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GokuVegeta
Cioccolata
 
La cioccolata della discordia
 
Vegeta parò il pugno dell’altro con l’avambraccio e cercò di colpirlo con una ginocchiata. Il ginocchio di Goku si abbatté contro il suo facendolo scricchiolare. I due saiyan puri strinsero i denti e si colpirono con una serie di testate, la fronte spaziosa del saiyan più grande si abbatteva su quella con il cranio altrettanto duro dell’eroe della Terra.
“Kakaroth, perderai” sibilò il principe dei saiyan.
“La vedremo” ribatté il Son. I capelli di entrambi divennero dorati e così le loro sopracciglia, gli occhi divennero da neri a verde-acqua e la loro aura da supersaiyan si espanse. Il pavimento della Capsule corporation tremò e una sedia cadde a terra con un tonfo. Il livido viola sulla guancia di uno pulsava e l’occhio nero dell’altro bruciava.
“Voi due!” gridò Chichi. Spalancò la porta sbattendola e avanzò.
“Vi avevamo detto di smettere di combattere. Pensavo che, almeno sul concetto merenda,vi sareste trovati” si lamentò Bulma. Si massaggiò le tempie e camminò dietro la migliore amica. I mariti si voltarono insieme, si allontanarono dirigendosi in direzione contraria e s’indicarono.
“Vuole la mia cioccolata” dissero in coro.
“E mi copia anche le parole donna! E inoltre è un oltraggio che tu mi debba dire cosa fare!” urlò il principe dei saiyan. Goku incrociò le braccia, i capelli gli tornarono neri e sporse il labbro inferiore.
“Chichina, è una questione seria, io ho fame” si lamentò. Le due donne si guardarono tra loro, scossero il capo e sospirarono.
“Scimmioni” mormorò Bulma.
“Teppisti” ribatté l’altra.