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Autore: Juls28    14/07/2013    1 recensioni
L'idea è questa, niente trama, niente schemi, solo brevi storie che contengono attimi di vita di una coppia, Andrea e Sofia, e dei loro amici. Piccoli racconti di vissuti quotidiani, di vite che si incontrano e si scontrano senza mai lasciarsi indifferenti, intrecciandosi per poi continuare come due parallele perfettamente allineate, o, magari come due perpendicolari che entrano in contatto per un solo secondo prima di prendere strade definitive.
Un racconto caotico ma perfettamente organizzato, confusionario ma perfettamente chiaro.
Contraddittorio, si, molto, e forse è questo che lo renderà interessante, o forse no, magari lo renderà orribile, ma tanto vale provare e darsi una possibilità; in fondo la vita è così no? Un infinito elenco di forse e di sfide, e questa è la mia.
Racconto partecipante alla "sfida dei 200 prompt" http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=4642&f=4642&idd=10619416
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Andrea e la spada laser  
(Prompt 1 spada )  
 
 
Andando a quel concerto Andrea non si sarebbe mai aspettato di innamorarsi di qualcosa più che di Sofia, la sua ragazza; il fatto era, però, che quei preservativi nuovi di zecca che gli avevano regalato all’entrata del locale lo avevano conquistato completamente.
Erano così terribilmente fluorescenti!
Certo, penserete voi, cosa c’è di così speciale in un pacco di preservativi fluorescenti? Assolutamente niente, ma per un ragazzo innamorato di Star Wars, l’idea di avere un pene somigliante a una spada laser era alquanto allettante, soprattutto se il ragazzo in questione conosceva a memoria ogni battuta del film e sapeva imitarne ogni singolo fotogramma, creando, a volte, grottesche parodie che facevano ridere chiunque avesse la fortuna di assistervi.
Andrea non era mai stato uno di quei ragazzi fissati con il proprio arnese, non era mai incorso in strani complessi dimensionali né tanto meno trovava piacere o interesse nel parlare di siti pornografici con gli amici. Lui era così, un tipo riservato su queste cose, piuttosto timido e goffo, e con la mente completamente persa nella musica e nel fantasy, quindi sì, in un certo senso il suo amore viscerale per quei cosi doveva essere normale anche agli occhi della sua ragazza, Sofia, che all’inizio aveva anche riso a quella stranezza del suo ragazzo, trovandola in un certo qual modo comprensibile.
Comprensibile, sì, fino ad un certo punto, ma non esattamente giustificabile, soprattutto dal momento che,  arrivati nel momento clou, indossato il preservativo, Andrea rimaneva ogni volta in religiosa contemplazione dell’appendice e, in seguito, si aggirava per la stanza intento a brandire la sua “spada” in mano, al buio, emettendo versi e gridando cose come
“Ricordati, concentrati sul momento. Percepisci, non pensare. Usa il tuo istinto... E che la Forza sia con te!” mentre lei lo aspettava sconsolata a letto, indecisa se andarsene o rimanere ancora un po’ in attesa della fine dello strano spettacolino.
Eppure, miseria ladra, lei le aveva provate tutte, si era vestita anche da Maestro Yoda per cercare di farsi notare dal suo uomo, ma niente, la prima decina di minuti di contemplazione era dedicata all’inusuale arma, e al suo fluorescente involucro, poi, recitato il solito copione, si gettava al letto si concentrava su di lei.
Sofia adorava Andrea, in tutti i suoi pregi e difetti, soprattutto i difetti, ma non tollerava di essere seconda rispetto al suo pene, che poi quei dannati preservativi fluo sembravano riprodursi di notte! Non finivano mai, eppure lei giurava di averne visti solo un paio!
 
“Parlaci e digli di smetterla.”
La voce di Elena, la sua migliore amica, l’aveva riscossa da quei pensieri con la sua solita risolutezza e quel tono lievemente acuto.
“Se lo metti alle strette, aveva proseguito l’amica, vedrai che la spunti tu!”
Facile per lei, sì sì, già la immaginava la scena; lei si sarebbe lasciata sfuggire qualcosa del tipo:
“Amore, quella non è una spada laser, è il tuo pene, quindi smettila di brandirla per la stanza!”, lui l’avrebbe guardata con occhi da cucciolo indifeso, ferito nel profondo da quella terribile verità appena rivelatagli, e lei si sarebbe sentita una persona terribile e insensibile.
No, meglio sopportare, in fondo quei dannati preservativi sarebbero finiti prima o poi, no? Come anche quella storia della spada laser; o almeno sperava.
 “ Sofia, ci sei?”
“Sì, sì, ci sono, credo che aspetterò che i preservativi finiscano, comunque, alla fine non è così male, dai! Almeno mi fa ridere...”
Elena scosse la testa.
Di una cosa era certa, quei due non erano normali. 
Affatto.

 
 
 
* Momento in cui l'autrice, cosparso il capo di sale, tenta di fornire motivazioni plausibili per il racconto*

Prima che lo chiediate, no, non uso droghe pesanti.
Il fatto è che con un prompt come "spada" o ti inventi una roba medioevale o vai sull'introspettivo, e invece no, siccome a me non piacciono le cose semplici ho scelto di buttarla "in caciara", un po' come facevo durante le interrogazioni di scienze; e questo è il risultato, o meglio, come direbbe il buon vecchio Pirandello, "così è se vi pare".
Fatemi sapere cosa ne pensate, fa sempre piacere avere una risposta.

J.
  
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