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Autore: notanormalgirl    15/07/2013    0 recensioni
"Dove sono finita? Che diavolo significa tutto questo? Perché sta succedendo proprio a me?"
"Tu non sei come le altre, Meg, tu sei speciale. Presto scoprirai tutto"
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il suono della sveglia il lunedì mattina. Una delle cose più odiose di tutto l'universo. Soprattutto se hai 16 anni e frequenti il liceo.
Spensi la sveglia e mi ributtai a letto, ma mia madre mi risvegliò, entrando in camera mia urlando
"Che diavolo ci fai ancora a letto Meg? Andiamo, sveglia, sono le 7 e la colazione è in tavola" mi disse venendomi a dare un bacio sulla guancia.
Mugolai in segno d'assenso e mi alzai controvoglia andando in cucina a fare colazione.
"Buongiorno famiglia" dissi assonnata sedendomi e prendendo una tazza di latte
"Buongiorno a te Meg" mi rispose mio padre passandomi una fetta di pane tostato "Dormito bene?"
"Normale. Dov'è Clare?" chiesi guardandomi intorno.
"Eccomi!" sentii urlare, e in quel momento Clare entrò in cucina saltellando come una matta, già vestita e pronta per andare a scuola.
"Come diavolo fai ad avere tutta questa energia a quest'ora del mattino? Insomma, io quando avevo 7 anni non avevo voglia comunque di andare a scuola!" le domandai, ma lei non mi rispose, dato che era intenta a spalmare la marmellata sulla sua fetta biscottata.
"Semplice, tu Meg sei sempre stata pigra, mentre Clare ha una vitalità infinita" rispose mia madre al suo posto.
"Vedo" le risposi a mia volta. "Beh, vado a vestirmi, che è già tardi"
"Vuoi che ti dia un passaggio a scuola, tesoro?" mi chiese mio padra.
"No papà, tranquillo, oggi è una bella giornata, vado a piedi" gli risposi, e andai in camera a vestirmi. 
Indossai la ridicolissima divisa della scuola, mi truccai leggermente, presi lo zaino e uscii.
La primavera era arrivata, e se ne sentiva il profumo. Piccoli fiori colorati sbocciavano qua e là nei prati delle case, gli uccellini cinguettavano allegri e il sole splendeva in cielo nonostante fosse mattino presto. C'era un'allegria e un buonumore nell'aria che solo la primavera poteva portare.
Il tragitto fino a scuola non mi era mai sembrato così breve, e quando arrivai davanti al cancello mi meravigliai di come fossero passati velocemente i 10 minuti che separavno casa da scuola.
"Ei pigrona, come mai oggi in anticipo?" sentii una voce, e mi girai.
"Ei Julie, sinceramente me ne meraviglio pure io! Sarà la primavera" risposi alla mia migliore amica. 
"Bene miss primavera, pronta per due ore strazianti col signor Johnson?"
"Non me ne parlare, preferirei morire!" risposi ridendo. La presi sottobraccio e ci incamminammo verso gli armadietti.
"Che succede, perché tutti gli sguardi dei ragazzi sono puntati su di me oggi?" dissi meravigliata. In effetti, mentre camminavamo, ogni ragazzo che passava si fermava a fissarmi.
"A dir la verità oggi hai un non so che di magnetico, sei più bella del solito, e a quanto pare non me ne sono accorta solo io!" rispose Julie ammirandomi.
"Ma smettila!" le tirai un buffetto sul braccio.
"Beh, e allora perché Harry Spencer sta venendo verso di noi?"
"Harry Spencer? Il giocatore di football più popolare della scuola?" lei annuì, e io mi voltai di scatto.
Julie non scherzava, Harry Spencer stava venendo verso di noi con un sorriso smagliante. Mi sentii arrossire, in fondo avevo una cotta per lui da anni.
"Ei Collins" mi disse, fermandosi davanti al mio armadietto "Sei una favola oggi"
"G-grazie" risposi timidamente, arrossendo.
"Pranziamo insieme?" mi chiese, e senza aspettare risposta aggiunse andandosene "Ci vediamo in mensa!" 
Annuii, e fino al suono della campanella dovetti sopportare una Julie euforica che ogni due secondi mi urlava nell'orecchio "Harry Spencer ti ha appena chiesto di pranzare con lui!"








Salve a tutti.
Spero che come inizio vi piaccia. Volevo solo dirvi che non sarà una storiella come le altre, di un'adolescente al liceo che vive la sua classica vita da adolescente e bla bla bla, ma sarà molto diversa.
Spero che continuerete a seguirmi. 
  
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