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Autore: heartbreakear    13/07/2013    4 recensioni
'Eri come il fumo di una sigaretta.
Piacevi, piacevi da morire. Creavi addirittura una fottuta dipendenza. Finivi nei polmoni, certo, ma sai una cosa? Nel cuore mai. Lì dentro non ci saresti potuto mai arrivare.'
Per quindici mesi eri stata come la dipendenza della sigaretta, ma poi è arrivato lui. Mi è scoppiato nel cuore all'improvviso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Dopo tanti mesi con una persona pensi che quella sia l’amore della tua vita, la persona che con cui ti ritroverai sull’altare, ma è possibile cambiare idea in un giorno? Di capire che tutto era un sogno ? Che ti eri autoconvinta di amarla? Quasi come se fossi stato costretta? Ebbene si. Nella vita tutto può succedere, tutto può cambiare , iniziando dalle persone e dai sentimenti. Una relazione di 15 mesi e 4 giorni per una quindicenne non è proprio una cosa superficiale,o almeno è quello che credevo. 6 marzo 2012, credevo che questa data non l’avrei più dimenticata e invece ora è un giorno,un mese e un anno qualunque,come se non fosse successo niente, come se quei mesi.. quell’anno con lui non fosse mai esistito. ‘È bello l'inizio. I primi mesi, la prima uscita, la paura di non piacersi. I primi messaggi, il primo bacio. Il cuore che batte all'impazzata quando ci si incontra. Gli occhi che luccicano, la voglia di amarsi. Ma il bello arriva dopo. Quando si litiga, e si finisce col dirsi cose che magari non si pensano, ed escono solo per rabbia, per orgoglio. Il bello arriva quando inizi a conoscere il peggio di una persona, quando nonostante i mille difetti, devi accettarla ciò che è, perché la ami. Il bello viene quando qualcuno nonostante il tuo peggio, decide di restare. E continua ad amarti e farti sentire unico anche così.’ Mi autoconvinsi così tanto di questa citazione che pensai che sarei arrivata a sposare Luca,che dopo tutti i disastri passati insieme non ci saremo più allontanati, ma forse furono proprio quei disastri a farci separare. Conoscevo il peggio e il meglio di lui, ma nonostante i difetti volli rimanere,alla fine questo si fa in amore, ma che si fa quando quei difetti ti fanno stare male da non farti dormire la notte per piangere? Iniziai a pensare che fosse un periodo, ma quel periodo è durato per sei mesi, lunghi sei messi di insonnia, di occhi gonfi dalle lacrime e finzione quotidiana di un sorriso per far illudere chiunque ti guardasse, ma la cosa che mi fece più star male? La persona che diceva di amarmi e di conoscermi meglio di tutti non si accorse di niente. Ero io che sapevo fingere troppo bene o era lui che non mi conosceva affatto? Ormai ci feci l’abitudine, feci diventare quel dolore un’unica cosa con la mia vita, come se fosse tutto normale, come se in una relazione c’era bisogno di fingere pur di far star bene l’altro. Sapevo di amare Luca, sapevo che era la mia vita e sapevo che sarebbe stato difficile stare senza lui, ma dopo aver conosciuto una persona capì che per mesi sbagliai tutto, misi al primo posto la felicità sbagliata, iniziai a pensarla diversamente. Per un mese quella persona mi fu vicina più di tutti, perfino di più del mio ragazzo. E’ cosi che si comprendono le cose vero? Insieme ad una persona, ma era così sbagliato cercare di capire qualcosa della tua relazione con un altro ragazzo? Anche se questo *era* veramente solo un amico? Molti ora penseranno che sarò stata una stronza, una ragazza senza cuore, ma vi posso giurare che non era mia intenzione farmi piacere Mario, questo è il suo nome, il nome del mio ragazzo. Mario mi stette vicino senza mai allontanarsi, mi bastava dirgli che stavo male e subito mi dava la disponibilità per vederci, faceva di tutto per farmi sentire meglio e ci riusciva. Mi faceva sorridere con piccoli gesti, anche con un suo semplice sorriso..un abbraccio, piccoli gesti, ma se fatti dalla persona giusta,nel momento giusto possono essere regali stupendi. Ci vedavamo tutti i giorni, peccato che io ero ancora fidanzata con Luca. Era strano stare con Mario, stare fra le sue braccia, sentire il suo calore , sentire il suo cuore battere vicino al mio, sentirsi così protetta, ma quello che mi faceva pensare ancora di più era la velocità del battito del mio cuore quando stavo con lui, il sorriso che non andava via, la voglia di sentirlo anche dopo esserci appena visti. Sono cose che fanno pensare no? Magari pensi che per mesi hai detto di amare una persona quando non era così, certo ero affezionata, ma non credo che quel sentimento si potesse chiamare amore. Sapete quando avete quella sensazione nello stomaco? Quando sai che succederà qualcosa? Ecco,questa situazione la ebbi tutto il 16 giugno 2013, mi sentivo che se quella sera fossi scesa con Mario sarebbe successo qualcosa, di qualcosa che sicuramente mi sarebbe piaciuto. Quella mattina sembrava la giornata perfetta e non sapevo ancora che sarebbe stato così! Vado a mare con i miei genitori, mi metto 5 ore al sole e messaggiai una continuazione con Mario. Troppo caldo, decisi di andare in acqua: una nuotata mi avrebbe solo fatto bene,ma senza esagerare non essendo una grande nuotatrice e amante dell’acqua risalì dopo 10 minuti e corsi subito a controllare il cellulare: ovviamente c’era un messaggio di Mario, mi aveva chiesto se volevo scendere la sera se non fossi stata troppo stanca e ovviamente io non potetti fare altro che rispondere con ‘alle 9 sotto casa mia,sii puntuale’. Da quel messaggio non feci altro che aspettare l’orario dell’incontro,perché forse, infondo a me sapevo che quella sera sarebbe successo qualcosa. Qualcosa che mi avrebbe reso sicuramente felice. Finalmente passarono quelle ore che sembravano infinite, tornai a casa, una doccia veloce e cercai di preparami nel dettaglio, per cercare di raggiungere la perfezione.. per lui. Squilla il telefono,finalmente era arrivato, dovevo solo scendere le scale del palazzo e finalmente avrei rivisto quel sorriso, forse proprio il motivo per cui mi stavo innamorando di lui. Qualche battuta per rompere il ghiaccio, mai come quella sera ci fu un imbarazzo esagerato; decidemmo di andare a San Martino, ci prendemmo una birra a testa e poi iniziammo a sperare di trovare una panchina libera,mi sa che quella serata era proprio la serata giusta, era la serata perfetta : San Martino, cielo rosaceo,io e lui. Cosa potevo chiedere di meglio? Forse una cosa c’era, mai come in quel momento sperai di essere single, ma non si può avere tutto dalla vita o meglio, non ancora. Avevo un pantaloncino nero e la panchina era molto fredda quindi Mario decise di farmi sedere sulle sue gambe, probabilmente era un modo per cercare il contatto fisico. Tra un sorso di birra e una sigaretta ci scambiammo baci sul collo: modo per evitare di baciarci! Purtroppo chiamò mia mamma intorno alle 22 .30 e quindi per mi alzai e mi allontanai un po’ per avere una conversazione un po’ più privata, conclusa la chiamata mi andai a risedere di nuovo vicino a Mario; all’improvviso ci trovammo a un centimetro dalle labbra dell’altro, imbarazzo totale e furono pronunciate precise parole: Mario – vorrei baciarti il collo Non potetti fare a meno di sorridere,non dissi parola, anche perché mi mancava del tutto il respiro. Mario – devo passare prima altrove? Io – forse .. Ed ecco che finalmente le sue labbra sfiorarono le mie. Non avevo mai baciato labbra così dolci, morbide. Avevo paura di staccarmi da lui: imbarazzo, paura! In quel momento erano rinchiuse tutte le emozioni. Finalmente riaprimmo gli occhi dopo quel bacio stupendo, ma che dico? Stupendo è dire poco; e così potetti specchiarmi nei suoi occhi. Tremavo non riuscivo a respirare, diciamo che mi ripresi appena mi chiesi se volevo una sigaretta. Mentre fumavamo ci avviammo verso casa,mano nella mano; un po’ prima di essere arrivati davanti al mio parco prese e mi baciò di nuovo e tra un bacio e l’altro mi disse che in quel momento l’unica cosa che mancavano erano i fuochi d’artificio… detto,fatto. Sembrava e mi sembra tutt’ora se ci penso, uno dei tanti baci che si possono vedere nei film d’amore. Purtroppo dovetti risalire e inizia a rendermi conto di cosa feci: avevo appena tradito il mio ragazzo, la persona che ho detto di amare per quindici mesi; ma ormai neanche quello mi importava, non facevo altro che ridere e sorridere, neanche avessi bevuto, ma altro che alcool, io ero felice, ero dannatamente felice. Quella notte riflettei molto e capì che la situazione non poteva andare avanti in quel modo, non era giusto né nei confronti di Luca né di Mario, né miei. Luca venne a dormire da me per le prove scritte dell’esame di maturità, ma la sera stessa scoppiai, non resistetti più e gli dissi tutto e così finì la nostra relazione una volta e per tutte! Stavo male, stavo malissimo a dire la verità scoppiai a piangere, avevo le palpitazioni , l’unica cosa che mi faceva sentire un po’ meglio era la consapevolezza della presenza di Mario. Luca non si fece vivo per un mese e per un mese io continuai la mia storia con Mario. Ora ? Tra tre giorni è un mese che sto con Mario. Molte persone mi hanno detto che un mese non è niente ,che potrei sempre cambiare idea ,ma qual è la mia opinione? Per creare una vera relazione ci deve essere un mese, due e poi chissà magari tutta una vita.
  
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