Piangi fissando il vuoto, non sai quante lacrime hai versato in questi mesi, lacrime silenziose, nascoste a tutti, forse anche a te stesso. Sai che non puoi andare avanti così, l'eternità ti opprime, ti soffoca.

“Thor...” sussurri nel silenzio della stanza, al buio. E' piena notte e tu non riesci a dormire, veramente non lo fai mai, se non per poche ore quando sei stremato, ma sono sonni agitati, pieni di incubi ed urla.

“Perchè? Stupido idiota....” lo rimproveri, anche se sai che lui non ti potrà sentire. Non ti sentirà mai più.

Thor è morto. Cerchi di ripetertelo all'infinito per convincerti che questa è la realtà, ma tu lo aspetti ancora, tutte le sere, speri che entri da quella maledetta porta, che ti abbracci come faceva una volta, subito dopo la vostra riappacificazione, ti illudi, vivi nell'illusione, dopo tutto tu sei un trickster e questo è il tuo campo. Ma l'illusione non guarisce il dolore, la sua mancanza la senti, ti pulsa nelle vene e non ti fa respirare.

Sei un semidio, ma ormai ti senti umano come non ti eri mai sentito prima.

Ti saresti tolto la vita da tempo ormai, sai che ne saresti capace, l'hai quasi fatto una volta, ma ora non ne hai il coraggio. Ancora qualcosa ti lega a questo mondo, anzi un piccolo esserino che cresce dentro di te e sai che non puoi fargli del male, non lo merita e poi questo piccolo è l'unica cosa che hai che ti fa pensare che Thor sia ancora vivo, li con te. In effetti è così, è suo figlio, un piccolo Dio dei tuoni che ti porti in grembo.

Quando te lo immagini lo sogni con i capelli biondi, mossi e gli occhi azzurri. Alcune volte ti odi per i tuoi geni, sai che potrebbe prendere da te più di quello che tu voglia, vorresti solo una piccola replica del tuo Thor, ma la natura fa sempre di testa sua. Lo amerai comunque.

Continui a piangere, questa volta più forte e nascondi il tuo viso nel cuscino, probabilmente Jarvis è già entrata in allerta, come sempre, e qualcuno si presenterà alla tua porta fra poco.

La maniglia della porta ruota, lo sapevi è così tutte le volte.

“Loki...” ti senti chiamare.

Ignori la voce e cerchi di sprofondare ancora di più nei cuscini, ma Pepper si avvicina a te, come fa tutte le sere ormai, e ti accarezza la schiena.

Sei tornato da loro. Ora ti fidi delle persone che un tempo ti davano la caccia, hai capito che in fondo loro sono i buoni e tu stavi solo passando un periodo con manie di protagonismo, troppo invidioso di tuo “fratello” per ammettere quando fosse grande il tuo amore.

Al momento abiti in casa Stark, o almeno ti ci sei fiondato tra capo e collo quando, dopo la morte di Thor, tutti ad Asgard hanno iniziato ad odiarti e a progettare la tua morte. Ti saresti anche fatto uccidere se non avessi avuto in grembo vostro figlio. Perfino i tuoi genitori ti volevano morto, i tuoi genitori adottivi, troppo convinti che la morte di Thor fosse opera tua. Ti dispiace deluderli, ma questa volta si sbagliano alla grande.

“Loki, devi riposare.” dice Pepper assonnata. E' piena notte, è logico che sia assonnata, ormai è diventata la tua migliore amica, non ne hai mai avuta una, la tua confidente, forse perfino la tua psicologa. Non credevi che una misera umana potesse fare così tanto per te, in fondo poco tempo fa hai cercato di uccidere il suo ragazzo. Eppure adesso lui ti ospita a casa sua, con qualche battuta certo, ma non si è mai lamentato.

Forse Thor ha sempre avuto ragione sugli umani e tu l'hai rinnegato, fino a quel giorno, scoprendolo solo nel momento del bisogno.

Pieghi la testa e ti raggomitoli in posizione fetale, non riesci a smettere di piange, figuriamoci dormire. Pepper se ne accorge, sa che stai male e sai, anche se sei voltato di spalle, che anche lei ha gli occhi lucidi. Le succede tutte le notti quando ti vede in quello stato.

“Loki, hai mangiato?”

No, accenni con la testa. Non mangi quasi niente, hai lo stomaco chiuso, non ce la fai. Sai che stai facendo del male al bambino, ma non riesci. Più di una volta sei collassato in giro per la casa e ti eri risvegliato con una flebo attaccata al braccio, sapevi che questa cosa non poteva andare avanti.

Pepper si alza dal letto, ti accarezza il braccio ancora una volta prima di avvicinarsi alla porta.

“Torno subito...”

Tu l'aspetti, non sei ancora pronto a rimanere solo quella notte, se rimanessi solo non sai se riusciresti a raggiungere l'alba.

Pochi minuti dopo la donna è sulla soglia della porta, in mano un vassoio pieno di ogni genere alimentare presente in casa.

“Loki, ascoltami...devi mangiare. Stai facendo del male a te e al bambino, la situazione non cambierà non mangiando. L'hai visto coi tuoi occhi questa mattina, è troppo piccolo per essere di sette mesi, devi farlo crescere...mi dispiace dirtelo, ma se continui così quando nascerà potrebbe non sopravvivere...se arriverai alla fine...”

Ti stringi le lenzuola al petto, sai che ha ragione, ma la verità fa male.

“Mi dispiace Loki, non volevo, ma devo mettertele davanti agli occhi certe cose...”

“Lo so..” sussurri, voltandoti per guardala in volto.

Hai gli occhi arrossati in netto contrasto con le tue iridi verdi, le occhiaie marcate e la pelle talmente diafana da sembrare quasi trasparente.

“Sei cadaverico....basta Loki...ti stai solo facendo del male..”

Abbassi lo sguardo, sai di fare impressione, perfino tu hai paura dello scheletro che ti si palesa di fronte tutte le volte che passi davanti ad uno specchio.

Pepper appoggia il vassoio sul piccolo tavolino di fronte al letto e, sistemandoti i cuscini, ti aiuta a sederti. Ti vergogni. Vorresti sprofondare, non hai più un briciolo di forza. All'improvviso ti adagia il vassoio sulle gambe.

“Bene, pigiama party!!!” sorride la ragazza “Ti sfido! Scommetto che tra tutte queste schifezze, perchè si, sono schifezze di prima categoria, trovo almeno un paio di cose che ti piacciono...e ti avviso, queste sono droga pura!” dice indicando con le dita il vassoio.

Fissi il vassoio sconsolato, la pancia che occupa buona parte della visuale.

“Salato o dolce?”

Tu alzi le spalle fissando la montagna di roba che ti ricopre le gambe, non sei di molte parole, ma ormai lei ne è abituata e continua a parlarti. Forse, non sai per quale arcano motivo, la sua voce riesce a calmarti.

“Va bene! Salato!” cerca di sorridere, sai che sta tentando di tirarti su il morale “Allora, signore e signori, abbiamo patatine di ogni genere e tipo, anzi ringrazia di vivere in una casa in cui girano persone di ogni genere e tipo.” sorride “Prova queste, sono le mie preferite!” ti dice la ragazza aprendo un pacchetto dalla confezione verde. Allunghi una mano, sai che probabilmente ti si chiuderà lo stomaco appena sentirai l'odore e la nausea non ti abbandonerà per diverse ore, ma ormai hai imparato a conviverci. Contro ogni aspettativa riesci a mettere in bocca un triangolino e senti il gusto sprigionarsi sulla lingua. Quella donna è un genio del male.

Pepper sorride.

“Lo so, io ho sempre ragione!” ti fa la linguaccia prendendo alcune patatine dal sacchetto per poi porgertelo. Lo finisci in men che non si dica, ancora non ci credi.

“Qualcosa di dolce?” ti dice mentre apre una barretta di cioccolato al caramello e te la porge.

Tu gli dai un morso, curioso. Alla fine riesci a mangiarne tre prima di sentirti sazio. Bevi un sorso di cola che lei ti porge, sai che la cola non è casuale, contiene zucchero.

“Ora promettimi una cosa...” ti ferma Pepper prendendo una tua mano fra le sue “promettimi che continuerai a mangiare, magari cibo vero oltre a quello di sta notte” sorride.

Ti fissa in volto e tu distogli lo sguardo.

“Loki, ascoltami...so che stai soffrendo, ma devi fartene una ragione. Thor ha fatto le sue scelte ok? Ma in nessun modo voleva che tu stessi male e men che meno che stesse male il bambino.

“Non sapeva neanche che stesse per diventare padre...” sussurri.

“Loki...se fosse qui pensi che non si arrabbierebbe a vederti in questo stato?”

Tu la guardi negli occhi, ha ragione, ha ragione su tutto.

Deve trovare la forza per reagire, per lui, per il piccolo che porta in grembo per tutti quelli che gli sono stati vicini in questi mesi, sa di avergli fatto passare una periodo d'inferno.

“Resta con me fino a quando non mi addormento...ti prego...”

Pepper ti sorride, si inginocchia di fianco al tuo letto e ti stringe una mano fra le sue.

“Certo...” ti mormora “Chiudi gli occhi...”

Tu fai come ti dice, questa volta senti seriamente la stanchezza di tutte le notti insonni che hai trascorso. Pochi minuti e cadi nell'oblio.

Entri in un sogno, è così vivido e lucido, ne hai quasi paura.

Un immenso prato verde si estende di fronte ai tuoi occhi, il sole ti illumina la strada. Decidi di percorrerla, pochi metri, poi ti fermi sotto la prima ombra di un albero. Stai per guardarti intorno, non capisci, poi ad un tratto lo scorgi. Non può essere, non è lui. Thor è proprio di fronte a te, ti sorride. Si avvicina, allunga una mano per toccarti il braccio, ma tu ti fiondi nelle sue braccia.

“Loki...” ti sussurra.

Ti accarezza la testa di lunghi capelli corvini e risistema qualche ciocca dietro le orecchie, questi tocchi ti calmano, poi ti prende per le spalle, si allontana da te quel tanto che basta a far scorrere una mano sul tuo ventre. Non ci sono parole per descrivere il momento.

“Loki, sei nel Valhalla, ascoltami, abbiamo poco tempo, fra poco tornerai indietro...” ti guarda negli occhi e tu piangi, hai le guance rigate da lacrime salate.

“Non voglio che tu stia male, sono qui, sto bene...e un giorno, spero lontano, ci ritroveremo. Staremo di nuovo insieme, questo non è un addio, Loki...ma un arrivederci...”

Ora non trattieni più i singhiozzi e lo abbraccia stretto, fin tanto che la tua forza te lo permette.

“Basta piangere, lo so, non mi vedrai, ma questo non vuol dire che non ci sarò...io veglierò sempre su di te e sul nostro bambino, quando mi parlerai ascolterò, quando mi mostrerai qualcosa guarderò, sarò sempre li con voi...intesi?”

Ti massaggia la schiena cercando di calmarti.

“Perchè lo hai fatto, Thor? Sei partito, sei andato in guerra...”

“Era il mio dovere...”

“Ad Asgard sono convinti che sia stato io ad ucciderti...”

“Lo so...”

“Ora sono da Stark...”

“Fidati di loro, sono brave persone...”

“Lo so...”

“Non sapevi neanche che stessi per diventare padre...”

“Era questa la cosa che ti angosciava?”

Tu annuisci. Lui allunga una mano per accarezzare il tuo ventre e un piccolo piedino scalcia proprio in direzione della mano di Thor. Tu sorridi con le lacrime che ti colano per le guance.

Thor ti guarda e sorride.

“Devi andare ora, non è salutare per te restare così tanto nel regno dei morti...”

“Ti prego...” lo supplichi.

“Loki, ti ho promesso che ci rivedremo e poi dovrai badare a lui...” continua ad accarezzarti la pancia “Mi raccomando che nasca sano e forte...” ti sorride.

Alla fine ti bacia, un bacio passionale e travolgente, quando si stacca appoggia la sua fronte sulla tua e state li, fermi immobili, a scambiarvi il respiro.

“Vai..Loki...torna sulla terra....”

“Ti amo...” gli sussurri.

Lui ti sorride.

“Anch'io...”

Ti risvegli nel tuo letto, Pepper addormentata con la testa sul bordo del materasso, ancora ti stringe la mano. Tu ricambi la stretta, chiudi gli occhi e continui a dormire.

Qualcosa è cambiato, ora sai che Thor ti seguirà sempre e che un giorno lo rivedrai, attenderai quel momento con impazienza, ma sai che alla fine sarete di nuovo uniti.


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Eccomi! Seconda OS in due giorni. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, è scritta di getto, appena avrò un pò di tempo la correggerò...Un bacione a tutti quelli che mi leggono e....alla prossima!!!