TITOLO:  IL CIOCCOLATO HA UN SAPORE MIGLIORE SUL TUO CORPO.

Pairing: libero.
Prompt: il cioccolato ha un sapore migliore sul tuo corpo.
Lanciata da Elisa Proietti

Cioccolato: questo è il sostantivo associato all’alimento, a base di cacao e zucchero, identificato come il peggior attentatore alla linea ideale di Blair Cornelia Paige Waldorf.
Ingerire una quantità eccessiva di cibo, correre furtivamente lontana da sguardi indiscreti ed infilarsi due dita in gola al fine di gettare fuori pasti misti a delusioni, costituivano di conseguenza passaggi essenziali di una rigida procedura eseguita con maniacale ossessione.
La Queen B, infatti, dietro la maschera di dittatrice della moda, rappresentata da capi griffati e un famoso carattere vendicativo, nascondeva diverse insicurezze, derivanti da una madre assente, un padre scopertosi gay ed una migliore amica (dotata di lunghi capelli biondi e grandi occhi verdi da sommare ad un fisico mozzafiato) da cui era solita essere oscurata.
Il sonore segnale acustico dell’ascensore annunciò l’arrivo a destinazione e lo stridio metallico causato dall’apertura automatica delle porte rivelò l’identità del passeggero.
Charles Bartholomew Bass, conosciuto come Chuck, si immobilizzò sull’uscio della suite estasiato dalla vista di Blair, ad attenderlo fasciata da un completo di pizzo nero firmato Victoria Secret, tacchi vertiginosi del medesimo colore e fluenti capelli color nocciola sciolti sulle spalle.  
“Ciao.” Lo salutò lei, comodamente adagiata in una posa sensuale sul divano di pelle del salotto.
“Ciao.  Scusa il ritardo, ho comprato la cena.” Le annunciò lui, indicando la busta di plastica dalle grandi dimensioni contenente ogni sorta di leccornia e un’immancabile bottiglia di champagne.
“Possiamo passare al dolce?” Propose Blair, la lingua premuta tra i denti e la punta di essa visibile al lato delle labbra.
“No, non possiamo.” Ribattè Chuck, i lineamenti del viso in un cipiglio serio, prendendo posto accanto a lei.
“Perché?” Chiese la ragazza con aria sorpresa, temendo che, nonostante le precauzioni adottate, il suo disturbo alimentare fosse stato scoperto.
“So cosa fai. B., sei bulimica. Perché?” Volle sapere il ragazzo, diretto come sempre.
“Perché non sono abbastanza bella.” Confessò B., abbassando la testa per nascondere le lacrime che cominciavano a rigarle il viso.
“Hai ragione: tu non sei bella, sei perfetta.” Si addolcì C., sollevandole la testa facendo una piccola pressione sul mento delicato con le mani ed avvicinandole un quadratino di cioccolato alla bocca. “Mangia.”
La Waldorf, amante di quella delizia fin da piccola, fu combattuta tra il desiderio e l’abitudine di rifiutare, così il Bass ne approfittò per mangiarselo.
“Ehi, Bass-tardo, era mio.” Lo accusò lei scherzosamente, avvicinandosi alle labbra del ragazzo e leccandone bramante i residui.
A quel punto, Chuck non potè resistere alla sua di tentazione ed iniziò a liberarla dal leggero indumento con mani esperte; si imbrattò, però, con il resto della tavoletta di cacao e Blair ne approfittò per alternare i baci alle leccate sul corpo muscoloso dello spasimante in precedenza spogliato.
“Ora vuoi mangiarlo?” Le domandò compiaciuto l’adone.
“Il cioccolato ha un sapore migliore sul tuo corpo.” Fu l’ambigua giustificazione che ricevette, anticipatrice di una notte di baci, amore e… Cioccolato.