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Autore: Madnesss    15/07/2013    3 recensioni
Ci sono molti modi per scatenare la paura in qualcuno, ma l'oscurità sembra essere un fattore importante. L'oscurità può ritrarre tutto ciò che può spaventare. Il buio rappresenta l'ignoto.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Ci sono molti modi per scatenare la paura in qualcuno, ma l'oscurità sembra essere un fattore importante. L'oscurità può ritrarre tutto ciò che può spaventare. Il buio rappresenta l'ignoto. Quando siamo immersi nel completo assorbimento della luce, non vediamo nulla. Senza alcuna percezione, ci ritroviamo impazziti. Non sappiamo cos'abbiamo di fronte a noi, cosa ci aspetta in agguato dietro di noi; come se fossimo privi di sensi. La nostra mente insinua la presenza di nemici, orrore, morte e distruzione.

Il buio assoluto sembra non essere un concetto immaginabile, ma è reale. Degli astronomi hanno dato un soprannome a certe macchie scure galattiche: nebulose nere ad infrarossi. In tutto l'universo, queste "nebulose" contengono il buio assoluto. Non è eterno, ma ciò che contengono al loro interno è insondabile. Queste nubi assorbono completamente tutta la luce, impedendo ai raggi rossi e ultravioletti di passare loro attraverso. L'occhio nudo potrebbe forse sviluppare una cecità all'interno di quelle nubi.

A me non è successo.

Grazie a dei poteri parapsicologici, ho usato la psicocinesi su di me in modo da attraversare queste macchie scure. Non ero in forma tridimensionale, né quadridimensionale, ero quinquedimensionale. Come un'ipotetica, eterea forza, potevo vedere qualsiasi cosa. Potevo percepire il buio passato con frequenze più elevate della lunghezza di Planck, che stranamente non avevano prodotto un buco nero. Vidi presto, poi, tutti gli orrori della Terra, il mondo sotterraneo, l'universo, e tutto ciò che è oltre. Sorrisi inquietanti, riverberanti, urla di gorgoglii di sangue, macchine che macinavano la carne in pezzi, e specchi infiniti.

I ghigni demoniaci si avvicinavano sempre di più a me, immobili, ma potevo anche sentire i loro tenui sussurri. Potevo capire ciò che dicevano la maggior parte delle volte, anche se molti di essi articolavano frasi in un lessico chiaramente sconosciuto e maligno. "Salve Xenortodosso, salve Xenortodosso, poiché il giusto perirà per i peccati che abbiamo custodito. Salve Xenortodosso, salve Xenortodosso, il Dio conoscerai, e l'amore non è ciò che sta in alto."

Una volta che le immagini dei sorrisi furono molto vicine al mio corpo, mi sembrò che mi stessero succhiando l'anima. Con un battito di ciglia, potei vedere oltre le ombre sbiadite. Questi erano molto più che ultraterreni, erano molto più che folli, erano al di fuori dell'universo infinito. Bestie che non posso descrivere appieno ascese nella quarta dimensione e nei più semplici, orridi dettagli. Gli occhi non erano fatti per vedere. Le orecchie non erano fatte per udire. Le mani non erano fatte per sentire.

Poi mi colse un'epifania: questa era la mia stessa mente. Queste nubi scure a raggi infrarossi mi mostrarono il contenuto della mia stessa testa, che io lo sapessi o meno.
Non arrivare mai a conoscere te stesso. Per quanto tu lo desideri, per quanto tu senta la necessità di conoscerti, per quanto tu possa odiarti, visto quanto poco sai di te stesso, non conoscerti mai. Vedrai la tua vera mente. Oppure viviamo già in essa?

C'è un inferno in ognuno di noi.
   
 
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