...."Il cuore le batteva all'impazzata come quel giorno di tanti anni prima...si guardò allo specchio sperando che nulla trasparisse...si aggiustò i capelli e uscì. Quella telefonata l'aveva sorpresa, si le aveva detto "uno di questi giorni passo da te per un caffè" ma, per una forma di autodifesa, lei aveva finito per convincersi si trattasse di una frase di circostanza...lanciata li così....e invece.... In ascensore diede un'altra occhiata allo specchio...quelle rughe tradivano la sua età ma poteva ancora definirsi una donna piacente....il vestito accarezzava le sue curve...le gambe snelle sui tacchi erano ancora più sensuali... Ripose i suoi pensieri nello scrigno del cuore e uscì. Il sole l'avvolse in un caldo abbraccio e cercando di simulare indifferenza si diresse verso il bar. Appena scorse la sua sagoma provò una stretta al cuore..."è sempre maledettamente affascinante" pensò e sentì che, tutto quello che per mesi si era raccontata, man mano che gli si avvicinava perdeva di consistenza...un pò come le sue gambe in quel momento.... "Ciao che bello rivederti" la sua voce la riportò alla realtà e quegli occhi così intensi le fecero quasi mancare il respiro... No...non lo aveva dimenticato...si era solo raccontata una bella favola, come quella che le raccontava il suo papà quando aveva paura, lo amava...e nulla sembrò aver più un senso compiuto"....