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Autore: LittleNene    15/07/2013    4 recensioni
Non volevo essere toccata.
Avevo perso tutto.
Avevo perso te.
Perché tu eri tutto.
Tu eri il mio mondo.
Non avevo bisogno di nulla, solo di te.
Vi assicuro.
Sono morta dentro.
Morta, con lui.
#RipCory mio grande angelo
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cory Monteith, Lea Michele
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I just can’t stop loving You

 
 

Hai presente quando nei film ti fanno vedere la classica bambina piccola, di 6 o 7 anni, che gioca nel perfetto giardino dietro la casa dei nonni rincorrendo la palla e che, quando la nonna si avvicina e dice di ripetere alla mamma ciò che le ha detto prima riguardo a ciò che avrebbe voluto fare da grande, risponde: “voglio sposarmi col principe dei miei sogni e vivere per sempre felice e contenta”.
 

Hai presente ? Beh io non ho mai risposto così.
Mi conosci, no ? La mia risposta era sempre “diventare Barbra Streisand” che poi si era trasformata in “sfondare a Broadway” non appena ero cresciuta un po’.
Sono determinata e se voglio raggiungere un obiettivo do tutta me stessa per riuscirci.
Ma poi sei arrivato tu.
Solo con te quando mi hai detto che mi amavi per la prima volta mi sono immaginata una me stessa che camminava lungo la navata di una qualche Chiesa, con l’abito da principessa.
Con te che mi aspettavi alla fine, con un sorriso che illuminava l’intera stanza.
Mai avrei pensato che mi sarei ritrovata ad attraversare questa stessa navata, circondata da una massa cupa e informe di persone che non mi importa nemmeno di conoscere.
Sono 2 giorni che mi sento chiusa in una bolla; come se tutto il mondo che mi circonda si sia ammutolito.
Non mi importa di nulla.
Non voglio sentire nulla.
Il nulla.
Proprio come quello che sento dentro di me.
Da quella maledetta mattina in cui aprii la porta e mi ritrovai Ann senza espressione.
Bastarono 2 minuti … e da quel momento il mio mondo crollò, letteralmente.
Sentii, come una morsa, stringere il mio stomaco fino a contorcerlo e tirarlo da chissà quale parte.
Mi tolse il respiro.
Contemporaneamente il mio cuore si fermò; forse per qualche secondo.
Gli occhi si offuscarono, la testa iniziò a girare.
Passarono 4 secondi … che sembrarono durare una vita.
Poi capii veramente ciò che era successo.
Mi gettai a terra, cercando un appiglio, un qualcosa che mi sostenesse, poiché io non ero in grado di reggermi da sola.
Provai ad urlare …
Non mi usciva un solo suono.
Sentivo una bomba scoppiare dentro la mia testa e una dentro il mio stomaco.
Non potevo stare così … faceva male, doveva fare uscire il dolore in qualche modo.
Dovevo.
Chiusi gli occhi, sperando che così avrei affrettato il processo.
Ti vidi.
Vidi te.
Il tuo volto, quello che tanto amavo.
Iniziasti a sorridere, quel sorriso che mi aveva fatta innamorare e che giorno dopo giorno lo faceva sempre più.
Quel sorriso che mai più avrei visto.
Improvvisamente la voce tornò.
Come una diga in piena iniziai a buttare fuori tutto ciò che sentivo dentro.
Ma non bastava, non bastava.
Più urlavo, più lacrime mi uscivano e più il tuo viso mi si stampava nella mente.
Urlavo più forte, sempre di più, non preoccupandomi del male fisico che mi stavo procurando.
Ma sembrava che ogni urlo che mi avrebbe dovuta liberare, mi riempiva e mi soffocava.
Non respiravo.
Continuavo ad urlare ed ad allontanare Ann e Joe che tentavano di avvicinarsi, disperati.
Non volevo essere toccata.
Avevo perso tutto.
Avevo perso te.
Perché tu eri tutto.
Tu eri il mio mondo.
Non avevo bisogno di nulla, solo di te.
Non so per quanto andai avanti, ma quando mi fermai mi sentii peggio.
Vi assicuro.
Sono morta dentro.
Morta, con lui.
E camminando per questa navata mi sento così inutile e stupida.
Non ha senso ciò che sto facendo.
Nulla ha senso.
Tutte quelle persone che supero che piangono …
I fiori …
Il tappeto su cui sto camminando …
Il tubino nero che sto indossando …
Il fazzoletto che sto tenendo in mano …
Te che non sei accanto a me …
Te che sei alla fine della navata, ma non come avevamo progettato …
No, tu sei alla fine di quella navata in un guscio di legno …
Un guscio che ti terrà abbracciato per sempre, come avrei dovuto fare io …
Fino alla fine …
Fino alla morte …
Ad ogni passo che faccio mi sembra di affondare nelle sabbie mobili …
Raggiungere la prima fila, dove mi stanno aspettando Chris e Naya mi sembra un’impresa impossibile da compiere.
Sto guardando tutti quelli che mi circondano, mentre continuo a camminare. Tutti piangono … mi guardano mentre si asciugano le lacrime.
Qualcuno viene anche da me a dirmi quanto è dispiaciuto per la mia perdita.
Ad ogni mano che si posa sul mio corpo sobbalzo.
Sono indifesa, vulnerabile … perché tu non sei qui.
E non ci sarai mai più.
Mi limito ad annuire ed ora è proprio ora andare da Naya e Chris.
Li scorgo subito, impeccabili entrambi … ma glielo posso leggere in faccia ciò che provano.
La crisi isterica di Naya è ancora troppo evidente e il viso consumato dal dolore di Chris è inconfondibile.
Mi hanno vista.
Si voltano verso di me allargano le braccia.
E’ ora di correre da loro e lasciarmi un po’ andare.
Muovo le gambe con fatica, ma mi impegno e riesco a correre da loro.
Sento che si stringono attorno a me e lì cedo.
La morsa, che prima si era ammutolita come tutto il mondo circostante, riprende peggio di prima.
Sento il respiro mozzarsi a metà.
Sento tutto troppo reale.
Lui è lì accanto a me e lo vedrò per l’ultima volta …
Per l’ultima volta …
Non c’è bisogno di parole.
Stiamo soffrendo tutti.
Non c’è bisogno che mi dicano che sono dispiaciuti per il lutto.
Veniamo interrotti dall’entrata del prete, che inizia la messa più dolorosa della mia vita.
Non ho mai sopportato, a nessun funerale, le classiche frasi “Dio ha ricondotto a sé il fratello/sorella …”
A questo men che meno.
Ad ogni parola pronunciata dal parroco sento la morsa stringere sempre di più fino a farmi soffocare.
E’ tutto troppo reale.
Troppo.
Sposto lo sguardo dal prete a te e ti osservo.
Ascolto ciò che dice, ma ti guardo …
Sembra che tu stia dormendo …
Ma so che non è così …
Se guardarti e cercare di convincermi che non ci sei credevo fosse la parte peggiore, quando il prete mi chiama per fare l’ultimo saluto il cuore mi si blocca un’altra volta.
Sento gli occhi di tutta la chiesa puntati su di me.
Compresi i tuoi.
Naya si sposta per farmi passare e prima che sia troppo lontana mi stringe la mano.
Strano … sento solo una lieve carezza.
Faccio un respiro ed inizio a percorrere quei 4 gradini che mi allontanano dal pulpito.
Di passo di fianco, purtroppo.
Non posso non guardarti e fermarmi.
La morsa stringe ancora di più.
Chiudo gli occhi e riprendo per la mia destinazione.
Sono sul pulpito.
Un microfono davanti.
Un’ infinita folla scura e singhiozzante davanti a me.
Te alla mia sinistra.
Respiro.

 

Ricordo ancora perfettamente il momento in cui ti incontrai per la prima volta.
Era il primo giorno di riprese e tu ti ritrovavi in un angolino della sala, s’uno sgabello con un plico di fogli in mano.
Mi attirasti subito.
Eri lì che borbottavi tra te e te; così mi avvicinai per sapere cosa stavi facendo.
Eri così assorto tra i tuoi pensieri che quando ti dissi “Ciao” sobbalzasti.

 

 

Sorrido.
 

 

Bastarono pochi secondi.
I tuoi occhi incontrarono i miei e rimanemmo folgorati.
Decisi di rompere quel silenzio un po’ imbarazzante presentandomi.
Ti rilassasti anche tu e mi sorridesti.
Persi 2 o 3 battiti, lo giuro.
Il tuo sorriso è …

 

 

Morsa.
Basta. Devo rimanere concentrata.
Non posso lasciarmi andare così ai ricordi.
 

 

Era qualcosa di meraviglioso.
Qualcosa che mi faceva sentire calda.
Speciale.
Tu.
Tu mi facevi sentire speciale.
Mi facevi sentire la ragazza più fortunata al mondo, sai ?
Anche se eravamo a kilometri di distanza mi sentivo protetta, al sicuro, perche sapevo saresti tornato.
Ma ora ? Vuoi sapere come mi sento ora ?

 

 

Respira Lea, respira.
 

 

Morta amore mio.
Debole, fragile.
Perché senza di te non posso andare avanti.
Senza di te sento la terra mancarmi sotto i piedi.
Sono persa, amore.
E non so ritrovare la rotta.

 

 

Morsa.
Lo stomaco inizia a tirare.
Le lacrime spingono.
Il cuore si strappa.
 

 

Perché amore ? Perché ?
Ho bisogno di te.
Ora.
Qui.
Con me.
Non riesco ad andare avanti.
Non posso, mi manca una parte di me.
La parte più importante.
Perché te ne sei andato così ? Perché senza di me ?
Cosa ho fatto per meritarmi questo ?
La tua assenza mi logora …

 

 

Respiro.
Ma la morsa peggiora.
 

 

Mi avevi detto che ero forte …
Beh ti sbagliavi …
Eri tu.
Eri tu la mia forza e senza di te sono persa.
Non sono nulla.
Ho bisogno di te.
Ora.
E tu dove sei ? Dove sei ?
Ti prego.
Torna amore.
Torna qui da me.
Vienimi a prendere.
Perché senza di te non posso stare.

 

 

Il mio stomaco è a pezzi.
La mia testa gira e scoppia.
 

 

Sto male.
Ho male dappertutto.
E non passerà mai.
Sono 2 giorni che mi sento dire che starò meglio.
Ma non sanno cosa stanno dicendo.
Non sanno quello che sto provando ora.
Non lo sanno.
E mai lo sapranno.
Ma io lo so.
E lo sai tu.
Torna, ti prego.
Torna da me.

 

 

Il cuore mi si sta lacerando.
 
 

Eri l’amore della mia vita.
Eri il mio mondo.
Eri il mio tutto.
E ora che non sei più qui ?
Non so cosa fare …
Senza di te la mia vita non ha più senso.
L’ha perso quando ho perso te.
Tu davi un senso a me.
A noi.
Eri l’amore della mia vita e lo sarai per sempre.
Non te ne andrai mai.
Mai ti dimenticherò.
Mi ha dato la parte più bella della mia vita e ti sei portato via la più importante di me.
Noi.
Non potrò mai scordarti.
Posso solo sperare che, d’ovunque tu sia, tu possa sempre sentire quanto il mio amore per te sia forte.
E infinito.
Ti amerò fino alla fine dei miei giorni.
Per sempre tua, Lea.

 

 

Alzo lo sguardo verso la massa informe.
La morsa continua a stringere.
 

 

Voi che dite che passerà e voi che pensate che la supererò e che mi sposerò un giorno …
Vi sbagliate.
Dovevo sposarmi con Cory.
Avere una vita con Cory.
Avere dei figli con Cory.
Formare una famiglia con Cory.
Era l’amore della mia vita.
E’ l’amore della mia vita.
Nessuno mai lo sostituirà.
Mai.
Cory era l’amore della mia vita.
Nessun’altro lo sarà mai.
Ora che lui non è più qui, accanto a me non avrò nessun’altro.
Avevo trovato l’anima gemella e me l’hanno strappata.
L’anima gemella è una sola.
Nessuno lo sostituirà.

 

 

Scendo dal pulpito.
Mi avvicino a te.
Ti sorrido.
Mi allungo per salutarti un’ultima volta.
Sfioro la tua fronte per l’ultima volta e ti carezzo dolcemente i capelli.
Una lacrima mi cade sul tuo viso.
Proprio all’angolo dell’occhio.
Scivola giù.
 

 

Non piangere amore mio.
Noi staremo sempre insieme.
Sempre.

 

 

Scendo gli altri gradini e mi raggiungo Chris e Naya.
Mi volto per vedere la bara chiudersi per l’ultima volta.
Questa è l’ultima volta che vedo il suo viso.
Seguo con lo sguardo la bara, che viene portata fuori dalla Chiesa.
Il corte si riunisce dietro essa.
Usciamo e mi fermo davanti all’entrata.
Guardo il guscio di legno, che si sta portando via la ragione della mia esistenza.
Sento le mani di Naya e Chris avvicinarsi a me e stringermi.
Mi lascio andare per l’ennesima volta.
Il carro scompare subito.
Ecco.
Te ne sei andato.
 
Vengo circondata da persone che nemmeno conosco.
Tutti a dirmi quanto sono dispiaciuti.
Che capiscono.
Che soffrono per la mia perdita.
 

 

No.
Non capiscono.
Non sanno cosa vuol dire perdere la propria vita in 2 minuti.
Non sanno nulla.
E spero non lo sappiano mai.
Perché fa schifo.
 

 

Dicono che passerà.
Ci vorrà tempo, ma passerà.
 

 

Stronzate.
Non passerà niente.
E non si attenuerà.
Continuerà a scavare dentro di me.
Perché manchi tu.
Manca un pezzo di me.
Il più importante.
Non passera mai.
Non passerà nulla.

 

 

Liquido tutti velocemente.
Non riesco a sopportare anche loro.
Mi basta averti perso.
Mi metto al centro della piazzetta della Chiesa.
Guardo in cielo.
Nuvole grigie.
 

 

Non smetterò mai di amarti.
E sarai sempre accanto a me.
Lo so.
Ti amo Cory.

 

 

Tuona.
Sei tu.
Lo so.
Sarai sempre con me.
Sempre.
 

Inizia a piovere a dirotto.
Io non mi muovo da qui sotto.
Voglio sentirti sulla mia pelle.
Come quando mi eri accanto.
 

 
Ti amo Cory.
 
 

 

Angolo autrice
 
Credo di poter affermare che tutti siamo rimasti scossi dalla notizia della morte di Cory.
Gleeks e non.
Io … ancora non riesco a crederci.
Non riesco a pensare che lui non sia più qui; che la voce che sto ascoltando in questo preciso momento non esista più; che abbia lasciato tutti così; che abbia lasciato Lea così …
Sono rimasta talmente scossa e colpita che ho pensato di scrivere questa OS un po’ come … sfogo.
E’ il racconto del funerale, in prima persona, con all’interno una lettere di Lea destinata a Cory.
Non so se verrà letta, ma poco importa.
L’ho scritta e pubblicata per me essenzialmente; ma se per caso passaste spero sia di vostro gradimento.
Non so che altro dire.
Meglio che vado.
Nene xx
 
#RipCory
 
P.s mi mancherai da morire; giovane canadese goffo che non sa ballare e dalla voce capace di avvolgere come l’abbraccio di un padre.
Ti amo <3 

 

   
 
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