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Autore: Lady Anderson    13/07/2013    9 recensioni
-Annabeth Chase, guarda come ti sei ridotta per un Testa d’Alghe. Sei la vergogna della casa di Atena.-
I pensieri di Percy e Annabeth, dopo la discussione avuta a riguardo del sogno di Percy su Rachel.
(Percy Jakcson e gli Dei dell'Olimpo: Lo scontro Finale).
.Percabeth.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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CODARDO.

 

[..] Annabeth gettò a terra la pergamena. — Sapevo che non avremmo dovuto mostrarti la profezia. — La sua voce era arrabbiata e ferita. — È servita solo a spaventarti. E tu scappi sempre dalle cose che ti spaventano.

La fissai sbigottito. — Io? Scappare?

Lei si portò dritta davanti alla mia faccia. — Sì, tu. Sei un codardo, Percy Jackson!

Eravamo faccia a faccia. Aveva gli occhi rossi e a un tratto mi resi conto che quando mi aveva dato del codardo, forse non si riferiva alla profezia.

(Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo: Lo Scontro Finale)

 

P.O.V. Percy.

 

Nonostante fossi ferito per le parole di Annabeth, trovarmela così vicino mi fece fare una capriola allo stomaco. I suoi occhi erano come argento liquido, e mi sembravano ancora più belli adesso che erano arrossati dalla rabbia e dalle lacrime che premevano per uscire.

Non che mi piacesse vederla piangere, intendiamoci. Mi sarei fatto un tuffo nella lava incandescente piuttosto.

Mezzo secondo prima che mi voltasse le spalle, pensai a quanto avrei voluto baciarla..Ma, da perfetto mollusco invertebrato, lasciai che se ne andasse via come una furia. Dopo aver ricollegato i neuroni la seguii, dirigendomi a passo svelto verso la casa di Atena.

Trovai Malcolm fuori dalla porta, che cercava invano di convincere Annabeth ad aprire. Non appena mi avvicinai, lui mi scoccò un’occhiataccia. Lo ignorai senza tanti complimenti e bussai alla porta.

- Annabeth..Sono io, apri.

- Và al Tartaro, Perseus. - rispose lei.

E nel momento in cui la sentii singhiozzare, avrei voluto andarci davvero.

 

 

P.O.V. Annabeth.

 

STUPIDO. IDIOTA. CRETINO.

Avrei potuto continuare ad apostrofare quell’alga stecchita per ore. Ma come poteva essere così addormentato? Giusto, c’era Rachel la mortale ad offuscargli quel cervello annacquato.

No, aspettate. Come avevo fatto IO, ad essere così debole? Innamorarmi di lui era stato il mio errore più grande. O almeno, era quello di cui cercavo di convincere me stessa.

Spostai con un calcio la sedia dalla mia scrivania e scaraventai giù tutti gli appunti che avevo preso sui progetti di Dedalo.

-Annabeth Chase, guarda come ti sei ridotta per un Testa d’Alghe. Sei la vergogna della casa di Atena. – dissi, mentre le lacrime mi solcavano il viso come un fiume in piena.

Mi buttai sul letto e affondai la testa nel cuscino. Ripensai a come fosse abile a farmi infuriare, a tutte le imprese che avevamo affrontato insieme, a come ci proteggevamo a vicenda, ai suoi scintillanti occhi verdi, al suo sorriso, a quando lo avevo baciato nel Monte Sant’Elena, al sapore salato delle sue labbra..A come avrei voluto baciarlo ancora, ancora e ancora.

Porco Minotauro. Ero proprio fregata.

Mi drizzai a sedere e mi asciugai le lacrime con la maglietta. - Basta piangere per un uomo.

Feci un respiro profondo e andai a raccogliere tutti i fogli sparsi per terra. Vicino alla porta notai un pezzo di carta blu. Lo raccolsi, e il mio cuore mancò un battito quando riconobbi la calligrafia, ondulata come le onde del mare.

 

 

         “Annabeth, mi dispiace. Hai ragione tu, sono un codardo. Però vorrei che tu sapessi una cosa. Quando siamo partiti per cercare te e la divina Artemide, ho incontrato Afrodite nel deserto, la sera che Bianca se n’è andata. C’è stato un momento in cui mi ha sorriso. E ho visto te, in lei.

E anche dopo aver conosciuto Rachel, ogni volta che ripenso a quel momento – e lo giuro sullo Stige, lo faccio molto spesso – rivedo ancora te. Non Rachel.

Scusami per non avertelo detto prima.

                                                                                                 Testa (piena) d’Alghe.

P.s.  Se non fossi andata via..Ti avrei baciato, Sapientona.

 

Senza accorgermene avevo ricominciato a piangere, ma stavolta sorridevo. Era anche per questo che lo amavo più della mia stessa vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salve a tutti!

 

Questa è la prima Percabeth che scrivo, spero che vi sia piaciuta :D

Ho voluto dare voce a quelli che secondo me sono stati i pensieri di Percy e Annabeth dopo la  discussione avuta

a riguardo del sogno di Percy su Rachel, di cui ho riportato l'estratto..

Fatemi sapere che ne pensate, e soprattutto se i personaggi vi sembrano troppo OOC!

Grazie a chiunque leggerà e un doppio grazie a chi lascerà una recensione! ;)

 

In Demigods we trust.

 

Lady Anderson

 

-Tutti i diritti riguardanti i personaggi e il contesto della storia appartengono all'Autore, Rick Riordan.-

 

   
 
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