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Autore: orientexpressify    13/07/2013    3 recensioni
[STORIA IN REVISIONE 2024]
Questa è la storia di Laila , una studentessa alle superiori che incontra Justin un ragazzo misterioso e gentile, nonostante le avversità, i due si innamorano e iniziano una relazione romantica.. Tuttavia, la loro felicità verrà messa alla prova da una serie di eventi tragici e difficoltà che devono affrontare insieme come la perdita e la resilienza.
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❀trailer coming soon❀
Genere: Drammatico, Slice of life, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate
Capitoli:
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1. 

 

 

I Anno. Estate. 

 

 

I petali dei ciliegi stavano per abbandonare il ramo dell'ultimo albero ancora in fiore, il caldo estivo era in arrivo. Le piccole gocce di sudore scivolavano lungo le tempie fino a sfiorare la mia morbida guancia. Ogni tanto, mi concedevo il lusso di distogliere lo sguardo dalle pagine dei libri che continuavo a sfogliare con fervore in vista degli esami finali, che segnavano l'inizio ufficiale dell'estate. Mi trovavo nella biblioteca, il mio rifugio, dove trascorrevo ore preziose immersa tra le pagine, studiando o lasciandomi trasportare dalle storie. Una sottile vampata di calore stava quasi per sovrastarmi, avevo bisogno di aria fresca, la concentrazione stava iniziando a vacillare.

 

Dovevo staccare.

 

Mi chiamo Laila, sto per iniziare il secondo anno al liceo. Anzi, correggo, ho appena concluso il primo anno e oggi è l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze estive. Ma, come sempre, prima di poter andare in vacanza, devo superare gli esami finali. Non credo che mio padre mi farà passare liscia se non sarò in grado di dimostrare di aver studiato abbastanza. Ho notato che molte ragazze sono alla disperata ricerca di un ragazzo che le capisca e le sopporti. Io, invece, sono felice così.

 

Almeno lo ero.

 

Sì, lo ammetto mi piacerebbe tanto innamorarmi. All'inizio non mi importava molto, ma vedendo tutte quelle coppiette a scuola, un po' ci soffri e diventi invidiosa della vita perfetta che alcune ragazze sembrano avere: voti perfetti, capelli perfetti, famiglia perfetta... ragazze come Becky, con i suoi ricci biondi, la sua altezza, sempre impeccabile nel suo abito. Era adorata da tutti... Perché non potevo essere così fortunata anch'io?

Uscii dalla biblioteca a causa dell'interrotto mal di testa. Mi diressi in bagno, passando per il corridoio, era disabitato a quell'ora, così ne approfittai per una rinfrescata al viso, legandomi i folti capelli castani con l'elastico che avevo al polso, un regalo di mia madre. Feci scorrere l'acqua aspettando che si intiepidisse un po', per poi portarmela agli occhi stanchi. Avevo gli occhi completamente chiari, anche loro sentivano l'arrivo dell'estate come il resto del mio corpo. Ultimai con una passata di lucidalabbra al profumo di ciliegia, il mio frutto preferito oltretutto, per poi tornare in classe dove mi stavano aspettando le mie amiche.

-Eccoti qui, Laila- mi accolsero con un sorriso che quasi mi irritò.

-Dov'eri finita? Sei in ritardo! - mi chiese Alyssa.

-Ero in biblioteca- mi sforzai di sorridere -Come se non lo sapeste…- affermai scocciata.

-Sei sempre dietro ai libri eh? - mi rise Kate. -Non è vero! – ribattei -Sai com'è mio padre, se non vado bene, mi spedisce in Alaska a lavorare con mio nonno!"- cercai una scusa. 

-Aspetta un secondo... ma quello è gloss? - notò il lucidalabbra che mi ero applicata prima. -Non è che... c’è qualcuno che ti piace in biblioteca? - mi chiese ghignando. 

-No, magari fosse così. Non so proprio da dove cominciare- le mie guance cominciarono a prendere un colorito più scuro -Capisco- rispose Kate.

Kate era la mia migliore amica, ci conoscevamo dalle medie ed era sempre stata al mio fianco, conosceva tutto e tutti. Aveva un modo tutto suo di entrare nelle feste grazie ai suoi contatti, e le altre amiche, più sue che mie, si erano unite a noi quest'anno. Erano simpatiche, sì, di buona compagnia.

-Ascoltate…- Kate cercò di attirare la nostra attenzione. -Mi sono innamorata! - disse, con gli occhi che brillavano. -COSA? - rispondemmo in coro. Questa era bella! Persino la mia migliore amica era felicemente innamorata di qualcuno.

-Aaron della sezione D ... quel ragazzo atletico con il sorriso sempre stampato in faccia, gli occhi di un blu immenso, i capelli curati, quando giocava alle partite mi guardava sempre sugli spalti e poi…- 

-Sì, abbiamo capito Kate! - la interruppi, perché sarebbe potuta arrivare fino a notte per descriverlo. Mi sembrava strano che a Kate potesse piacere un tipo così lontano dai suoi gusti precedenti.

-Non credo sia una buona idea...- dissi.

-Cosa intendi? - cominciò a lanciarmi frecciatine -Voglio dire... uno così avrà troppe ragazze di cui preoccuparsi, non sembra uno di quelli seri...- 

-È vero. Non dovresti impicciarti - intervenne Julie che teneva nelle mani il suo taccuino -Che cos'hai lì? - chiese Alyssa, come un falco gli prese dalle mani il taccuino. 

-Non guardare. No! - le gridò disperata Julie, cercando di trattenerlo a sé. C'era un elenco telefonico di alcuni ragazzi del Liceo, a cui faceva il filo.

-Sei tu quella che è pazza per i ragazzi! - Kate scoppiò in una risata e iniziammo a prenderla in giro.

-A che ti servono tutti questi contatti? - le chiesi, curiosa, con aria da detective.

-Beh, vorrei davvero conoscere qualcuno di loro durante le vacanze estive... perciò ridammelo! – urlò contro Alyssa scontrosa.

-Prova a prenderlo! – beffeggiò Alyssa e cominciarono a punzecchiarsi come due bambine. Mi venne un’idea. 

-Senti Kate… perché non andiamo a salutare questo Aaron, prima che finisca la scuola, magari? – proposi.

Non ci ha pensato due volte che subito si alzò, tirò fuori lo specchietto per sistemarsi lo chignon in testa. Bastò aspettare il cambio dell'ora e nel momento in cui il prof uscì dall'aula, noi lo seguimmo.

C'era abbastanza traffico di studenti nel corridoio, Kate ci guidò fino alla classe di Aaron.

 

-Non c’è- sbottò Kate mettendosi a cercarlo intorno all’aula.

-Andiamo, non stare qua davanti a tutti come una sfigata- Julie ed Alyssa cercarono di portarla via -Dai, andiamo tesoro… sarà uscito - presi Kate per la maglia, non voleva allontanarsi, sperava di trovarselo non lontano.

Ci girammo per tornare al nostro piano quando Kate si bloccò. Mi voltai nella sua direzione e mi accorsi che due ragazzi apparentemente belli che avanzavano verso di noi

-Sta arrivando… è così figo! – disse eccitata, la guardai stupita -Chi è dei due? - chiesi.

 


Notai che uno dei due ragazzi mi stava fissando, e sembrava volesse parlare con me. Si si avvicinò...

-Hey ciao, sono Aaron. Ci conosciamo? - mi chiese risoluto spostando la mano nella tasca posteriore dei jeans disinvolto. 

-Ehm, no. Mi dispiace, dovrei? – risposi. Gli occhi stupiti di Kate ci scrutavano.

-Ho visto che mi guardavi, sei molto carina. Posso avere il tuo Instagram? – insistette, ma io non potevo di certo fare questo alla mia migliore amica.

-Io posso darti il mio! – con nostra sorpresa Kate si mise tra me e lui. Intravidi l'opportunità di evitare la situazione... così mi affrettai a spostarmi senza risultare scortese. Con un movimento repentino, mi girai e sentii un forte impatto sulla schiena... mi voltai di scatto e trovai le spalle dell’altro ragazzo che si voltò a sua volta. Indossava una canottiera bianca, le braccia spoglie scoprivano una moltitudine di tatuaggi, indossava jeans neri a vita bassa. A differenza di Aaron, i suoi capelli erano biondi, gli occhi marroni e il suo aspetto più trasandato. Entrambi non manifestavano affidabilità. Continuammo a fissarci per un po'. Il cuore mi batteva così forte che pensavo potesse sentirlo lui.



-Scusami! – sussurrai, senza pensare mi diressi per la mia strada, lui non fiatò, rimase serio il suo sguardo mi seguì mentre sgattaiolavo incontro alle scale. Mi soffermai a pensare alla sua stranezza, sentii una scintilla di eccitazione, una sensazione che mi attraversò come un brivido poi mi raggiunse Kate sventolando un pezzo di carta in mano -Mi ha dato il suo numero, ma lui ha richiesto il tuo. Ovviamente non gliel’ho dato a quel viscido. Più avanti si accorgerà della persona fantastica che sono. Ci fai il tifo? – esclamò, ma non era il momento di affrontare il discorso di quanto Aaron fosse sbagliato per lei -Senti Kate... puoi stare tranquilla Aaron non è di certo il mio tipo- accorciai.

-Me lo prometti? - mi chiese -Che cosa? - cercavo di capire dove andava a parare -Che non uscirai con lui- sospirò -Non ti farei mai niente del genere, sei la mia migliore amica! Sono le regole- alzai gli occhi al cielo -Poi non mi abbasserei mai al livello Becky! È di cattivo gusto… - conclusi in tono di scherno. Infondo al corridoio, scorciammo la figura Becky che ci guardò, come se ci avesse sentito. Il suono della campanella segnò la fine della scuola e l’atteso inizio delle vacanze estive accompagnato dalle urla di gioia degli studenti. Ci unimmo a loro che cominciarono a correre fino a raggiungere l’uscita della scuola che portava al parcheggio.


Ancora non lo sapevo a quel tempo, che quell'amore era già giunto a me.

 

-Laila, credi che tuo padre ti lascerà uscire con noi invece di rinchiuderti a casa tutta l’estate? – mi chiese Kate giocosa, Alyssa e Julie sbucarono da dietro. Mi diressi alla fermata del tram, volevo tornare a casa il più presto possibile, le ragazze mi seguirono. Il mal di testa non mi era ancora passato del tutto.

-Divertente Kate... lo spero- le dissi pensosa -Allora... scriverai ad Aaron? - le chiesi per cambiare argomento -Ci puoi scommettere- ammiccò un sorrisetto -Mi raccomando, vacci piano con lui, intesi? – mi accertai che avesse capito ciò che intendevo quando mi sfiorò il braccio passando avanti l'amico di Aaron, sentii una stretta allo stomaco. Raggiunse una moto Ducati verde parcheggiata poco più in la  e ci sfrecciò davanti  con assoluta indifferenza, il rombo del motore sprigionava un’aura di avventura e pericolo, non riuscii a capire se ci aveva notate oppure no, ma il suo sguardo, fugace, mi accese una curiosità che non riuscivo a spegnere. 

-Oh, dove sei finita? - Kate mi riportò sulla terra... Infilai la mano nella mia borsa e mi accorsi che mancava qualcosa... -Merda!... dov'è il mio cellulare? – andai nel panico -Torno in classe a controllare, spero solo di non trovarmi chiamate perse dai miei genitori- dissi e salutai le ragazze -Vengo con te- si offrì Kate. Ispezionammo la classe da cima a fondo ma nel mio banco non lo trovai… andai in bagno ma neanche l'ombra.

-Accidenti! Ma possibile che lo devo perdere proprio l'ultimo giorno? -  gridai disperata. A quest'ora dovevo essere già a casa, se volevo evitare il confronto con mio padre. Non era un padre troppo severo, ma ci teneva che la sua famiglia passasse i momenti insieme, quindi se declinavo mi alzava la voce. -Sto continuando a chiamarti...- Kate tentò con una chiamata ma non sentivo squillare. Poi all'improvviso ricordai -Forse mi è caduto in biblioteca! – sospirai.

Lasciai Kate e mi diressi in biblioteca, perlustrai ogni scaffale, il silenzio che c'era era abbastanza inquietante dopo il gioire degli studenti che se ne erano andati via. Mancava un ultimo scaffale, sperando fosse quello giusto quando la mia attenzione fu rapita da un suono famigliare. Era la mia suoneria. Il mio telefono si trovava con cura tra due libri proprio di quello scaffale. Mi affrettai a rispondere.

 

-Hey Kate! Grazie l’ho ritrovato, era qui- dissi sollevata.

-Mi fa piacere- sentii il mio cuore fermarsi per un istante. Non era Kate.

-Chi sei? - chiesi, sentendo un brivido lungo la schiena. 

La voce maschile sibilò -Segreto- qualcuno si stava prendendo gioco di me, e non lo trovavo divertente. -A presto, Laila! - e chiuse la chiamata. Sentii la pelle d'oca lungo le braccia, il mio respiro si fece più corto. Conosceva il mio nome… E per di più nel mio telefono erano stati cancellati tutti i miei numeri in rubrica e i messaggi su ChatApp.

MI feci coraggio e richiamai il numero.

-Che c’è? – rispose, la sua voce era profonda, con un tono leggermente roco.

-Ecco, sono la sempre la proprietaria di questo cellulare…- spiegai -Lo so, ho già salvato il tuo numero- disse divertito -Senti, mi è sparito tutto e se pensi...- dissi nervosa  -Li ho cancellati io- mi interruppe, sentii le guance divampare e le mani tremare -Perché??- gli gridai, ero chiaramente sconvolta non sapevo cosa fare o cosa aspettarmi.

-Ti dispiace così tanto aver perso quei numeri? - chiese serio -Se vogliono veramente parlarti, sono sicuro che ti chiameranno- concluse.

 

La chiamata si interruppe.
 
 


 
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Siate buoni con me, avevo voglia di iniziare una ff
così mi sono buttata.
Mi farebbe molto piacere leggere delle recensioni
 e vedere cosa ne pensate.
 Che dite, vado avanti?☺

[STORIA REVISIONATA 2024]
  


 

 

  
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