Fanfic su artisti musicali > Austin Mahone
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Autore: Maria AC    14/07/2013    3 recensioni
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-posso abbracciarti?-chiesi timidamente.
sorrise- non devi nemmeno chiederlo, piccola-
detto fatto, lo strinsi.
ecco di nuovo quella strana sensazione nello stomaco, avrò una cotta per Austin?
No Jade, quella sensazione si chiama CICLO.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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NB: ho scritto questa storia ispirandomi a vari racconti letti si svariati siti, tra qui efp, credo non ci siano problemi per questo.






Prologue.

A Londra pioveva. 
Pioveva a dirotto. Il che non era affatto una novità,e poi,oramai,ci avevo fatto l'abitudine.
In macchina faceva freddo,i sedili di pelle erano freddi. Il mio giaccone non mi teneva calda abbastanza. 
Sfregai le mani,l'una contro l'altra,per riscaldarle un po'. Le dita erano diventate dei bastoncini findus surgelati,ecco cosa.
-Allora,Jade...sei pronta per andare a Miami?-mi domandò papà, al volante.
Pronta.
Neanche un po'.
-Secondo te?-replicai.
Papà sbuffò. -Te la sei cercata.-
Alzai gli occhi al cielo. -Ma cosa quando dove cosa?!-esclamai.
-Jade,per favore.-
-Papà,per favore.-
-Hai messo fuoco alla classe durante la lezione di chimica!-sbottò.
Okay,'messo fuoco' è esagerato. 
-E' stato solo un piccolo incidente .-borbottai.
-Certo, certo. Perchè tu non volevi mica mirare il fondoschiena di Mrs. Banners...-
Si. –No ,papà. Ma come ti salta in mente?-mentii.
Si voltò un secondo, per scoccarmi un'occhiataccia. -Jade...-
-Papà,ha il culo più grande della Minaj, del Gabibbo, di Louis Tommlinson,di chi vuoi tu. E' impossibile non mettergli fuoco.-
-Oh Santa Maria,aiutala.-
-Mandarmi a vivere a Miami da quel coglione di vostro figlio ed il suo migliore amico è stata una delle scelte peggiori che tu e la mamma abbiate preso. -dichiarai.
-Peggiore? Non è niente a confronto delle dieci mila sterline che dobbiamo pagare per il risarcimento, sia per la struttura, che per il trauma fisico della professoressa. Più la sua ustione.-
Già,una bella ustione sul culo.
-Ma si può sapere perchè l'hai fatto?-mi chiese, dopo un po'.
Sbuffai. -Il sedere della prof mi attraeva.-
Papà sbandò di poco. Si era strozzato con la saliva. -S..sei...le..-
-NO. Ma anche no.-
Papà continuò a tossire. 
-Ueh, pensa a guidare. Di questo passo non arriveremo mai in questo cazzo di Aereoporto.-sussurrai.
Big Daddy si riprese. –Okay ,sto meglio. Ah, una cosa: lì,cerca di evitare parole come 'cazzo' o 'minchia' o 'merda'. Cerca di essere educata e dolce-
Annuii, roteando gli occhi al cielo. -Certo, papà.-

-Allora mi vuoi proprio abbandonare?-chiesi, piagnu
colando.
Mi correggo: fingendo di piagnucolare. 
Diventerò un'attrice un giorno. Me lo sento.
-Si,Jade.-disse lui, poggiando le valigie per terra.
Sospirai e mi guardai attorno. Era tutto così grande. Non volevo salire su un aereo da sola. E se mi cago sotto che faccio?

-Papà io non voglio salire su un aereo tutta sola.- ammisi.
Sbuffò-Jade ora non inventarti mille scuse per perdere il volo, forza!- disse duro.
Mi si strinse il cuore.
Addio party hard.
Addio mangiare a sbafo.
Addio ballare la conga come un elefante in calore.
Addio cantare a squarciagola come un cane a cui è andato di traverso il croccantino.
Addio mondo.
-Ciao papà. Ti ho voluto bene.- dissi, drammatica.
Big Daddy alzò gli occhi al cielo. -Ciao tesoro. Mi raccomando. Ci rivedremo presto...-sussurrò , abbrac
ciandomi.
Al cimitero. 
Tra cent'anni.
Sottoterra.
Io non ci esco più da quella cazzo di casa, quel coglione di mio fratello mi contagerà .

Papà mi circondò le spalle con un braccio. –Vedrai ,ti troverai bene con Alex ed il suo amico-
Certo. E se il suo amico è un drogato, ladrio, appiccatore di fuoco e chissà, assassino.
Oddio e se mi uccide mentre dormo?

Oppure sono così trasgry da nascondere un coltellino nella manica della felpa.
Occristo.
-Certo.-mi limitai a dire.
Salutai un'ultima volta papà, che entrò in macchina, mise in moto e partì.
L’aereo incominciò a muoversi, era normale che si muoveva ‘così’, no? Merda.
Si, jade è normale. Se non si muovesse come cazzo merda culo ci arrivi a Miami?idiota!
giusto!




 
-Signorina, si svegli. Siamo arrivati!- mi disse l’hostess.
Sgranai gli occhi – ma cosa dove come quando cosa?!- esclamai svegliandomi all’improvviso.
Ops. Figura di merda.
Fece una faccia sorpresa- si calmi. Volevo solo avvisarle che l’aereo è atterrato- disse sorridendo.
ma che minchia ha da ridere? mha.
aspetta, forse ho qualcosa in faccia per questo ride ?ah, no.. è semplicemente la mia faccia da culo. ovvio.
-vabene, ho capito!- mi limitai a dire per poi scendere.

15 minuti dopo…
-Hey sorellina!- disse venendomi in contro Alex.
Sbuffai- sei in ritardo!-
Sorrise-scusami, non trovavo le chiavi della macchina!- si difese.
-ti prenderei a cazzotti in faccia ,ma passo, solo per questa volta. Portami a casa.- dissi supplicante. Il viaggio era stato brusco.
Ma se hai dormito tutto il tempo?
oh beh, dettagli.
Sorrise- seguimi, la macchina è lì!- disse.
Non mi mossi di lì e feci una tosse finta- potresti portarmi tu le valige e comportarti da uomo Alex?!- esclamai.
-Sbaglio o mamma e papà ti hanno donato due graziose manine, eh?-disse in tono strafottente.
stronzo.
Se lui è diventato così stronzo non oso immaginare come sia il suo amico, la paura pian piano sta prendendo il sopravvento in me, e se… se mi uccidessero, sul serio? Non posso morire prima di non aver sposato il mio caro Harold Styles, no, è fuori discussione.

-Eccoci arrivati!- annunciò mio fratello accostando la macchina.
sgranai gli occhi-potevi dirlo anche prima del viaggio che avevi una cazzissima villa con tanto di piscina!-
Rise- qui a Miami tutti ne hanno una, sai che fa sempre caldo vero?-
si, che lo so.. mi hai preso per una deficiente?
Calma Jade, ricorda di aver promesso a Big Daddy di essere gentile.
Annuì- certo che lo so, idiota!- dissi.
-allora perché indossi un maglioncino?-mi guardò confuso.
alzai un soparcciglio- forse perché a Londra per poco non nevicava?-chiesi torva.
si però adesso sto sudando come una vacca in calore, bleah!.
-Muoviti a mostrarmi la mia camera, devo farmi una doccia!-dissi con una faccia disgustata.
-benvenuta in casa Mahone !-disse aprendo la porta d’ingresso.
-cazzo minchia culo…è fantastica!- dissi facendo una faccia da idiota.
-ti presento il mio amico, vieni!- disse prendendomi per un polso- Austin lei è la mia sorellina jade!-continuò.
-piacere, sono Austin!- disse semplicemente.
sorrisi- come ha detto lui, io sono Jade!- dissi abbassando lo sguardo.
cazzo è da stupro.
-Jade? Il diminutivo di cosa?-chiese curioso.
Rimasi spiazzata.
Diminutivo di che? Jade..Jadessa? Jadeline? Jaderuilla?
-Di Jade .-risposi infine.
Sembrò sorpresa. -Oh, pensavo fosse il diminutivo di Jadeliss.-
Jadeliss? Che cazzo di nome è Jadeliss?
Sembra il marchio di un detersivo.
"Ehi,amico. Passami lo Jadeliss".
O di un cibo.
"Ehi,hai fame? No,ho mangiato già uno Jadeliss".
O peggio,una razza di cane.
"Sai,il mio cane è uno Jadeliss".
-No. Il mio nome è Jade. Solo ed esclusivamente Jade.- dissi dura.
-Ho capito, vabene Jadelliss.- disse sorridendo malizioso.coglione.
che fa? questo mi istiga pure? Mai mettersi contro di me.
-Jade vai in camera tua, sistemai e riposa, domani hai scuola.- disse mio fratello.
minchia, che ha detto?scuola?
-Cosa? Papà non aveva detto che avrei frequentato una scuola!- sbraitai.
-ah, davvero? E secondo te papà non ti avrebbe fatto concludere gli studi? Soprattutto ora che manco un mese al diploma!- disse severo.
si, pensavo non se ne fottesse un cazzo- no, lo sapevo- deglutì.
-un ultima cosa!- disse Alex.
ma che ha ingoiato una radio che parla sempre?
-cosa?- chiesi esausta. Volevo dormire, cazzo.
-ti voglio bene, notte!- disse schioccandomi un bacio in guancia.
bleah.
Mi strofinai la guancia con la maglia che indossavo- non dire mai più una cosa del genere, chiaro?-dissi furiosa.- e non toccarmi, voi maschi puzzate!- continuai.
roteò gli occhi- la solita e gelida Jade, quanto mi sei mancata!-
sbuffai per poi recarmi definitivamente nella mia camera.

Che abbia inizio la mia nuova vita tortura.

  
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