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Autore: Charizard FIRE    27/01/2008    7 recensioni
-Che dite?! Sarebbe meglio andare…- Disse Tommy interrompendo il silenzio. -Avanti ragazzi, abbiamo gli Spettri di Luce!! Che altro ci serve?!- Concluse Mukippa. Così si decisero. Era giunto il momento della battaglia finale. ULTIMO CAPITOLO DELLA SAGA!!
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Pokémon Mystery Dungeon'
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POKE’MON MYSTERY DUNGEON 7

TOMMY & GLI SPETTRI DI LUCE

La scomparsa di Treena aveva veramente lasciato un enorme vuoto nel cuore di Mukippa. Il poverino si era reso finalmente conto di quanto era affezionato alla compagna che fino a prima aveva trattato male.

Tommy riuscì a farlo alzare, permettendo così ai cani leggendari di adagiare il corpo di Treena accanto a quello degli altri.

-Treena! Treenaaa!!!-

Mukippa gridava con tutta la forza che aveva in corpo, facendo sgorgare lacrime a non finire.

-Calmati Mukippa, ti prego…anche a me dispiace per Treena, ma dobbiamo andare avanti…solo trovando il modo di sconfiggere Darkrai potremo riavere la nostra amica…-

Lo consolava Tommy.

-Sì…Darkrai…io…io giuro sul corpo di Treena che gliela farò pagare, quant’è vero che sono un Swampert! Mi hai sentito Darkrai? MI HAI SENTITO? TE LA FARO’ PAGARE!!!!-

In quello stesso momento Entei camminò dietro al trono di Arceus, e venne verso di loro con un foglio in mano.

-E tu che vuoi Entei?-

Chiese Mukippa spazientito.

-Radarsub, ricorda di usare i nomi in codice!!-

-AL DIAVOLO I NOMI IN CODICE!!!!-

-Sì, vabe…comunque guardate: ho trovato questo dietro al trono di Arceus…deve essere una sua lettera…-

Tommy, l’unico in grado di reggere un foglio, grazie alle sue mani prensili, afferrò la carta, che era piegata in tre parti, e lesse:

A Flareman, Radarsub e Forestail…

Se state leggendo questa missiva, significa che io sono scomparso. La ricerca sulle debolezze di Darkrai, usando il Pensatutto, mi ha destabilizzato, e mi sta indebolendo e consumando al punto di uccidermi. So che presto Darkrai ci tenderà un agguato al tempio: oggi stesso Pinkarc è caduto in ipnosi, sotto il diretto controllo del nemico. Fortunatamente me ne sono accorto, e sono riuscito a curarlo. Il suo stato attuale, le occhiaie, il mutismo, sono tutte conseguenze dell’ipnosi. Tramite il Pensatutto ho scoperto appunto che Darkrai vuole tenderci un agguato, e che voleva controllare da lontano Pinkarc, e usarlo per togliermi di mezzo.

Sapendo che presto me ne sarei andato comunque, consumato dal Pensatutto, dopo aver fatto rinvenire Pinkarc, io stesso gli ho preannunciato l’arrivo di Darkrai, e gli ho consigliato di fingere di essere ipnotizzato, e succhiarmi l’anima lo stesso: forse così, almeno lui si sarebbe salvato…il poveretto non voleva darmi retta, ma si è rassegnato quando gli ho dato l’ordine preciso di ubbidire a Darkrai, fingersi ipnotizzato e uccidermi. Con la speranza che il nemico lo abbia poi risparmiato…

Tommy interruppe la lettura per fare un commento fra le lacrime…

-Cresselia…eseguiva solo gli ordini di Arceus…lui non era colpevole, non è un traditore, anzi…-

-Già, è per questo che esitava ad eseguire l’attacco…non voleva far del male al capo…-

Disse Suicune.

-E noi che l’abbiamo anche infamato!-

Aggiunse Mukippa.

-Peccato che la strategia di Pureking non abbia funzionato, e adesso accanto a lui giace anche il suo fedele consigliere…-

Concluse Raikou.

-Continua a leggere, Flareman…-

Sospirò Entei.

…Le mie ricerche mi hanno portato ad un risultato inaspettato: Darkrai è debole alla luce…

-Ehi aspetta un attimo! Ma se Darkrai è debole alla luce, come ha fatto a venire qui a metà pomeriggio? Il sole era alto quel giorno…-

Protestò Mukippa.

-Aspetta, c’è dell’altro!!!-

Ordinò Tommy.

…ma non alla luce del giorno, bensì alla potente luce degli dei, scaturita dagli Spettri di Luce.

Voi tre, dovete partire, dovete cercare gli Spettri di Luce, solo così potrete sconfiggere il signore delle tenebre. Solo voi tre potrete essere degni di fondere gli Spettri di Luce ed evocare gli spiriti lucenti che potranno sconfiggere l’ombra. Siete i prescelti, l’ho sempre percepito.

Partite subito, dirigetevi al Monte Astrale, dimora degli dei cosmici: loro sapranno indicarvi la via della luce… In fede, Pureking. Lux Immensa…

-Che? Scusa, tu c’hai capito qualcosa? Spettri di luce, dei fobici…che vuol dire?-

-Dei COSMICI, Mukippa! E comunque no, non c’ho capito molto, so solo che dobbiamo dirigerci al Monte Astrale, e forse laggiù troveremo le risposte che cerchiamo…solo non riesco a collegare le ultime due parole col resto del discorso…che vuol dire “Lux Immensa”?!-

-Boh!! Comunque…nella lettera Pureking accenna anche a Treena…come facciamo senza di lei?-

-In qualche modo faremo…dobbiamo provarci, Mukippa, sembra l’unica strada possibile!...-

-Eh va bene, va bene…partiamo…ma dove si trova questo monte?-

-Noi tre sappiamo dov’è…-

Raikou si inserì nella conversazione.

-Ah, e…ci accompagnereste là?-

-Ma certo, ormai qui non abbiamo più nessuno da proteggere, nessuna missione da svolgere.-

Rispose Suicune.

-E poi, ormai noi cinque siamo gli ultimi componenti della Squadra Ruby, dobbiamo restare uniti se vogliamo avere qualche speranza…vi copriremo sempre le spalle…-

Concluse Entei.

-Molto bene allora. Muoviamoci!-

Tommy si accostò a Raikou, e si appoggiò sulla sua schiena.

-Ma…Flareman…cosa vorresti fare?-

-Beh, mi tengo in contatto fisico con uno di voi tre…non ci teletrasportiamo con le collane? Solo voi conoscete la meta, e solo voi potete portarci là…-

-No, dobbiamo andare a piedi…-

-A piedi?!-

-Con la scomparsa di Pureking, le collane costruite con la sua stessa magia hanno perso il loro potere. Anche il suo Pensatutto non funzionerebbe più se lo volessimo usare…-

-Ah…-.-‘’…perfetto, mettiamoci in cammino allora…-

I cinque partirono immediatamente. Non c’era tempo da perdere, dovevano al più presto togliere di mezzo quel farabutto e riportare alla vita tutti i loro compagni.

Attraversarono valli, fiumi, e dopo giorni e giorni di corsa senza sosta, giunsero ai piedi di un altissimo monte, la cui vetta sembrava sfiorare le stelle.

Iniziarono l’ardua salita, più volte furono sul punto di precipitare, più volte furono sul punto di essere sconfitti dalla miriade di Chatot, Solrock, Lunatone, Skuntank, Unown e Abra che si affollavano lungo le pendici rocciose. Ma finalmente raggiunsero la vetta.

Essa si presentava come un ambiente tutto fuorché ospitale: vapori si alzavano dalla terra bruna e ruvida, il buio più totale regnava, nell’atmosfera cupa e asfissiante. Sei piccole lucine brillavano nell’oscurità, come occhi di demoni nascosti nelle tenebre.

Improvvisamente due lucine si mossero verso di loro, svelando l’insieme di cui facevano parte: una specie di enorme lupo col collo allungato, quasi fosse un incrocio fra una giraffa, un drago e un cane; tutto blu, con la faccia spaventosa, era alto almeno quattro metri.

-Chi osa…-

La voce era molto profonda e spaventosa, tanto da far tremare le fiamme di Tommy.

Altre due lucine vennero avanti, rivelando un altro essere: grande quanto il primo, era rosa e sembrava l’incrocio fra una giraffa e un possente dinosauro.

-disturbare il…-

La voce era molto simile a quella del suo compare.

A quel punto le ultime due lucine avanzarono accanto alle altre: stavolta il mostro era leggermente più alto degli altri, un incrocio fra un drago, una giraffa e un ragno bianco.

-nostro riposo?!-

Tommy e Mukippa esitavano a rispondere, così Raikou si fece avanti…

-Siamo venuti qui per chiedere il vostro aiuto. Avete saputo del ritorno di Darkrai? Ecco…-

-Non ci interessa sapere le vostre ragioni, vogliamo prima sapere chi siete e chi vi manda, o sarà peggio per voi!!-

Il primo essere interruppe rumorosamente Raikou, che sbuffando spiegò...

-Facciamo parte della Squadra Ruby, ci manda il dio Arceus!-

-Il grande Arceus è forse l’unico essere da cui ci degniamo di prendere ordini…è giunta l’ora che anche voi sappiate con chi state parlando. Noi siamo gli dei cosmici. Io sono Dialga, dio del tempo.-

-Io sono Palkia, dio dello spazio.-

Parlò il dinosauro.

-Io sono Giratina, dio della rinascita. Noi abbiamo saputo del signore delle tenebre, ma il grande Arceus cosa vi manda a cercare?-

Parlò il terzo.

-Noi…cerchiamo…gli Spettri di Luce…-

-Siete nel posto sbagliato, ma cominciate bene la ricerca. Gli Spettri di Luce sono custoditi dai tre dei del cielo. Ma ogni Spettro di Luce funziona solo con la necessaria pietra. Noi custodiamo le tre pietre.-

-Quali pietre?-

Chiese Mukippa.

-Queste!-

Gli dei cosmici risposero all’unisono, alzando nel cielo tre lampi di luce blu, rosa e oro.

Dialga abbassò la luce blu verso Tommy…

-Il Diamante delle Terre, distorsore del tempo…-

Appena la luce toccò le mani di Tommy, si tramutò in uno splendido diamante intagliato. Guardando al suo interno si potevano osservare centinaia di pagliuzze azzurrine scintillare.

Palkia diresse la luce rosa verso Mukippa…

-La Perla degli Oceani, dilatatrice dello spazio…-

Quando la luce toccò le zampe di Mukippa, divenne una lucida perla rosea, con varie striature color carne.

Infine Giratina guidò la luce dorata ai piedi dei tre cani leggendari…

-L’Opale dei Cieli, donatore di vita…-

La luce subito si trasformò in un liscio opale dorato, con tante piccole pagliuzze gialle.

I cinque Ruby erano rimasti sconvolti da tanta bellezza. Dialga riprese la parola.

-Perché tutto abbia effetto dovete prima risvegliare le pietre e la loro immensa energia, poiché ognuna di esse ha un particolare potere. Terra, mare e nuvola sono i loro ambienti naturali e le loro essenze. Poi fondetele agli Spettri di Luce, ed essi daranno retta solo al proprio padrone. Ma ogni Spettro di Luce può essere controllato da un solo proprietario, predestinato a ciò. Raikou, Entei, Suicune, siete voi tre i predestinati?-

-No, dio del tempo, sono loro…-

Rispose Suicune indicando Tommy e Mukippa col mento.

-Voi siete due, ve ne manca uno…senza di lui non sarà possibile controllare gli Spettri di Luce, poiché essi risvegliano il loro potere solo quando sono uniti, insieme. E adesso andate, e sconfiggete Darkrai…-

Gli occhi di Dialga, Palkia e Giratina brillarono ancora, e nel giro di pochissimi secondi i cinque si ritrovarono ai piedi del Monte Astrale, con le pietre sospese sopra il capo.

Appena il tempo di capire dov’erano finiti, e davanti a loro comparve uno scrigno fatato: le pietre si infilarono lì dentro, poi lo scrigno si chiuse e si trasformò in un piccolo ciondolo che andò al collo di Tommy.

-Perfetto, e adesso cosa dovremmo fare esattamente?-

Chiese Mukippa.

-Non lo so…voi avete idee?-

Rispose Tommy rivolgendosi ai tre cani.

-Dialga ha detto che dobbiamo risvegliare le pietre…-

Disse Entei.

-Sì ok, ma che vorrebbe dire? Che ora come ora sono solo delle stupide pietre comunissime?-

-Vuol dire che al momento non hanno alcun potere, o meglio ce l’hanno ma dev’essere destato…-

-Non che abbia capito comunque molto...ma allora cosa dovremmo fare adesso?-

-Io…io credo di avere un’ideuzza…-

Mukippa parlò, vergognandosi della sua stessa affermazione.

-Tu? Mukippa stai bene?-

-Beh?! Cosa c’è di tanto strano, non posso avere anch’io un’idea ogni tanto?-

-No no, per carità…ma sei sicuro di aver capito tutto?-

-Tommy, mi stai dando del cretino per caso?-

-No…non mi permetterei mai…ehm ehm…avanti dicci…-

-Ecco…vi ricordate come gli dei cosmici hanno definito le pietre? Il Diamante delle Terre, la Perla degli Abissi e l’Opale dei Cieli…e hanno detto che terra, mare e nuvola sono le loro essenze…quindi forse dovremmo portare le pietre nei loro ambienti naturali; come ci sono gli dei cosmici, sicuramente esisteranno anche un dio della Terra, un dio degli Oceani e un dio del Cielo, no?-

-In effetti esistono…-

Confermò Suicune.

-Bene, quindi dobbiamo sottoporre le pietre al potere di questi dei…-

-Aspetta, quei tre hanno anche detto che gli Spettri di Luce sono custoditi dai tre dei del cielo…ma quale dei tre risveglierà l’Opale?-

Osservò Tommy.

-No, i tre dei del cielo sono dei, sì, ma c’è un altro pokémon che…beh diciamo che è più dio del cielo di loro…non so se mi sono spiegato…-

Rispose Raikou.

-Wow, forse Mukippa ha ragione allora!-

-Scusa, ma per chi mi hai preso?! Certo che ho ragione…e adesso avanti, dobbiamo sconfiggere Darkrai…dove si trova il dio della Terra?-

-Groudon il grande vive al centro della Caverna Magma. Vi ci portiamo subito.-

Concluse Entei.

Così i cinque ripartirono, e arrivarono, dopo un bel po’ di viaggio, a sprofondare nelle viscere della terra.

Nella Caverna Magma si sfioravano temperature di oltre 50°C e a volte era difficile persino respirare.

Attraversarono tutta la grotta, fino a giungere al centro della terra. Laggiù sì che non si respirava…

Fra i vapori, i torrenti di lava che scorrevano intorno a loro e le temperature torridissime a dir poco, un immonda creatura ruggì appena li sentì…

-Terremoto!-

La terra tremò, tremò, tremò, così forte da far venire i conati di vomito.

Alla fine Tommy trovò il coraggio di parlare…

-Fermati Groudon, ti prego! Siamo qui per conto di Arceus…ci serve il tuo aiuto…-

-Arceus? Il nostro re? Farei qualunque cosa per lui…ma cosa volete esattamente?-

-Ecco…tu puoi risvegliare il potere del Diamante delle Terre?-

Tommy agitò il ciondolo, che si staccò dal suo collo e si trasformò nello scrigno di prima. A quel punto aprì lo scrigno e tirò fuori il Diamante.

-Il Diamante! Dialga te l’ha dato, vero?-

-Già, è stato lui…-

-Volete risvegliare l’immenso potere degli Spettri di Luce? Dammi qua quella pietra, ragazzo!-

Tommy porse il Diamante a Groudon. Il bollente dinosauro lo prese fra le mani, e appena lo toccò tutti i solchi e i simboli sulla sua corazza si illuminarono di blu, come un flusso d’energia che dal cuore di Groudon si trasmise a tutto il corpo per poi raccogliersi nel Diamante. E la pietra cominciò a brillare ininterrottamente di un blu purissimo, come gli zaffiri.

Tommy ringraziò di cuore Groudon, e i cinque ripercorsero all’inverso tutto il tragitto fatto, fino a ritrovarsi al di fuori della grotta.

-E bravo Mukippa, la tua teoria era giusta!-

-Grazie Tommy…modestie a parte, io sono sempre stato un tipo intelligente…-

Questa affermazione lasciò Tommy di stucco, e anche i tre cani guardarono Mukippa come fosse uno stupido. Naturalmente Mukippa non ci fece caso, tanto era pieno di sé in quel momento.

-Adesso occupiamoci della Perla! Ragazzi, chi è il dio degli Oceani?-

Chiese Tommy ai tre fratelli.

-Kyogre il grande vive in fondo al Mare Tenebroso.-

Rispose Suicune.

I cinque si rimisero per l’ennesima volta in cammino, e dopo alcuni giorni giunsero davanti alla distesa blu. Il bellissimo Mare Tenebroso.

-Io…io non credo di poter andare avanti…-

Disse Tommy mestamente.

-Come? Perché?-

Chiese Mukippa.

-Flareman è un pokémon di fuoco, l’acqua gli fa male…anche io resterò qui, non vi seguirò là sotto!-

Entei sembrava quasi arrabbiato di non poter andare avanti.

Tommy si levò il ciondolo e lo diede a Mukippa.

-Mi raccomando stai attento a non perderlo!-

-Non ti preoccupare, non potrebbe essere più al sicuro di così!-

Mukippa, Suicune e Raikou si tuffarono. Quegli abissi erano strapieni di pokémon acquatici. Dopo alcune ore i tre raggiunsero il fondo del mare, e si trovarono davanti all’entrata di un’enorme grotta.

-Sarà qui Kyogre?-

-Sì, è qui, Radarsub…-

Si addentrarono, ma dopo pochi passi, Mukippa ebbe il sospetto che quella grotta fosse disabitata, e dovette combinare la sua…

-C’è nessunoooo??? C’è qualcuno qua dentroo????-

Cominciò a gridare.

-Radarsub, per favore abbassa la voce, o Kyogre si arrabbierà…lui non sopporta i rumori troppo forti…-

-Già, Kyogre il grande adora il silenzio.-

-Macché?! Qua non c’è nessuno, mi state prendendo in giro…se qua dentro abita qualcuno, mi risponda subitooooo!!!!!!! Oilàààààà???????? Prontooo????-

Ad un tratto una scossa tellurica: dalle tenebre della grotta, un pokémon gigante si fece avanti. Era una grandissima balena.

-Uscite subito di qui! Purogelo!-

Degli enormi cristalli di ghiaccio si diffusero dal pokémon, e i tre dovettero fuggire per non essere colpiti.

Dopo un po’, Tommy ed Entei videro Mukippa, Raikou e Suicune emergere dalle onde.

-L’avete fatto? Ci siete riusciti?-

-No…-

Rispose Raikou.

-E perché?-

-Fatevelo spiegare da Radarsub…-.-‘’…-

In breve spiegarono cos’era successo, e descrivere l’ira di Tommy sarebbe veramente arduo.

-Ma cosa ti è saltato in mente? Adesso fila a rimediare!!! Rituffati immediatamente!-

-Se mi è permesso, Flareman, non credo sia una buona idea…se Kyogre ci rivede lì, siamo nei guai…-

-Perfetto, e quindi cosa proponete di fare?-

-Ehi, aspetta un attimo! Le pietre!!!-

Proruppe Mukippa.

-Sì, sono qua al sicuro nel ciondolo…-

-Ma no, intendevo dire che se vi ricordate quello che hanno detto gli dei cosmici, ciascuna delle pietre ha un potere particolare!-

-Ah, è vero…ma quale proporresti di usare?-

-Beh io i poteri non me li ricordo, però non c’è scelta per ora…abbiamo risvegliato solo una pietra, perciò possiamo usare solo quella…-

-Già, il Diamante…mi sembra che Dialga abbia definito il Diamante come un distorsore del tempo…-

-E quindi?-

-E quindi il Diamante può riportare indietro il tempo…se voi tre che eravate presenti vi concentrate e riportate indietro il tempo a prima che Mukippa urlasse in quel modo, forse poi potreste parlare a Kyogre!-

Mukippa tirò fuori il Diamante, che ancora brillava di blu, e lo fece toccare a Suicune e Raikou: improvvisamente il Diamante si illuminò di più, e fece scomparire i tre. Essi si videro scorrere davanti tutta la scena al contrario: loro che riemergevano dalle onde, loro che nuotavano per risalire in superficie, loro che fuggivano, loro che scansavano il Purogelo di Kyogre, Kyogre arrabbiato, Mukippa che gridava…

Come per incanto, i tre decisero di fermarsi, e la pietra ubbidì. Quando capirono di essersi fermati, si trovavano davanti alla grotta, pronti ad entrare.

Dopo altre ore, Tommy ed Entei videro tornare i tre amici. Appena Mukippa approdò alla spiaggia, aprì lo scrigno e tirò fuori la Perla: essa brillava di una splendida luce rosastra, a tratti rossa. Anche la seconda pietra era risvegliata. Adesso mancava la terza…

-Bene, a questo punto…chi è il dio del cielo?-

-Beh…ora che ci penso, sarà un problema arrivarci: si tratta di Rayquaza il grande, che vive in vetta alla Torre Celeste, un luogo al di là del cielo, irraggiungibile…-

-Rayquaza??-

Chiesero all’unisono Tommy e Mukippa.

-Sì, perché? Lo conoscete?-

-Abbiamo chiesto il suo aiuto qualche mese fa, per un meteorite che minacciava questo mondo…-

-Ah, quella storia del meteorite…allora siete stati voi tre a convincere Rayquaza? Non lo sapevamo…-

-Beh sì…fu anche la nostra prima missione insieme a Treena…ancora non eravamo neanche evoluti…mi manca Tommy, mi manca…-

Mukippa iniziò a piangere.

-Dai Mukippa, facciamoci coraggio, la riporteremo indietro.-

-Scusate se vi interrompo, ma avete idea di come fare ad arrivare lassù?-

Disse Suicune.

-Effettivamente…direi di no. Quella volta fu Xatu ad usare i suoi poteri per teletrasportarci là. Se solo funzionassero ancora i ciondoli di Arceus…-

-Tommy?-

-Che c’è Mukippa?-

-Tommy?-

-Mukippa?-

-Tommy???-

-Che diavolo c’è?-

-Beh calmati, volevo solo fare un po’ di scena…-

-Sì certo, non so se ti sei accorto, che qui la situazione è grave…comunque dimmi, cosa volevi?-

-Abbiamo risvegliato un’altra pietra…-

-E allora?-

-Ti ricordi per caso il potere della Perla?-

-No che non me lo ri…MA CERTO! Perché non c’ho pensato prima?...Che stupido! La Perla è dilatatrice dello spazio…forse riuscirà a teletrasportarci in vetta alla Torre Celeste!-

Tirarono fuori la Perla brillante, e tutti e cinque la toccarono, di modo che la sua magia avesse effetto su tutti. Si concentrarono. La Perla brillò sempre di più, finché lo stesso spazio circostante non cominciò a girare e brillare al tempo stesso. I cinque si sentirono come piccoli bottoni sballottati in una scatola di cartone troppo grande. Poi tutto si fermò, tutto smise di girare, e tutto…si fece nuvola. Erano approdati sulla vetta della Torre Celeste.

Nel silenzio un’ombra si mosse rumorosamente. Un lunghissimo serpentone verde. Rayquaza.

-Chi è?-

La voce fece tremare le nuvole.

-Siamo noi…la Squadra Ruby…-

-Squadra Ruby? Siete al servizio di Arceus?-

-Sì!-

-Bene…ma…un momento…Tommy! Mukippa!! Io vi conosco…-

-Sì, eravamo venuti molto tempo fa a chiedere il tuo aiuto per un meteorite, ricordi?-

-Certo che ricordo, così gentili, così coraggiosi…ma Treena che fine ha fatto?-

-Beh…ecco lei…-

Tommy vide Mukippa iniziare a piangere, così cerco di tagliare il discorso…

-Beh via, storia lunga! Adesso abbiamo bisogno di nuovo del tuo aiuto…-

-Davvero? C’è un altro meteorite? Lo distruggo subito: Iper-rag…-

-NO! Aspetta, non si tratta di un meteorite…non ti è giunta voce del casino che sta succedendo giù da noi? Al piano terra?-

-Beh, no…cosa dovrei sapere che non so?-

-Non sai niente del ritorno di Colui-che-non-deve-essere-pensato???-

-DARKRAI??? Darkrai è tornato? Non sapevo nulla di questa storia…-

-Eh beh…adesso lo sai!-

-Scusatemi amici, ma qui ci troviamo molto in alto, e spesso io ignoro le cose che succedono là sotto…ma ditemi, come posso aiutarvi?-

-Così…-

Tommy si tolse il ciondolo, lo fece ridiventare lo scrigno fatato, e ne tirò fuori l’Opale. Appena Rayquaza vide la pietra capì immediatamente che doveva risvegliarla: la prese fra le zampe, la strinse a sé, e un fluido dorato scorse lungo tutto il suo corpo, fino a riversarsi completamente nell’Opale, che iniziò a brillare, al pari delle altre due pietre.

-Ecco qua! E adesso correte subito a risvegliare anche gli Spettri di Luce, presto! Vi serviranno a sconfiggere Darkrai, vero?-

-Per ora sembra sia l’unica via…grazie ancora Rayquaza!-

-Grazie a voi se riuscirete a battere quel mostro!-

Tommy, Mukippa e i tre fratelli si strinsero di nuovo attorno alla Perla, e in un baleno si ritrovarono sulla spiaggia da cui erano partiti.

-Bene, adesso dobbiamo andare dai tre dei del cielo a prendere gli Spettri di Luce…-

Disse Mukippa.

-Non ancora! Dovete essere in tre per ritirare quei potenti strumenti, ricordate?-

Esclamò Raikou.

-Sì…ma…Treena…-

Mukippa cominciò di nuovo a piangere.

-L’Opale!!-

Fece Tommy repentinamente.

-Cosa?-

-L’Opale, Mukippa! Abbiamo risvegliato l’Opale!!!-

-E allora?-

-Uffa! Non ricordi cosa ha detto Giratina? “L’Opale dei Cieli, donatore di vita”…forse ci riporterà Treena!-

-Hai ragione!!! Presto, usiamo di nuovo la Perla.-

-No, meglio di no…-

Li interruppe Entei.

-Perché?-

-L’abbiamo già usata due volte per andare e venire dalla Torre Celeste…è meglio evitare di usarla ancora, o finiremo per consumare tutta la sua energia…-

I cinque si rimisero a correre, più veloce che poterono, per arrivare il prima possibile da Treena.

Si arrampicarono su per la montagna, spalancarono le porte del tempio. Mukippa si precipitò sul corpo di Treena.

-L’Opale, Tommy…dammi l’Opalee!!!-

-Ehi, ok ok…stai calmo, ora te lo passo…-

Tommy prese l’Opale e lo passò a Mukippa, che lo posò subito sul corpo di Treena. Aspettarono qualche secondo, ma non successe assolutamente niente. Mukippa ansimava…

-Dai…dai pietruzzola, agisci…dai…-

Alla fine il poverino si rassegnò, si alzò e pianse sconsolato…

-Non funziona, maledizione!-

Ma all’improvviso una luce dorata si diffuse per tutta la sala, più forte e potente del sole stesso. Il corpo di Treena era sospeso in aria, a 50 centimetri da terra, e la vita stava scorrendo in lei. Il portone del tempio si spalancò e una specie di spettro biancastro entrò sibilando. Aveva la forma di Treena. Era l’anima, l’energia, la vita della Sceptile, che finì per intrufolarsi rapidamente nel suo corpo, nel suo cuore. Poi la luce svanì, e Treena aprì gli occhi.

-Salve ragazzi! Cos’è successo non ricordo…-

-Treena!-

Tommy abbracciò Treena, ma dopo pochi secondi Mukippa gli diede uno strattone, spingendolo a terra, e si gettò su Treena, stringendola forte, come se non l‘avesse vista da anni.

Tommy non resistette alla tentazione…

-Sai, Treena, credo che durante la tua assenza Mukippa abbia scoperto di essersi innamorato di te, non faceva altro che piangere!-

A quelle parole Mukippa si staccò immediatamente da Treena, voltò la testa dalla parte opposta e arrabbiato esclamò…

-Io non sono proprio innamorato di nessuno, tantomeno di una tale stupida…e non ho mai pianto!-

-Sì certo, come no…-

Fu la risposta di Tommy.

Treena invece non rispose. Si alzò silenziosamente e sinuosamente, si avvicinò a Mukippa e gli sfiorò la spalla destra con un dito. Il pokémon si girò.

-Che c’è?-

Treena gli si avvicinò al viso e lo baciò appassionatamente. I tre cani leggendari si girarono imbarazzati, mentre Tommy cercava di bloccare Treena.

Quando alla fine Treena si staccò dalla bocca di Mukippa, il poverino tremolò, col viso tutto rosso, e cadde a terra come un salame, con gli occhi spalancati. L’emozione era stata grande.

-Treena, dobbiamo correre a risvegliare gli Spettri di Luce…-

Disse Tommy.

-Spettri di che? Cosa sono?-

-Storia lunga, te lo spiego mentre camminiamo…voi tre sapete chi siano questi dei del cielo secondari?-

Indicò i fratelli.

-Sono gli uccelli leggendari. Si trovano in tre luoghi diversi…Zapdos è sul Monte Tuono, Moltres sul Monte Brace e Articuno al centro della Foresta Glaciale.-

Rispose Raikou.

-Per far prima sarà meglio dividerci, che ne dite?-

Aggiunse Entei.

-Sì. Tu e Tommy andrete da Moltres, visto che siete pokémon di fuoco; io e Mukippa andremo da Articuno, visto che siamo pokémon d’acqua; e Raikou e Treena andranno da Zapdos.-

Concluse Suicune.

-Perfetto, allora, Treena, sarà Raikou a spiegarti cos’è successo da quando sei svenuta. Ragazzi, dobbiamo dividerci le pietre, vero?-

-Già. Il Diamante deriva dalla terra e dalla lava, quindi credo vada a Moltres. La Perla deriva dal mare e dal ghiaccio, quindi dovrebbe andare ad Articuno. L’Opale infine deriva dalla nuvola e dal tuono, quindi penso vada a Zapdos. Poi ci ritroveremo all’inizio di Labiriepe…vi ricordate la strada per raggiungerlo?-

Fece Raikou.

-Sì…pensi che Darkrai sia lì?-

Chiese Suicune.

-Probabilmente ha deciso di stabilire lì la sua base, visto che è lì che è risorto.-

Concluse Entei.

Così i cinque, anzi sei, si avviarono fuori dal portone. No, erano solo cinque…Mukippa era ancora steso a terra incapace di muovere un dito, paralizzato dal bacio di Treena. Ma dopo poco rinvenne, si alzò, e sbandando a destra e sinistra, ubriaco d’amore, cercò di raggiungerli gridando…

-Aspettatemi, aspettatemi!-

Tommy ed Entei si diressero subito verso il Monte Brace.

L’ambiente, ostile più che mai, si mostrò un po’ più passabile di quello che governava nella Caverna Magma di Groudon. Tommy ed Entei si dimostrarono inoltre un’ottima squadra:grazie ad un’eccellente intesa, misero k.o. tutti i nemici che incontrarono, facendosi largo fra i vapori del Monte, che ardeva costantemente. Alla fine arrivarono sulla vetta.

-Craaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!-

Un verso si sollevò dalle rocce per salire fino al cielo e scuoterlo. Entei e Tommy si bloccarono istantaneamente.

-C’è…c’è qualcuno?-

Chiese Tommy tremante.

-CHE VOLETE DAL POTENTE RE DEL CIELO E DEL FUOCO?-

-Ehm…noi…vorremmo chiederti un favore…sei…sei Moltres?-

-Per te sono solo “sua maestà”! E non darmi del “tu”, straniero!-

-Ok, ok. Calmati…-

-NON DEVI DARMI DEL “TU”!!!-

-Va bene, su, ma non si scaldi troppo sua maestà…-

Moltres iniziò a ridere sonoramente.

-Ahahahahahahahah!!!! Sei troppo forte, straniero!!-

Entei guardò Tommy di sottecchi, come se il povero Blaziken avesse un qualcosa di buffo addosso. Tommy si stava sentendo veramente ridicolo.

-Insomma, cosa ho fatto per farti sganasciare dalle risate, stupido uccellaccio?-

A quella parole Entei gli rivolse uno sguardo di rimprovero. Come si permetteva di parlare a quel modo?

-Oddio, da te mi lascio dire anche offese del genere a questo punto…ahahahah!!!-

Disse Moltres, continuando a ridere a crepapelle.

-Mi scusi sua maestà, ma si può sapere perché ride tanto? Ho fatto o detto qualcosa di strano?-

-Ahahhahah!!! Dammi pure del “tu” ormai. Scusa la mia maleducazione, ma hai detto una cosa che mi ha proprio fatto morire dal ridere…oddio, non ridevo più così da secoli ormai…-

-Sì, ok, ma…cosa avrei detto?-

-“…non si scaldi troppo sua maestà…”. Ahahahahahahah!!!! “Non si scaldi troppo…”. Ahahahah!!!-

-Eh beh?-

-Ahah…è…impossibile che io non mi scaldi troppo, sono un pokémon di fuoco!!! Ahahahahahah!!!!-

-Ah…e questo ti fa ridere così tanto?...-.-‘’…-

Il povero Moltres non riusciva più a parlare, soffocato com’era dalle risate. Tommy ed Entei si scambiavano occhiate di disappunto.

Dopo un bel po’ Moltres smise di ridere, e Tommy ne approfittò.

-Scusami Moltres, noi siamo venuti fin quassù a chiederti un favore…-

-Ahah…per te qualunque cosa, amico…-

-Ecco, non so se hai saputo del ritorno di Darkrai…-

-Certo, l’ho saputo…è una disgrazia…-

-Beh…noi abbiamo trovato una possibile arma da usare contro Darkrai, però avremmo bisogno di te.-

-Bene, di cosa si tratta?-

-Gli Spettri di Luce…-

-Gli…gli Spettri di Luce? Ah ma, io ne ho uno solo…-

-Sì, lo sappiamo, altri nostri amici sono andati a ritirare gli altri due dai tuoi fratelli.-

-Ah…ma solo uno può ritirare lo Spettro custodito da me…voi siete due!-

-Io, sono io il predestinato, Entei mi sta solo accompagnando…-

-Ah…ma serve il Diamante delle Terre, distorsore…-

-…del tempo, sì ce l’abbiamo già. E l’abbiamo anche già risvegliato!-

-Perfetto allora! Preparatevi…-

Moltres emise un verso prolungato, rivolto al cielo. Poi ad un tratto una grossa roccia dietro di lui esplose, liberando un’immensa luce rossa. In mezzo alla luce, un’ombra allungata si mosse, sospesa in aria, dirigendosi verso di loro. Era una spada affilata, con l’elsa completamente rivestita d’oro. Al centro dell’elsa, una piccola conca, come se all’arma mancasse un pezzo.

Moltres sembrava fosse caduto in trance.

-Il Diamante, Tommy…il Diamante…-

I suoi occhi brillavano di rosso, la sua voce non era più quella di prima.

Tommy tirò fuori il Diamante. Appena la pietra venne a contatto con l’aria si illuminò, e rimase sospesa, come richiamata dalla spada. Ad un tratto il Diamante divenne una piccola pallina azzurra, che volando andò ad inserirsi dentro la conca sull’elsa della spada, per poi riacquistare la sua forma originale di diamante. A quel punto la spada brillò ancora, e fluttuò fino a finire nelle mani di Tommy.

-Ecco a voi Firia, Spada del fuoco, Diamante nelle tenebre, 1° Spettro di Luce. Tommy, tu e soltanto tu potrai manovrarla. Che il fuoco sia con te, ragazzo.-

Moltres era uscito dallo stato di trance, e ora guardava Tommy con ammirazione e speranza.

-Ricorda che per sconfiggere il signore delle tenebre, avere gli Spettri di Luce non basta. Bisogna saperli fondere insieme per creare il Corno Lucente. E ora vai, e distruggi il signore delle tenebre!-

Un lampo. Poi buio. Poi di nuovo luce. Tommy ed Entei si ritrovarono davanti all’entrata di un luogo che avevano già visto. Labiriepe.

Altri due lampi. Davanti a loro comparvero Mukippa e Suicune sulla destra, Treena e Raikou sulla sinistra. Mukippa stringeva fra le mani una lancia. Il manico tutto dorato, su uno dei due estremi stava una lama affilatissima, con al centro una perla che riluceva dei bagliori della luna. Tommy guardò in alto. Era già notte. Incredibile come una giornata potesse passare alla svelta.

Treena teneva in mano un cerchio, altrettanto affilato. Sembrava il cerchio rotante di Xena. Tommy per un attimo si ricordò della sua vita precedente, da bambino normale, quando aspettava con ansia il pomeriggio per vedere in tv il suo telefilm preferito, Xena, appunto. Il cerchio di Treena era costituito di due cerchi concentrici attaccati insieme: il cerchio più esterno era rivestito d’oro. Sul limite fra i due cerchi, un opale brillava.

-Questa è Glasia, Lancia del ghiaccio, Perla nelle tenebre, 2° Spettro di Luce…-

Disse Mukippa presentando la sua arma.

-Questo è Thundra, Cerchio del tuono, Opale nelle tenebre, 3° Spettro di Luce…-

Disse Treena presentando la sua arma.

-E questa invece è Firia, Spada del fuoco, Diamante nelle tenebre, 1° Spettro di Luce…-

Concluse Tommy presentando la sua arma.

I sei continuarono a guardarsi, indecisi se avventurarsi nel labirinto.

-Che dite?! Sarebbe meglio andare…-

Disse Tommy interrompendo il silenzio.

-Già…facciamoci coraggio.-

Aggiunse Treena.

-Avanti ragazzi, abbiamo gli Spettri di Luce!! Che altro ci serve?!-

Concluse Mukippa.

Così si decisero. Era giunto il momento della battaglia finale.

Entrarono a Labiriepe. Il silenzio più totale li seguì all’interno del labirinto; più volte rischiarono di perdersi, più volte non seppero più cosa fare. Un semplice sibilo del vento li faceva tremare. Stringevano forte gli Spettri di Luce fra le loro mani. Dopo alcune ore riuscirono a trovare la via per lo spiazzo dove Darkrai si era risvegliato.

Appena entrati nello spiazzo, lo trovarono vuoto.

-Ma…ecco, non c’è nessuno qui, abbiamo fatto tanta strada a vuoto! Chi è stato ad avere la brillante idea di venir fin qui?!-

Esplose Mukippa.

-E’ stato Raikou…ma tu avresti avuto un’idea migliore?-

Rispose Treena.

La conversazione fu però interrotta sul nascere. Un forte vento soffiò da destra. Poi quattro fasci di fumo nero si mossero nella notte, e Darkrai, Mismagius, Gengar e Dusknoir comparvero davanti a loro.

-E così, siete venuti a darci la caccia…non vi è bastata la lezione evidentemente…siete rimasti solo in cinque…anzi, vedo che siete sei…non ho idea di come abbiate fatto a risvegliare quella Sceptile, comunque fatevi un favore: salvatevi la pelle e fuggite finché siete in tempo, idioti!-

La voce di Darkrai sembrava più potente che mai.

-No, Darkrai! Siamo qui per distruggerti una volta per tutte…ombra eri e ombra tornerai ad essere!-

Tommy si sentiva molto coraggioso. Dopo aver visto davanti ai suoi occhi tutte quelle scomparse, tutti quei corpi di suoi amici ridotti a carne priva di vita, sentiva ribollire il sangue nelle vene.

Improvvisamente Darkrai sgranò gli occhi, come se avesse notato una cosa che prima non aveva visto.

-Voi…voi avete…gli…-

-Spettri di Luce! Cos’è, hai paura? Povero piccolino…stanotte la tua tirannia del terrore avrà fine!-

-Grrr!! Mismagius, Gengar, Dusknoir, combatteteli, distruggeteli, subito!-

Darkrai agitò la mano destra, e spinse avanti i suoi tre seguaci, che però non gradirono il trattamento.

-Ma…padrone, non temerà veramente quelle armi?!-

-Zitti!!! Voi dovete solo ubbidire a me, senza fare alcuna domanda. ANDATE!!!-

I tre provarono a ribellarsi, scontenti di quell’ordine, ma i marchi che avevano sui loro petti brillarono, torturandoli da dentro, e costringe doli a fare ciò che non volevano. Così si lanciarono al combattimento.

I tre cani leggendari con un balzo furono intorno a Darkrai e iniziarono a tenerlo a bada. Ma egli non li temeva, per lui essi erano solo insulsi avversari; quello che veramente lo spaventava erano le tre lucenti armi che Tommy, Mukippa e Treena stringevano.

Intanto Tommy si era messo a combattere con Dusknoir. Mukippa voleva affrontare Mismagius per fargliela pagare di aver usato l’Assorbanima su Treena, ma quest’ultima lo bloccò dicendo…

-A lei ci penso io, ho un conto in sospeso con quella strega!-

Così Mukippa si lanciò contro Gengar, mentre Treena aggrediva Mismagius.

Tommy faceva roteare la spada nella sua mano destra, poi la affondava contro Dusknoir, che però riusciva sempre a schivarla, muovendosi veloce. Mukippa cercava continuamente di far inciampare Gengar usando l’asta della sua lancia, ma anche Gengar si rivelava sempre più rapido. Treena lanciava ogni secondo il suo cerchio rotante in direzione di Mismagius, ma lei riusciva sempre a spostarsi in tempo.

In un attimo i tre amici si videro volare sopra le teste Entei, che era stato sbalzato indietro da una mossa di Darkrai. Il cane atterrò senza farsi niente, poi vide che Tommy, Mukippa e Treena erano in difficoltà, così gridò…

-I marchi! I marchi li rendono più forti e veloci, dovete distruggere i loro marchi!-

-Ma come?-

-La luce, gli Spettri!-

Entei corse di nuovo verso Darkrai. Tommy guardò la sua spada. Firia. Come poteva fare a colpire Dusknoir sul petto, proprio su quel maledetto marchio a forma di occhio?! Dusknoir continuava a muoversi rapidamente intorno a lui, come un velocissimo vortice. Tommy si ricordò delle lezioni di Arceus. Chiuse gli occhi. Si concentrò. Riusciva a sentire i sibili che Dusknoir produceva spostando l’aria. Sentì una potente energia affiorargli dal cuore, fluire dritta per le braccia e riversarsi nella spada. Firia si stava caricando di energia, e Tommy avvertì chiaramente che l’arma stava iniziando a scottare, a bruciare. Fu un secondo. Tommy eseguì un fendente orizzontale, verso destra, e repentinamente si sentì un grosso crash. Tommy aprì gli occhi. Il marchio di Dusknoir era esploso in mille frammenti luccicanti. Dusknoir si era bloccato immobile, davanti a Tommy.

-Lanciafiamme!!-

Gridò d’istinto Tommy, colpendo in piena faccia il nemico, che ora era disteso a terra senza sensi.

Mukippa e Treena avevano osservato tutto, così fecero lo stesso. Chiusero gli occhi e si concentrarono. La lancia di Mukippa si illuminò di blu, spandendo intorno a sé un freddo innaturale. Poi Mukippa colpì, con un affondo, dritto dritto il petto di Gengar. Un altro crash.

Il cerchio di Treena si illuminò di giallo, creando un rumore fastidioso eppure piacevole allo stesso tempo, simile al crepitio della corrente elettrica. Poi Treena agitò il cerchio verticalmente, fendendo il marchio di Mismagius. Il terzo crash.

Infine Mukippa e Treena fissarono i loro nemici bloccati, davanti a loro, e gridarono…

-Cascata!!-

-Fendifoglia!!-

E anche Mismagius e Gengar svennero senza sensi.

A quel punto Tommy Mukippa e Treena, stupiti della propria bravura, si diressero decisi verso Darkrai. Suicune ed Entei giacevano a terra senza forze. Darkrai era riuscito a privare anche loro della vita. Ora era rimasto solo un povero Raikou affaticato a combattere il signore delle tenebre.

Appena il cane vide i suoi tre compagni arrivare, si nascose nell’ombra di un cespuglio vicino, per lasciare ai tre eroi tutto lo spazio di cui avevano bisogno.

Darkrai cominciava già a tremare.

-Tanto…tanto voi…voi non sapete la formula giusta per fondere gli Spettri…non la sapete!-

Per un attimo Tommy e gli altri si videro persi. Ci voleva una formula per fondere gli Spettri? Non la sapevano…come potevano fare adesso a togliere di mezzo quel farabutto?! Com’era possibile che avessero fatto tutta quella fatica per niente?!...

Mentre Darkrai rideva soddisfatto dopo aver notato le espressioni di disappunto sui visi dei tre, improvvisamente due parole comparvero nella testa di Tommy come due fari nella nebbia…

-Sì invece! La sappiamo la formula…-

-Ah…davvero? Vediamo, io non ci credo mocciosi!-

-Noi crediamo nel potere dei nostri cuori e delle nostre armi…Firia!-

Tommy alzò al cielo la sua spada.

-Glasia!-

Mukippa puntò la sua lancia verso una nuvola, contento di fare un po’ di scena.

-Thundra!-

Treena sollevò il suo cerchio rotante, ignara delle intenzioni dei suoi compagni, ma con piena fiducia nei loro confronti.

Tommy continuava a ripetersi mentalmente quelle due paroline, finché come un torrente in piena, gli uscirono dalla bocca…

-LUX IMMENSA!!!!-

Firia divenne un lampo di luce rossa, Glasia un lampo di luce blu e Thundra un lampo di luce gialla. I tre lampi fluttuarono in cielo, davanti alla faccia allibita di Darkrai, poi si unirono fino a formare un lampo di luce bianca che prese la forma di un grande corno che ricadde lentamente fra le mani di Tommy.

Dal cespuglio Raikou urlò…

-Suona! Suona ragazzo!!!-

Darkrai guardava Tommy con la bocca spalancata…

-No…no ti prego figliolo, io…io non sono cattivo in fondo, io ho un animo puro…ti prego!-

Tommy non volle sentire ragioni. Fissò il corno fra le sue mani. Il Corno Lucente. Lo portò alla bocca e soffiò più forte che poté, con tutto il fiato che aveva nei polmoni.

Un suono melodico ma molto, molto forte continuò per alcuni minuti a diffondersi per tutto Labiriepe.

Poi nel buio comparvero tante piccole lucine bianche, che sembravano cantare insieme al Corno. Un coro di voci bianche. Le lucine presero pian piano la forma di vari pokémon, fra i quali Tommy poté riconoscere Xatu, Absol, Charizard, Cresselia, Arceus, Crobat, Kangaskhan, Entei, Suicune…erano le vittime dell’Assorbanima dell’Occhio delle Tenebre. Tutte le vittima si riversarono addosso a Darkrai, come a volersi riprendere l’energia di cui erano state private. Lo consumarono, lo consumarono e lo consumarono per tutta la notte, davanti agli sguardi soddisfatti di Tommy, Mukippa, Treena e Raikou.

All’alba di Darkrai non era rimasto altro che una minuscola nube di fumo nero, che si dissolse trafitta dai raggi solari.

Era questa la forza degli Spettri di Luce: fornire alle vittime del nemico l’energia sufficiente per vendicarsi del torto subito. Il rimorso e il rimpianto erano le armi più potenti contro le tenebre.

Tommy si girò verso i suoi due amici per congratularsi con loro, ma improvvisamente un enorme bagliore gli rimpiccolì il campo visuale, fino a non farlo più vedere.

Una grande luce dorata ricomparve al posto delle facce dei suoi amici, poi una voce conosciuta…

-Grazie Tommy…grazie di cuore, il tuo aiuto ci è stato indispensabile. Ho fatto bene a scegliere te, sapevo che saresti stato il più adatto. Da tempo avevo previsto il ritorno del nemico, e avevo anche previsto che stavolta per sconfiggerlo ci sarebbe servito l’aiuto di un umano. Adesso hai svolto il tuo compito, e anche piuttosto bene oserei dire. Torna alla tua vita precedente. So che soffrirai nel non poter più rivedere i tuoi amici, ma purtroppo apparteniamo a mondi diversi, e devi capire che l’incantesimo di Xatu era solo un’illusione. Tu sei umano e per tutto questo tempo sei sempre rimasto un umano. Devi vivere la tua vita…grazie ancora del tuo preziosissimo aiuto, Tommy uomo di fuoco…il mondo dei pokémon non lo dimenticherà mai…addio…-

Il viso di Arceus comparve per fare l’occhiolino e poi abbandonare Tommy al buio del suo sonno.

Si svegliò di soprassalto. Non era possibile che anche stavolta fosse stato solo un lungo sogno…era stato tutto così reale, tutto così…terribilmente bello.

La mattina arrivò. Tommy si alzò, ancora incredulo. Andò a scuola, tornò a casa, fece i compiti…cercò di far passare velocemente la giornata. Poi giunse la notte. Si addormentò, convinto che avrebbe di nuovo sognato, che sarebbe di nuovo andato dai suoi amici pokémon. Ma la mattina dopo si svegliò sempre nella sua camera, da solo.

Tommy non tornò più nel mondo dei pokémon. Crebbe e presto smise di desiderare di tornare in quel mondo.

Ma un lebile ricordo rimase per sempre nel suo cuore. All’età di vent’anni pubblicò un libro per ragazzi in

cui raccontava la sua storia. E i suoi figli e nipoti seppero sempre della simpatia di Mukippa e della gentilezza di Treena.

>FINE<

Fine! E' finita la mia saga su mystery dungeon...che dire?! ringrazio ancora _vivitheblackwizard_ per le costanti recensioni, e spero che la mia saga vi sia piaciuta... recensite per farmi sapere cosa ne pensate, nel bene e nel male!! (magari cercate di non essere troppo aggressivi se non vi è piaciuta!^^")

  
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