato volto di Taemin, il quale momentaneamente era assente e perso nella soave ed angelica bellezza di Minho, ma rimase ugualmente nella terra ferma non appena sentì quel tocco che gli procurò un freddo brivido lungo la schiena, e la mano che gli passò tra i capelli scompigliati che s'incastrarono fra le sue dita. 

"Non era una tua impressione, ti ho sognato sul serio Tae." - se ne uscì via dicendo, con una voce ammaliante.

Il suo corpo stava prendendo fuoco, e le mani tremanti ricominciarono a sudare ininterrottamente.
I mille pensieri che fino a qualche secondo prima stavano torturando la povera mente di Taemin, improvvisamente scomparvero, come la sua saliva che pian piano si stava azzerando, e ne dettero rilievo ad uno solo, con lo scopo di tentare a rubargli il primo bacio. 
Dall'altra parte, neanche lui riusciva a frenare l'inspiegabile desiderio che lo possedeva.
S'avvicinò cautamente alle labbra carnose del suo amico, ancora tremanti ed asciutte come un deserto e penetrando lo sguardo nel suo e mordendosi il labbro inferiore per il piacere, le baciò lievemente ma senza risultato, poichè il tempismo perfetto di quella giornata fece vibrare il cellulare di Minho che teneva in tasca, provocando perfino un leggero piacere al ragazzo di fronte a lui; il tutto proprio in quel caldo e focoso istante che li teneva uniti.
Sobbalzò di colpo e facendo ciò, sbattè la testa sulla mensola poggiata sopra il letto, emettendo un piccolo grido di dolore.
Taemin, nonostante la situazione, non riuscì a contenersi e scoppiò in una buffa e sonora risata che provocò lo stesso effetto al sofferente Minho.
"Hahah, ma cosa fai! Ti sei fatto male?" - chiese.
"Ah, un po'. Ma chi sarà adesso?" - rispose, cercando di prendere il cellulare - "Uh, è il mio amico Jinki." - continuò, aprendo la chiamata.
 
"Pronto?"
"Minho! Ma dove sei andato a finire? Ti ho chiamato un sacco di volte ma non mi hai risposto!"
"Uhm, scusa ma dormivo. Che succede?"
"Credo ti sia dimenticato che giorno è oggi." 
"Il 23 settembre, perch- oh cavolo, il compleanno di Kibum!" - esclamò e proseguì - "l'avevo completamente rimosso!"
"Hahah, ed io l'avevo intuito. Ringraziami sempre, mi raccomando! Comunque, tra poco dovresti essere qui alla festa, siamo ancora in pochi ma visto che siamo tra i suoi amici più stretti, è bene che ci diamo da fare con altri preparativi." 
"Oh, sì certo." - buttò uno sguardo sull'orologio che segnava le diciannove e trenta spaccate, e poi i suoi occhi caddero su Taemin, che fissava il vuoto quasi con aria afflitta. Si sarebbe dovuto separare dal suo Minho tra pochi istanti, ed aspettare altre ore per rivederlo accanto a lui.
"Bene, allora ci vediamo verso le venti. Puntuale, okay?" - continuò intanto il suo amico.
"Si! Ah senti, posso portare con me una persona?" - chiese improvvisamente.
"Si, più siamo meglio è. Chi è, eh? Il mio amico Minho ha fatto nuovamente strage di cuori?" 
Non riuscì ad aprir più bocca.
In un certo senso, era quello che si stava domandando anche lui.
Nel contempo Taemin, nel sentire quella richiesta, lo guardò con espressione perplessa in viso, ma subito dopo esplose in un sorriso.
"Va bene, ho capito che non sono affari miei. Comunque, adesso vado a dare una mano a Jonghyun con i palloncini. Fai- anzi, fate presto, intesi?" 
"Intesi! A dopo." - rispose Minho, chiudendo la chiamata.
 
Seppur nell'aria vivesse ancora quello stato d'imbarazzo tra i due, Minho cercò di rompere il ghiaccio facendo apparire un buffo sorriso a trentadue denti, che scaturì una risata all'altro.
"Allora.. ti andrebbe di venire a questa festa?" - chiese d'un fiato.
"Verrei volentieri ma non conosco nessuno, tantomeno il festeggiato." 
"Ah, stai tranquillo! E' un mio caro amico e tra l'altro non ci mette nulla a fare amicizia, se è questo il tuo problema." 
"Uhm, va bene ma.. dovrei andare a casa a prepararmi, non posso andarci conciato in questo modo."
"Ti presto i miei vestiti se ti va bene, perchè non possiamo permetterci di fare tardi, già lo è."
 
i suoi vestiti, indossare, io, cosa? 
Terrò il suo odore ancora più vicino, per tutto il resto della serata.
 
"Certo, mi va bene." - rispose, sorridendo timidamente.
"Grande. Andiamo a farci una doccia prima che sia troppo tardi, vieni, ti faccio strada Tae." - disse l'alto ragazzo, scendendo dal letto caldo che sapeva ancora di loro.
Per sua sfortuna, o fortuna, quella casa possedeva due bagni, e in quel modo si prepararono molto più in fretta e senza alcun imbarazzo.
 
A pochi minuti dalle venti, essi erano già belli che pronti e non mancava altro che dirigersi alla festa a sorpresa dell'amico. 
Salirono in macchina precipitosamente e Minho azzardò qualche parola per non rimanere in silenzio durante il tragitto.
"Taemin, riguardo a poco fa.." 
"Hai qualche cd? Mettiamo un po' di musica, che ne dici?" - lo interruppe, cercando di frenare l'impulso di urlare e svenire in contemporanea. 
"S-si certo, nel cruscotto dovrebbero essercene alcuni. Ma.. non ne vuoi parlare?"
"Non c'è molto da dire in realtà.."
"Uhm, sì.. hai ragione."
 
Taemin rinunciò ai cd, non riusciva più a distrarsi o forse, non ne aveva più voglia.
Il silenzio ed il gelo li avvolgeva, fin quando il bel moro sputò via qualcosa, di getto, come se l'avesse detto con convinzione e senza rimpianti. Era davvero così?
"Tu mi piaci." 
Il diretto interessato si voltò incautamente, con occhi spalancati, il cuore andato via per i ripetuti e violenti battiti, ed il viso diventato di un rosso scarlatto.
Per contro, Minho credeva sul serio a quelle tre parole che riuscì a pronunciare immediatamente.
"Cosa?" - rispose l'altro riducendo la voce ad un filo, con aria quasi sconvolta.
"Mi piaci.." - ma per non risultare molto frettoloso, credendo di metter anche paura al ragazzo, proseguì via dicendo - "Sei un adorabile amico."
 
..Amico, certo Taemin. Sei e sarai sempre ciò per lui.
 
Nel contempo, erano arrivati a destinazione.
Minho uscì per primo, e facendo il giro andò ad aprire il ragazzo accanto a lui. 
Non sapeva se sorridergli fosse il caso, ma optò che in quel momento sarebbe stata la cosa più giusta da fare.
 
"Avremo altre occasioni per riparlare dell'accaduto?" - disse improvvisamente il moro.
"S-si.
Le potenti ma dolci braccia di Minho lo avvolsero a sé, come un qualcosa da proteggere con tanta cura e amore poichè per lui, non era quell'adorabile amico che buttò via pocanzi solo per non sembrar pateticamente strano, ma il suo nuovo inizio di un qualcosa di grande.

 
 
 Sì, mi piaci per davvero Taemin. 
 
  
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