Tutti
pazzi per Sue.
Era
un piacevole pomeriggio di inizio estate. Il cielo terso
si spandeva infinito sovrastando la città e
l’occhio del cielo splendeva lassù
con discrezione, illuminando la città di sfumature che
variavano dal bianco
opaco al rosso fuoco. Anche il tempo, quella mattina, sembrava giocare
a suo
favore.
Guardò le lancette dell’orologio segnare le 16,30
e rammentò quanto sarebbe
stato fondamentale per lei quel giorno. Così finì
di fare lo spuntino
pomeridiano e dopo aver versato un’abbondante dose di tuorlo
d’uovo e latte
nella sua tazza blu notte si diresse al comune, il luogo in cui avrebbe
finalmente potuto incoronare il suo sogno.
Arrivata sul posto, osservò minuziosamente quella figura
eterea e cristallina
che si stagliò verso la sua traiettoria. Era la persona
più bella che avesse
mai visto in tutto la sua vita e lei, Sue
Sylvester, aveva l’onore di sposarla. Ancora non
poteva credere che tale
creatura sarebbe diventata ben presto sua moglie, lei che era stata
sempre così
triste e irrimediabilmente sola. Nessuno avrebbe mai potuto amarla nel
modo in
cui faceva Sue, solo lei apprezzava quei dolci segni sul suo viso, il
corpo
slanciato e muscoloso per via dei svariati allenamenti pomeridiani,
quei
sottili e profumati capelli biondo cenere. Era l’unica in
grado di saper
apprezzare ogni sua più piccola dote o difetto. Non che
avesse difetti, per
intenderci. Per Sue, lei era la
creatura più splendente e luminosa che avesse mai osato
mettere piede sulla
faccia della terra. Anche il demonio in persona
–così le piaceva definirsi–
meritava un briciolo di felicità e un pizzico di amore, no?
La sua amata aveva un carattere tutto da scoprire, nessuno riusciva ad
inquadrarlo alla perfezione. Eppure per Sue, lei era l’unica
donna in grado di
comprenderla, farla sentire amata, protetta. La cosiddetta benprestomogliediSue indossava un lungo
abito avorio, accompagnato
da una stola di velo monospalla che ricadeva sulla destra.
L’intero abito era
arricchito da ghirigori e intarsi color rame e il tutto aggravato dal
lungo
velo intrico di ricami floreali, un’eleganza raffinata
insomma.
«Sue Sylvester, vuole
prendere come sua sposa…Sue
Sylvester?»
Proferì il testimone, sgranando gli occhi e la bocca per
l’assurdità che aveva appena
varcato le sue labbra.
Sue
osservò ancora una volta la sua stessa immagine riflessa
nello specchio di fronte, ecco la sua lei.
Perché? Perché devo
essere così
maledettamente perfetta?, pensò. La
mia bellezza è una maledizione!
«Sì,
ovvio. Chi non lo vorrebbe!»
~Angolino
autrice:
OK, (ma quanto mi piace dire ok?) questa è una cosa
assolutamente non-sense!
:°D Non so da dove mi sia uscita, ma riguardando la puntata
2x08, Furt, ho
deciso di descrivere ‘il matrimonio’ della mia
adorata Sue. Io amo questa donna!
Non posso aspettarmi altro che un mare di critiche, e con questa fic
posso dire
addio alla mia dignità.
Bye bye. ♥